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Zoonosi: cosa sono e come si trasmettono

di Monica Vaccaretti

Le zoonosi sono infezioni o malattie causate da agenti (batteri, virus, parassiti, miceti ed altre entità biologiche) che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente dagli animali all'uomo, generalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti. Sono determinate anche da spillover, ossia da salti di specie di un patogeno degli animali, solitamente un virus, che passa direttamente alla specie umana.

Cosa sono le zoonosi

zoonosi

Le zoonosi vengono trasmesse dagli animali all'uomo attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti.

Le zoonosi sono condizioni di diversa gravità che comportano quadri clinici variabili, da una sintomatologia lieve sino al decesso. Si stima che circa il 60% di tutte le malattie infettive dell'uomo siano di origine zoonotica, ossia vengano trasmesse da animali o da prodotti di origine animale.

Sono zoonosi anche circa il 75% delle malattie nuove o emergenti che hanno colpito l'uomo negli ultimi 10 anni. Le zoonosi sono responsabili di 2,5 miliardi di casi di malattia e di 2,7 milioni di morti ogni anno in tutto il mondo. Rappresentano pertanto una seria e diffusa minaccia per la salute umana ed animale, a livello globale, con importanti ripercussioni anche a livello sociale ed economico.

I fattori che contribuiscono a rendere le zoonosi un pericolo per la salute pubblica sono il cambiamento degli stili di vita, l'aumento degli spostamenti, la globalizzazione del mercato alimentare e dei commerci, i viaggi transfrontalieri e le ampie e complesse interconnessioni tra l'uomo, l'ambiente e gli animali domestici e selvatici.

Sorveglianza epidemiologica

Sebbene a seguito di contatto con un agente di zoonosi qualsiasi persona sia potenzialmente a rischio di sviluppare malattia, risultano più suscettibili le persone più fragili come quelle colpite da malattie croniche o con stato di immunodepressione, gli anziani, i bambini, le donne in gravidanza.

Risulta pertanto fondamentale regolamentare la sorveglianza delle varie zoonosi nell'uomo, degli agenti zoonotici negli animali e degli alimenti attuando procedure per l'indagine epidemiologica dei focolai, anche di tossinfezione alimentare, che possono diventare epidemici.

In Europa, sul piano normativo le malattie zoonotiche sono disciplinate dalla Direttiva zoonosi 2003/99/CE, recepita in Italia con il decreto Legislativo n.191/1996.

Le zoonosi considerate prioritarie, ai fini della sorveglianza epidemiologica, sono: Campylobacteriosi, Salmonellosi, Listeriosi, Brucellosi, infezioni da E.coli coproduttori di Shiga tossina (STEC), tubercolosi da Mycobacterium bovis e M. caprae, Trichinellosi, Echinococcosi.

Altre zoonosi sottoposte a sorveglianza in UE sono sono Yersiniosi, Toxoplasmosi, rabbia, Febbre Q, West Nile, Tularemia. Zoonosi più rare sono Antrace, BSE, Giardia, Leishmaniosi, Streptococcus suis.

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