Dolore
La nevralgia è una condizione che provoca un forte dolore a causa di un nervo danneggiato o irritato. A seconda del nervo o della parte del corpo interessata esistono diversi tipi di nevralgia come quella occipitale, post-erpetica, del trigemino etc. Anche i sintomi sono diversi in base alla localizzazione della nevralgia, tuttavia quelli più comuni sono dolore, intorpidimento e formicolio nella zona interessata. Le cause di nevralgia, non sempre identificabili, possono essere numerose e comprendono malattie autoimmuni o croniche, infezioni o compressione nervosa. La diagnosi si basa su anamnesi, esame obiettivo ed esami diagnostici utili a individuare il danno nervoso. Il trattamento si basa perlopiù sull’utilizzo di farmaci antidepressivi e antiepilettici, poiché non sempre la nevralgia risponde agli antidolorifici standard. Possono essere necessari anche interventi chirurgici di decompressione e metodiche di desensibilizzazione o stimolazione del nervo interessato. Se non trattata, la nevralgia può portare a danni piuttosto seri, mentre se curata in genere risponde bene ai trattamenti.
Tipi di nevralgia
La nevralgia, chiamata anche neuropatia, dolore neuropatico o dolore neurogeno, è una condizione che provoca un forte dolore a causa di un nervo danneggiato o irritato. Questa condizione è più comune negli anziani, ma può colpire a qualsiasi età. Sebbene non sia pericolosa per la vita, la nevralgia può essere fisicamente e mentalmente invalidante a causa del dolore imprevedibile e grave.
Esistono due tipi principali di nevralgie, classificati in base alla localizzazione del dolore:
- Nevralgia centrale: la nevralgia ha origine nel midollo spinale o nel cervello
- Nevralgia periferica: la nevralgia ha origine nel sistema nervoso periferico
Nello specifico, a seconda del nervo o della parte del corpo interessata esistono diversi tipi di nevralgia:
- Nevralgia occipitale (a volte chiamata anche nevralgia di Arnold): il dolore è presente nella parte posteriore e inferiore del cranio, vicino al collo e spesso si diffonde ad altre parti della testa
- Nevralgia post-erpetica: si verifica dopo l’inizio dell’herpes zoster - come complicanza del Fuoco di sant’Antonio - e colpisce l’area del corpo in cui sono presenti le eruzioni cutanee
- Nevralgia del trigemino: si verifica in alcune parti del viso (quelle innervate dal trigemino) e si può innescare in seguito a stimoli quotidiani comuni come lavarsi i denti, lavarsi il viso o applicare il trucco. La nevralgia del trigemino si divide in tipo 1 e tipo 2. Quella di tipo 1 provoca una sensazione dolorosa di bruciore o di scossa elettrica in alcune parti del viso con episodi irregolari che si verificano improvvisamente. Il tipo 2 TN produce una sensazione di dolore sordo e costante al viso
- Nevralgia glossofaringea: il dolore si manifesta in corrispondenza di gola, lingua e orecchio. Questo tipo di nevralgia, causato da un disturbo del nervo glossofaringeo è meno comune degli altri
- Nevralgia atipica: è causata da un danno a uno dei nervi cranici e si manifesta con episodi improvvisi di dolore acuto e lancinante alla mascella o alla guancia
- Nevralgia intercostale: provoca un dolore acuto e bruciante che colpisce la parete toracica, la parte superiore dell'addome e la parte superiore della schiena. Alcuni movimenti fisici, come respirare, tossire o ridere possono peggiorare il dolore
- Neuropatia alcolica
- Neuropatia periferica
- Neuropatia diabetica: è la complicanza più comune del diabete e il modo migliore per prevenirla è mantenere il glucosio entro livelli normali
- Dolore nervoso postoperatorio
- Dolore al nervo pelvico
- Sindrome del tunnel carpale
- Sciatica
Cause di nevralgia
Normalmente, il dolore è innescato dalla stimolazione dei recettori del dolore, mentre nel caso della nevralgia, il dolore si manifesta senza l'eccitazione di questi recettori. In molti casi le cause della nevralgia sono sconosciute, ma il danno o l’irritazione del nervo possono essere causati da:
- Trauma o intervento chirurgico
- Infezioni: herpes zoster, epatite C, HIV/AIDS, malattia di Lyme, infezioni cerebrali, sifilide, etc.
