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Incarichi infermieri, bonus fino a 20mila euro

di Redazione Roma

Pubblico Impiego

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Al netto di eventuali ostacoli, potrebbe arrivare a breve la firma finale in calce al nuovo accordo, tra l’Aran e i sindacati, che prevede aumenti mensili fino a 98 euro lordi, ai quali per gli infermieri sarà aggiunta un’indennità di altri 72 euro lordi sempre mensili (dunque, fino a 170 euro in più per i livelli più alti.) Ma le novità previste dal contratto sono molte di più: dai permessi a ore (dunque, non più solo a giornate intere) nell’ambito della Legge 104 alle progressioni orizzontali, gli scatti di stipendio legati all’anzianità e alla valutazione annuale.

Ccnl Sanità, vicina la firma tra le parti per il rinnovo

Ccnl Sanità, per gli infermieri ci sarebbe un aumento in busta paga di 170 euro lordi al mese. È giunto, dunque, il pezzo mancante del contratto collettivo nazionale di lavoro comparto sanitario per proseguire – e concludere a brevissimo – la contrattazione tra le parti. Si tratta dell’atto di indirizzo integrativo delle Regioni già giunto sul tavolo dell’Aran.

A questo punto possiamo arrivare alla firma del contratto della Sanità entro la fine di giugno, ha spiegato Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

Il tavolo del negoziato tra l’agenzia che ha il compito di trattare a nome del governo al tavolo con i sindacati e questi ultimi, è proseguito per l’intera giornata di ieri e continuerà ancora oggi. Così, dopo le Funzioni centrali, è in arrivo il rinnovo del contratto anche per i 600mila dipendenti della Sanità pubblica. A partire dagli infermieri. Entriamo nello specifico.

Infermieri, aumenti fino a 170 euro

Se in queste ore non emergeranno ostacoli di nessun tipo, potrebbe giungere la firma in calce al nuovo Ccnl Sanità, che promette aumenti mensili fino a 98 euro lordi, ai quali per gli infermieri sarà aggiunta in busta paga un’indennità di ulteriori 72 euro lordi sempre mensili. Insomma, fino a 170 euro in più per i livelli più alti.

Ma le novità del contratto non sono finite. A cominciare dal nuovo ordinamento professionale che sarà accompagnato da un rinnovato sistema degli incarichi.

Nuova area delle elevate professionalità

Al pari di quanto successo per i ministeri, anche nel settore sanitario ci sarà una nuova area delle elevate professionalità. Entrando nel dettaglio, parliamo di un’area alla quale si potrà accedere esclusivamente se in possesso di una laurea magistrale e se si ha un’esperienza almeno triennale all’interno dell’attuale area apicale.

Criteri per il conferimento degli incarichi di posizione

Chi entrerà nella nuova area avrà modo di accedere ad incarichi di posizione. Ovvero, svolgerà funzioni organizzative e professionali contraddistinte da livelli di competenza e di autonomia elevati, congiuntamente a coordinare la propria attività e quella dei colleghi.

Direttamente collegata a tale incarico di posizione, ci sarà una indennità annuale che oscillerà tra un minimo di 10mila euro e un massimo di 20mila euro lordi. Questi incarichi di posizione potranno essere assegnati anche al personale sanitario, cominciando proprio dagli infermieri.

Chi otterrà l’incarico rappresenterà un punto di riferimento nei processi di cura, riabilitativi, diagnostici e di prevenzione. A questo punto sorge una domanda: il sistema degli incarichi varrà anche all’interno delle altre aree? Certamente, solo che in questo caso gli operatori, assistenti e professionisti della salute non avranno degli incarichi di posizione bensì degli incarichi di funzione. Che adesso andiamo a vedere, numeri alla mano.

Incarichi funzionali previsti dal nuovo Ccnl sanità

Chi avrà un incarico di funzione assumerà specifiche responsabilità nella gestione dei processi clinico-assistenziali. Per i professionisti della salute, categoria della quale fanno parte gli infermieri, gli incarichi di funzione potranno essere di complessità “media” (in questo caso, daranno diritto a una retribuzione aggiuntiva che potrà oscillare da un minimo di 4.500 euro ad un massimo di 9.500 euro lordi all’anno) oppure “elevata” (qui la retribuzione extra oscillerà tra 9.500 e 13.500 euro lordi annui).

Progressione economica orizzontale, le novità

A cambiare sono anche le progressioni orizzontali, gli scatti di stipendio legati all’anzianità e alla valutazione annuale (“differenziali stipendiali”). Nell’area più alta si avrà diritto durante tutta la vita lavorativa ad un massimo di sette scatti stipendiali di un massimo di 1.100 euro lordi annui l’uno. Complessivamente, dunque, durante l’intera carriera sarebbero 7.700 euro.

Nell’area delle professioni sanitarie, l’importo degli scatti scende a 900 euro, m al massimo se ne potranno ricevere sei durante tutta la vita lavorativa. Per gli assistenti ci saranno invece sei scatti per un importo lordo annuo di 700 euro ciascuno (che scendono a 600 euro per l’area degli operatori).

Permessi Legge 104 e lavoro da remoto

Nel corso della trattativa le parti sindacali hanno ottenuto anche che i permessi della legge 104 a fronte di chi accudisce un disabile, possano essere fruiti sia a giornate intere sia ad ore.

Nel contratto del comparto sanitario, poi, entrano anche le regole sullo smart working e sul lavoro da remoto già introdotte per le funzioni centrali (ma che, inevitabilmente, non potranno essere applicate agli infermieri).

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