Grave malattia cronica causata dall'esposizione continua ed assidua - professionale o accidentale - al piombo, il saturnismo deriva dal nome dato dagli alchimisti a questo minerale. Si tratta di una pesante intossicazione da piombo organico e metallico che causa encefalopatia acuta con deficit cognitivi e lesioni d'organo irreversibili. L'avvelenamento, lento ma inesorabile, avviene per contatto, inalazione e assorbimento attraverso la cute, le mucose o l'apparato gastroenterico.
Che cos'è il saturnismo
Il saturnismo è una malattia nota sin dall'antichità poiché era abitudine addolcire il vino con i sali di piombo e conservarlo in botti di piombo. Sino al 1978 erano a base di piombo anche i colori per la pittura.
L'acidità del vino scioglieva l'ossido di piombo che veniva ingerito provocando un progressivo accumulo nell'organismo.
Questa pratica inconsueta è ritenuta responsabile dello sviluppo di comportamementi schizofrenici e disturbi mentali e psicologici. Può portare alla pazzia.
La malattia è comunemente diffusa nei lavoratori che sono a contatto con il piombo. Le categorie maggiormente a rischio sono gli operai addetti alla saldatura, alla produzione di vernici, alla verniciatura di ceramiche, alla manifattura e al riciclaggio di batterie, alla lavorazione del bronzo, dell'ottone e del vetro, chi adopera armi da fuoco. I lavoratori maggiormente esposti all'avvelenamento progressivo da piombo sono gli addetti alla fusione di questo metallo: i vapori di piombo, fuso alla temperatura di 450-500°C, superano ampiamente la concentrazione minima tollerabile nell'atmosfera stabilita in 0,15 mg di piombo in metro cubo.
Oltre alle attività lavorative, esistono altri fattori ambientali che possono causare l'avvelenamento:
- l'inquinamento delle acque indotto da vecchie tubature di piombo
- il residuo di pesticidi al piombo presenti in alcune farine
- la produzione di contrabbando e il consumo di alcolici chiarificati con sali di piombo e conservati in recipienti di piombo
- l'inquinamento da gas di scarico di autovetture non regolamentari
- terreni coltivati inquinati
- pallini da caccia e proiettili non rimossi dal corpo
Sintomi di intossicazione da piombo
L'intossicazione da piombo è solitamente un disturbo cronico e i sintomi sono raramente acuti. Anche se la sintomatolgia acuta non si manifesta, il saturnismo provoca comunque danni irreversibili come deficit cognitivi, neuropatia periferica ed insufficienza renale progressiva. Se l'assunzione di piombo è volontaria o accidentale ad alte dosi l'avvelenamento pseudo acuto compare con sintomi immediati e modesti - nausea, vomito e forti dolori addominali - ma evolve rapidamente in anemia emolitica (il piombo interferisce con la sintesi dell'emoglobina), convulsioni, disturbi psichici ed insufficienza renale sino alla morte inevitabile.
La forma cronica di saturnismo provoca una sintomatologia che coinvolge il sistema nervoso centrale, l'apparato osseo e muscolare, il sistema gastrointestinale, il sistema circolatorio e renale, il sistema emopoietico e riproduttivo. Può manifestarsi encefalopatia, paralisi ed edema celebrale. Gotta acuta, lesioni a carico delle ossa e delle cartilagini, artrosi e dolori agli arti sono frequenti.
Oltre ad inappetenza con nausea e vomito, è caratteristico l'orletto di Burton, un sottile strato color bluastro che interessa la gengiva sotto i canini e gli incisivi. Stipsi e coliche sono comuni.
I valori pressori arteriosi possono essere alterati e può insorgere gangrena. Nefropatia gottosa, insufficienza renale, oliguria, anemia, infertilità ed oligospermia sono manifestazioni cliniche comuni. Il saturnismo provoca anche una marcata alterazione del sapore del cibo con una percezione del gusto metallico. La sete è notevole. Anoressia, ansia, cefalea e tremori completano il quadro clinico che degenera in disturbi psichici, mancata coordinazione motoria e follia.
L'azione tossica del piombo, il cui deposito nell'organismo inibisce la sintesi di proteine ed enzimi vitali, inizia nello stomaco dove si trasforma in cloruro di piombo che, essendo solubile, passa facilmente nel sangue e nel plasma sotto forma di fosfato. Il fosfato di piombo si lega ai globuli rossi depositandosi negli organi e nei tessuti maggiormente bersaglio del piombo ossia ossia, fegato e milza. Eliminato dall'organismo tramite feci ed urine, il piombo tende comunque ad accumularsi se le dosi presenti nell'organismo sono eccessive.