- Malattie autoimmuni: ad esempio Lupus Eritematoso Sistemico e Sindrome di Guillain-Barré
- Malattie croniche: ad esempio diabete, malattia renale, porfiria e sclerosi multipla
- Invecchiamento
- Compressione del nervo da parte di ossa, legamenti, vasi sanguigni o tumori
- Carenza di vitamina B12 o tiamina (vitamina B1)
- Dolore fantasma dopo un'amputazione
- Scarso apporto di sangue ai nervi
- Alcolismo
- Irritazione chimica
- Medicinali: ad esempio cisplatino, paclitaxel o vincristina
Sintomi di nevralgia
I sintomi della nevralgia possono variare a seconda del nervo danneggiato e includono:
- Dolore: acuto o lancinante, bruciante o pulsante, può iniziare come lieve e progredire nel tempo, o iniziare subito in modo intenso. Può andare e venire in un arco di mesi o anni o essere costante
- Intorpidimento
- Formicolio
- Perdita della coordinazione muscolare
- Debolezza o paralisi completa dei muscoli innervati
- Problemi nel parlare, deglutire o respirare
- Aumento della sensibilità della pelle lungo il percorso del nervo danneggiato
- Perdita di massa muscolare o atrofia
- Contrazioni muscolari involontarie o crampi
- Difficoltà a svolgere compiti motori complessi, come abbottonarsi una camicia o allacciare i lacci delle scarpe
- Ipersensibilità al tatto o alla temperatura
- Sudorazione eccessiva
- Problemi gastrointestinali
La sintomatologia della nevralgia può interferire con le normali attività, pertanto potrebbe causare anche ansia e depressione.
Diagnosi di nevralgia
La diagnosi di nevralgia, molto difficile da fare, si pone grazie ad anamnesi, questionari di rilevazione del dolore ed esame obiettivo che può evidenziare: punti trigger (aree in cui anche un leggero tocco provoca dolore), sensazione anormale nella pelle, problemi di riflesso, perdita di massa muscolare e mancanza di sudorazione (la sudorazione è controllata dai nervi).
Inoltre possono essere necessari uno o più esami, come:
- Esami del sangue: utili per controllare la glicemia, la funzionalità renale e altre possibili cause di nevralgia
- Risonanza magnetica
- Tomografia assiale computerizzata
- Studio della conduzione nervosa con elettromiografia (EMG)
- Ultrasuoni
- Puntura lombare
- Esame odontoiatrico: utile per escludere dentali che possono causare un dolore facciale
Trattamento della nevralgia
Il trattamento della nevralgia è diverso a seconda della causa, della localizzazione e della gravità e consiste in:
- Farmaci: in genere si utilizzano farmaci antiepilettici (gabapentin, pregabalin e carbamazepina) e antidepressivi (come amitriptilina e duloxetina), poiché spesso la nevralgia non risponde agli antidolorifici standard. Vengono usati anche analgesici narcotici, farmaci stabilizzanti la membrana, miorilassanti, cerotti alla lidocaina e creme medicate con con capsaicina o lidocaina
- Blocco nervoso: si iniettano farmaci direttamente nel nervo interessato al fine di ridurre l'infiammazione e impedire al nervo danneggiato di trasmettere segnali di dolore al cervello
- Stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS): utile per bloccare la trasmissione delle sensazioni di dolore al cervello
- Procedure per ridurre la sensibilità del nervo: ad esempio ablazione del nervo mediante radiofrequenza, calore, compressione del palloncino o iniezione di sostanze chimiche
- Chirurgia: si effettua la decompressione per ridurre la sensibilità o togliere la pressione da un nervo
- Radiochirurgia: utile per distruggere le fibre nervose che causano dolore per la nevralgia del trigemino
- Terapie alternative: l’agopuntura, biofeedback e tecniche di rilassamento possono aiutare a controllare il dolore
Se non trattata, la nevralgia può portare a danni permanenti ai nervi, disabilità fisica, dolore cronico e rischio di paralisi e infezioni gravi.
Prognosi
La maggior parte delle nevralgie non sono pericolose per la vita e rispondono al trattamento. Se una persona non riceve cure, però, la nevralgia può interferire con la sua capacità di svolgere le attività quotidiane.
A volte, la condizione può migliorare da sola o scomparire con il tempo, anche se la causa non viene individuata.
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