Pubblico Impiego
Sì, si poteva aderire anche a un solo giorno di sciopero. Lo ha detto la commissione di garanzia in riferimento allo sciopero degli infermieri degli scorsi 12 e 13 aprile.
Nursing Up: Aziende hanno boicottato la protesta
A distanza di tre mesi dall’ultima volta che gli infermieri hanno incrociato le braccia, la commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha dato parere positivo sulla possibilità per ogni dipendente di aderire a uno solo dei due giorni di protesta. Il parere era stato chiesto dal sindacato che aveva organizzato i due giorni di stop, il Nursing Up.
Invece, molte aziende ospedaliere avevano lanciato un aut aut: o ci si astiene dal servizio per 48 ore o niente. Fatto che aveva condizionato molti lavoratori.
Lo sciopero è un diritto che ha in se stesso anche una ineliminabile componente individuale così che deve ritenersi lecita la scelta del lavoratore di aderire d una sola delle due giornate di sciopero proclamato dalle sigle sindacali, sempre che tale scelta venga esercitata nel rispetto delle norme di legge, della disciplina di settore dichiarata idonea e, più in generale, dei principi generali di correttezza e buona fede che informano il concreto svolgimento del rapporto di lavoro
. Così il documento a firma del presidente della commisione garanzia sciopero Giuseppe Santoro Passarelli.
Tale soluzione vale con riferimento al settore del servizio sanitario nazionale, limitatamente alle astensioni di due giornate lavorative. In tale ambito, - precisa l'Authority - dalla scelta del lavoratore di aderire ad una sola giornata di sciopero non appaiono infatti derivare alle Aziende e/o strutture sanitarie eccessivi o insostenibili aggravi organizzativi che potrebbero tradursi in un pregiudizio all'utenza; prova ne sia che le stesse, in conformità a quanto previsto dalla disciplina di settore, devono necessariamente provvedere a predisporre i contingenti di personale esonerato dallo sciopero al fine di garantire le prestazioni minime indispensabili e che la scelta del lavoratore non ha alcuna incidenza su tale adempimento
.
"Riteniamo tardiva la risposta dell'Authority, che avrebbe dovuto intervenire per tempo contro l'abuso perpetrato ai danni degli infermieri italiani. A suo tempo abbiamo denunciato l'arroganza delle aziende, davanti alla quale si sono trovati i professionisti sanitari nel momento in cui decidevano di astenersi dal lavoro per 24 ore, anziché 48. Una forma di ritorsione vergognosa, espressione di un clima coercitivo non degno di un paese civile. Lo abbiamo denunciato allora e lo denunciamo adesso.
Ora che la commissione di garanzia ha risposto ai nostri reclami, dando ragione al Nursing Up, dovranno riflettere quelle aziende che hanno impedito agli infermieri di fare un giorno di sciopero e contro le quali stiamo valutando di agire per vie legali."
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