Dolore
Turni di 12 ore, lavoro notturno e la presenza di obesità sono fattori di rischio per l’infermiere di sviluppare nell’arco della sua carriera professionale una lombalgia acuta. A trovare la correlazione è stato un recente studio caso-controllo italiano (210 casi di lombalgia acuta confrontati con 420 casi controllo), condotto dai ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Occupazionale di Brindisi e di Salute Mentale di Lecce. Dallo studio si evince come la salute degli infermieri debba essere tutelata, non solo tramite una formazione proattiva volta alla corretta movimentazione dei carichi, ma anche a livello organizzativo-gestionale, operando delle scelte che tengano in considerazione lo sviluppo delle complicanze evidenziate.
Lavoro su turni e rischio insorgenza di lombalgia acuta negli infermieri
Il lavoro su turni viene generalmente considerato lavoro usurante e faticoso, ma le evidenze disponibili in letteratura sono ad oggi ancora incerte. Obiettivo di questo studio è stato di indagare il rapporto tra lavoro a turni, attività fisica e indice di massa corporea dell’infermiere turnista sulla frequenza di episodi di lombalgia acuta.
Una scarsa attività fisica ed un elevato indice di massa corporea hanno evidenziato una correlazione staticamente significativa tra presenza di obesità in infermieri turnisti ed aumento di episodi di lombalgia acuta, già dimostrata in passato anche da altri studi.
Come contrastare l’insorgere di lombalgia acuta tra gli infermieri
Le soluzioni possibili esplorate dagli autori del paper per contrastare l’insorgenza di lombalgia acuta prevedono l’organizzazione dei turni con una rotazione di tipo anteriore (mattino-pomeriggio-notte) rispetto ad altri tipi di turnazione, che è apparsa maggiormente efficace nel ridurre episodi di lombalgia nella popolazione studiata.
Tale rotazione programmata e costante ha quindi un effetto protettivo e di prevenzione nei confronti del lavoratore, anche se potrebbe andare a discapito dell’organizzazione del proprio tempo libero.
Il numero di notti deve essere ridotto il più possibile per non sovraccaricare l’infermiere e diminuire il rischio di complicanze associate, anche prevedendo l’adozione di una rotazione anteriore costante.
La promozione di uno stile di vita sano è necessaria per contrastare l’attuale fenomeno dilagante dell’obesità che, oltre ad incrementare gli episodi di lombalgia acuta negli infermieri turnisti, predispone ad un aumento del rischio di insorgenza di innumerevoli patologie croniche.
Da questo studio si evince quindi come la salute degli infermieri debba essere tutelata, non solo tramite una formazione proattiva volta alla corretta movimentazione dei carichi, ma anche a livello organizzativo-gestionale, operando delle scelte che tengano in considerazione lo sviluppo delle complicanze evidenziate.
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