Il saturnismo è particolarmente pericoloso per i bambini
L'intossicazione acuta da piombo determina dapprima irritabilità, bassa propensione al gioco e riduzione dell'attenzione e poi edema celebrale con vomito incoercibile, andatura atassica, convulsioni, alterazione dello stato di coscienza sino al coma da encefalopatia.
L'avvelenamento cronico causa invece ritardo mentale, epilessia, disturbi aggressivi del comportamento, regressione dello sviluppo.
Diagnosi di saturnismo
La diagnosi di saturnismo si basa sui sintomi caratteristici e sui livelli di piombo nel sangue intero e capillare. È generalmente tardiva per la presenza di sintomi aspecifici nella fase iniziale della malattia. La valutazione dello stato clinico si basa sull'emocromo con formula, sul dosaggio degli elettroliti sierici, dell'azotemia, della creatinina, della glicemia e della piombemia.
L'Rx addome può evidenziare la presenza di corpi estranei di piombo, anche frammenti, che sono radiopachi. Nei bambini si esegue anche l'Rx delle ossa lunghe per evidenziare un mancato rimodellamento osseo a livello delle metafisarie orizzontali ed un aumento di depositi di calcio nelle zone di calcificazione provvisoria delle ossa lunghe.
La diagnosi è confermata da una piombemia superiore o uguale a 5 mcg/dL. I bambini che presentano questo valore devono essere sottoposti a monitoraggio clinico con periodici test per carenze nutrizionali - come il ferro e il calcio - e vitaminiche come la vitamina D.
Come si cura il saturnismo
La terapia principale contro il saturnismo è l'allontanamento dalla fonte di esposizione. Se l'Rx addominale mostra residui di piombo è indicata l'irrigazione intestinale con soluzioni elettrolitiche di glicole polietilenico. Se l'esposizione è dovuta alla presenza di pallottole è indicata la rimozione chirurgica.
Sia negli adulti che nei bambini è prevista la chelazione, ossia la somministrazione di una sostanza chelante, un antidoto capace di sequestrare il piombo circolante ed accumulato nell'organismo. Il sale CaNa2EDTA, edetato disodico calcico, viene somministrato per via endovenosa per alcuni giorni sino al raggiungimento di una piombemia ideale che indica la quantità tollerabile di piombo nel sangue anche se non esiste un livello di piombo nel sangue senza effetti gravi.
Non ci sono livelli sicuri di piombo ma il rischio aumenta, secondo il CDC, quando la piombemia (PbB) è superiore o uguale a 10 microgrammi/dL. L'encefalopatia si manifesta quando tali valori superano i 100 mcg/dL. La terapia chelante rimuove solo piccole quantità di piombo e può prevedere cicli ripetuti, intervallati da cicli di sospensione. Se l'avvelenamento è acuto può essere necessaria una lavanda gastrica.
I regimi terapeutici prevedono anche una terapia antibiotica con penicillina oppure con succimero, con o senza dimercaprolo. Per correggere il dolore e ridurre la pressione arteriosa sono indicati antispastici ed antipertensivi. Secondo le linee guida del CDC il succimero è il farmaco di chelazione di prima linea per i pazienti asintomatici o paucisintomatici con livelli di piombo lievemente elevato. In alternativa il dimercaprolo con o senza CaNa2 EDTA può essere utilizzato per i pazienti sintomatici senza encefalopatia. I pazienti encefalopatici, per i quali è previsto il ricovero in terapia intensiva, vengono trattati con una terapia aggressiva utilizzando la combinazione dimercaprolo/CaNa2EDTA.
I farmaci indicati presentano effetti avversi. Il dimercaprolo, che non deve essere somministrato insieme a supplementi del ferro, può indurre vomito e, nei soggetti affetti da carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, può causare emolisi intravascolare acuta anche moderata e grave. Poiché è in formulazione con olio di arachidi, è controindicato nei soggetti con allergia nota o sospetta alle arachidi. Gli affetti avversi del chelante CaNa2 etilendiamminotetraacetico, che può causare tromboflebite ed è nefrotossico dose dipendente, sono probabilmente dovuti alla deplezione di zinco. Il succimero provoca eruzioni cutanee, sintomi gastrointestinali e aumenti transitori degli enzimi epatici.
Prevenzione
La prevenzione si basa sullo screening periodico mediante dosaggio della piombemia nei soggetti a rischio. È buona norma una regolare pulizia delle mani, degli oggetti e delle superfici domestiche. Giocattoli, vernici domestiche in case costruite prima del 1978 o ristrutturate, oggetti di ceramica fabbricati all'estero devono essere testati per la presenza di piombo.
Dispositivi di protezione individuali devono essere adottati per gli adulti esposti alle polveri di piombo sul luogo del lavoro, oltre alla raccomandazione di cambiare gli indumenti prima di rincasare e di eseguire una doccia decontaminante prima di andare a letto.
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