Pubblico Impiego
È stata firmata il 19 luglio, presso l’Aran, l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di lavoro relativo al Personale del comparto Sanità - Sezione del personale del ruolo della ricerca sanitaria e delle attività di supporto alla ricerca sanitaria Triennio 2019-2021. L’ipotesi sottoscritta riguarda oltre 2000 professionalità impegnate quotidianamente in un settore, quello della ricerca, particolarmente importante per la nostra Sanità e rispetto al quale è necessario dare certezza di un percorso che riconosca loro una valorizzazione professionale
ha sottolineato il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità. Le reazioni dei sindacati.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl: professionalità valorizzate in maniera concreta
Dopo aver ottenuto una norma che consente la stabilizzazione del personale precario della ricerca, oggi si è raggiunto un altro risultato importante, con la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto nazionale per il triennio 2019-2021. Il contratto – spiegano la Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl - è applicato a circa 1800 dipendenti e la sua applicazione riguarda il personale della ricerca sanitaria e di supporto alla ricerca sanitaria, con contratto sia a tempo determinato che a tempo indeterminato. In questo modo valorizziamo in maniera concreta le professionalità delle donne e degli uomini di questo settore
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Siamo riusciti - aggiungono - a definire una struttura contrattuale che mantiene inalterata la specificità delle due figure professionali con un modello di incarichi e differenziali economici che consentono una diversa modalità di valorizzazione professionale e dell’esperienza acquisita, di aumentare il valore economico stipendiale e di dare risposte più organiche e più funzionali alle attività di ricerca e ai ricercatori
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Infine – concludono i sindacati – tra le più importanti novità, sono state specificate con chiari meccanismi le risorse per la contrattazione decentrata e per la premialità ed è stato valorizzato il dottorato. Infine, sono state introdotte le indennità di rischio radiologico e di pronta disponibilità, è stato esteso il sistema dei permessi per motivi di studi e sono previsti congedi per la formazione
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Nursind: bene via libera Ccnl e stabilizzazione personale ricerca
Per noi si completa un percorso iniziato lo scorso 2 novembre con la sottoscrizione del Ccnl del comparto sanità
. Così il segretario del Nursind, Andrea Bottega, dopo la firma all'Aran dell'ipotesi di contratto per il personale della ricerca.
Siamo soddisfatti per questo rinnovo, ma soprattutto per il via libera alla modifica legislativa che consentirà la stabilizzazione e assunzione a tempo indeterminato di chi fa ricerca. Ci auguriamo adesso - conclude Bottega - che tale accordo insieme alla novità normativa introdotta creino i presupposti perché anche i ricercatori vengano valorizzati nel nostro Paese e, quindi, rimangano a lavorare in Italia anziché andarsene all'estero
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Fials: passo avanti su miglioramento condizioni lavorative e opportunità crescita
Benché non completamente soddisfacente, l'accordo getta le fondamenta per l'avanzamento del personale della ricerca verso ruoli dirigenziali
. Così la Fials in una nota, con la quale sottolinea come il tavolo negoziale abbia registrato significativi miglioramenti rispetto alla prima proposta presentata dall'Aran, la quale originariamente prevedeva un contratto basato sul vecchio sistema di classificazione del personale
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E poi snocciola le principali novità introdotte:
- Nuovo sistema di progressione economica per i Collaboratori professionali della ricerca sanitaria: saranno costituiti dei Differenziali Economici di Professionalità (DEP) seguendo le disposizioni del Ccnl del comparto, permettendo una più chiara definizione delle carriere e dei relativi sviluppi
- Rinnovato sistema degli incarichi di funzione: sia per i profili di collaboratore che di ricercatore sanitario, sarà adottata la proposta della FIALS (Federazione Italiana Autonoma Lavoratori della Sanità) per ridurre da 8 a 6 anni il tempo di accesso al ruolo di responsabile di ricerca, favorendo così una maggiore rotazione dei compiti e un'evoluzione più rapida delle carriere
- Importante progresso sul fronte delle assunzioni a tempo indeterminato: il contratto garantirà l'assunzione stabile sia per i nuovi ingressi nel settore che per la stabilizzazione del personale precario, che ha lungamente sofferto l'incertezza del lavoro precario
Questo riconoscimento - spiega ancora la Fials - si tradurrà nell'assegnazione di un contratto a tempo indeterminato, che rappresenterà un riconoscimento del valore e dell'esperienza maturata anche nei decenni di servizio svolto in condizioni precarie. Un aspetto particolarmente significativo è che l'assunzione avverrà in conformità con l'attuale legislazione vigente e non esclusivamente secondo la legge 205/17, che fino ad ora ha regolamentato la cosiddetta "piramide della ricerca". Pertanto, il processo di assunzione terrà conto di tutte le leggi in vigore che consentono l'accesso a un impiego stabile, inclusa la stabilizzazione del personale
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