Pubblico Impiego
Si apre la strada per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Il ministro della Funzione pubblica Marianna Madia vuole chiudere entro i primi giorni di ottobre. Ma per avere il contratto nuovo in mano bisognerà attendere il 2018, perché per quest’anno non c’è la copertura finanziaria per i famosi 85 euro di aumento in busta paga. Ne abbiamo parlato con Francesco Saverio Proia, dirigente del ministero della Salute e delegato al comitato che si occupa proprio del rinnovo dei contratti di settore del sistema sanitario.
Tutte le novità del contratto del pubblico impiego in sanità
![francesco saverio proia francesco saverio proia](https://cloud3.nurse24.it/images/varie/saverio_proia.jpg)
Francesco Saverio Proia
Intanto, il confronto ha preso il via e non è cosa da poco. Visto che sono quasi dieci anni che Aran e sindacati non si sedevano allo stesso tavolo per affrontare il discorso.
Saverio Proia, come si procederà adesso?
Intanto i sindacati ci devono dire come vogliono procedere. Il presidente dell’Aran Sergio Gasparrini ha fatto due proposte ai sindacati. O si avvia subito il tavolo per gli statali e poi, non appena arriveranno le altre direttive, si potranno avviare gli altri tavoli. Oppure si può procedere con tutte le confederazioni per i punti in comune e poi avviare i tavoli dei singoli contratti. (La trattativa infatti si dividerà su quattro tavoli: centrale, locale, sanità e istruzione; ndr). I sindacati hanno quindici giorni di tempo per decidere
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Quali sono le principali novità per il comparto sanità?
Finalmente l’inquadramento contrattuale delle competenze avanzate e specialistiche, che già esistono e sono una realtà, ma non hanno mai trovato un vero riconoscimento nel contratto. Sei, in particolare, le aree su cui si svilupperanno le nuove competenze, e quindi la formazione specialistica degli infermieri
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- Area cure primarie - servizi territoriali/distrettuali
- Area intensiva e dell'emergenza-urgenza
- Area medica
- Area chirurgica
- Area neonatologica e pediatrica
- Area salute mentale e dipendenze
Tutte aree individuate dall’accordo Stato-Regioni, ma che poi non sono andate oltre la proposta. Ecco nel nuovo contratto spero che riusciremo ad allargare il campo e a individuare altre aree specialistiche. Poi per l’individuazione dei master rimandiamo a Miur e ministero della Salute
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Poi c’è la questione, un po’ delicata, del riconoscimento degli oss …
Va attivata l’area socio sanitaria per risolvere i problemi con gli oss. E questo significa solo dare la giusta collocazione all’operatore socio-sanitario. Lo dice la stessa parola: operatore socio-sanitario. Cosa c’entra con il ruolo tecnico? Nulla! Noi dobbiamo solo evitare che gli infermieri svolgano le funzioni degli oss e non certo il contrario
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Altre novità?
Senza dubbio la compartecipazione del personale nella lotta agli sprechi del sistema sanitario. C’è la possibilità che si facciano accordi tra sindacato e aziende sanitarie per la lotta agli sprechi. In questo modo una parte di ciò che si recupera va nel salario dei dipendenti e una parte va a risanare il deficit del pubblico
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Si sa già in che percentuale?
Ancora no, ma mi accontenterei del 50 e 50! In realtà ci sono già degli accordi fatti, anche il ministero dell’Economia lo fa. Basta seguire un po’ l’esempio degli altri
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Ci sono poi i famosi 85 euro in più in busta paga …
Una parte consistente del finanziamento degli 85 euro sta nella legge di bilancio del 2018 e proprio per questo prima di gennaio non potremo avere il nuovo contratto
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Cosa si aspetta adesso
Intanto che sia un progetto innovativo e condiviso, perché senza condivisione con i lavoratori non è possibile andare avanti. Bisogna ristabilire forme reali di partecipazione dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali al processo in corso. E poi mi aspetto di iniziare al più presto, visto che sono quasi dieci anni che aspettiamo. Speriamo di avviare il tavolo entro luglio e di finire entro l’anno, in modo da avere il nuovo contratto per i primi di gennaio
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