Dolore
La valutazione del dolore nel paziente anziano può essere maggiormente complessa data la presenza di un possibile stato di decadimento cognitivo dovuto a patologie neurodegenerative come la demenza. Data la difficoltà di riferire il dolore e la sua entità, dovuta allo stato di demenza, in questi soggetti tale fenomeno rischia di essere sottovalutato e sottotrattato. A complicare il quadro sono gli stessi segni comportamentali di demenza o sintomi psicologici come confusione, agitazione, aggressività, allucinazioni che possono oscurare la presenza di dolore, segnalata, invece, da altri segni come pianto, smorfie del viso, assenza di riposo, lamentele o chiamate persistenti.
Dolore nell'anziano con demenza, come valutarlo in maniera appropriata
Un’inadeguata valutazione della presenza di dolore nel paziente demente si traduce inevitabilmente in una carente assistenza e può avere ulteriori conseguenze negative come l’aumento di insorgenza di depressione, stati di agitazione, riduzione della mobilità ed allungamento dei tempi di degenza.
La difficoltà di interpretazione del livello di dolore in questi pazienti è quindi molto elevata e, per tale ragione, è necessario sviluppare un attento atteggiamento di ascolto, osservazione da parte di chi se ne prende cura, utilizzando anche gli idonei strumenti di valutazione.
Nei casi più gravi di demenza il paziente non è più in grado di comunicare il dolore percepito e questo, da sintomo riferito, diviene quindi esclusivamente segno.
L’American Geriatric Society raccomanda nella valutazione del dolore dei pazienti affetti da decadimenti cognitivi di porre particolare attenzione alla presenza di questi elementi:
- Espressioni facciali che esprimono disagio, sofferenza, paura
- Verbalizzazione, in particolare: lamento, pianto, urlo
- Movimenti corporei finalizzati all’assunzione di posizioni antalgiche o alla protezione di parti del corpo
- Modificazioni delle relazioni interpersonali
- Modificazioni nelle abituali attività
- Modificazioni dello stato mentale.
Scale di valutazione del dolore nell’anziano con demenza
Le scale di valutazione del dolore più appropriate per questi pazienti sono: la DOLOPLUS_2, la Non-comunicative Patient’s Pain Assessment Instrument (NOPPAIN) e la Pain Assessment In Advaced Dementia (PAINAD).
Questi strumenti di valutazione - dei quali si parlerà ampiamente nel corso del 42° congresso AISD, l’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore - hanno dimostrato di poter migliorare la qualità di vita di questi pazienti, ma il loro utilizzo deve essere ancora incrementato nelle realtà ospedaliere e di comunità.
Troppo spesso la valutazione di questi complessi pazienti si basa esclusivamente sull’esperienza clinica di chi li assiste, la quale è fondamentale ma non sufficiente.
Conoscere la storia del paziente, le sue abitudini comportamentali ed ascoltare i familiari sono pertanto azioni indispensabili per assistere al meglio il paziente ed instaurare un rapporto di alleanza terapeutica con il paziente ed il caregiver.
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