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Patologia

Fecaloma

di Monica Vaccaretti

Massa di feci disidratate e ferme di consistenza dura che non riescono ad essere espulse fisiologicamente attraverso la defecazione, il fecaloma si forma negli ultimi tratti dell'intestino. Noto anche come coproma, stercoma o scatoma, è una condizione comunemente associata alla stipsi cronica e più raramente al cancro al colon, che può portare all'ostruzione dell'intestino. Si forma generalmente in presenza di una motilità del colon insufficiente che aumenta il tempo di permanenza delle feci nell'intestino con conseguente perdita di una maggiore quantità di liquidi. Privata dell'acqua, la massa fecale diventa dura e secca a tal punto da rendere difficile la sua evacuazione e da provocare una vera e propria sensazione di tappo. A causa dell'assorbimento di sali di calcio, il fecaloma può essere così duro e compatto da assumere la consistenza di un osso o di un sasso (coproliota).

Cause di fecaloma

Al fecaloma si accompagnano dolore e distensione addominale.

Età avanzata, pazienti allettati ospedalizzati soprattutto per interventi di chirurgia maggiore o ortopedici, pazienti con demenza o disturbi psichiatrici, alcuni farmaci, diete povere di fibre o ricche di fibre senza un'adeguata assunzione di acqua sono i principali fattori predisponenti.

Più frequente negli anziani per condizioni multifattoriali, il fecaloma è comunemente riscontrato anche nelle donne in gravidanza a causa delle alterazioni ormonali tipiche di questo periodo. Diuretici, antidepressivi e alcuni antidolorifici come gli oppiacei sono i farmaci che possono favorire lo sviluppo di fecaloma.

Come si manifesta il fecaloma

Inizialmente asintomatico, il fecaloma può manifestare una sintomatologia lieve e aspecifica. Il paziente, constatando l'impossibilità di defecare, può lamentare soltanto un leggero senso di pesantezza addominale.

Soltanto più tardivamente compaiono sintomi tipici dell'occlusione intestinale. Insorgono dolore e distensione addominale, contrazioni spasmodiche e dolorose dello sfintere anale, nausea e vomito con malessere generalizzato.

In alcuni casi può insorgere una diarrea acquosa paradossa, quando le feci liquide giungono in corrispondenza del fecaloma, a causa della forte peristalsi intestinale generata, riuscendo a transitare in piccole quantità spingendo sulla massa.

Diagnosi di fecaloma

La diagnosi è possibile effettuando clinicamente un'esplorazione digitale dell'ampolla rettale. Se la massa fecale indurita è più in alto verso il sigma e non può pertanto essere apprezzata con il dito esploratore, si rende necessario eseguire un'indagine strumentale, la retto-sigmoidoscopia, oppure una radiografia diretta dell'addome che evidenzia la presenza di coproliti.

Il fecaloma può complicare in ulcera stercoraria provocata dalla pressione esercitata dalla massa fecale sulla mucosa; perforazione del colon causato da fecalomi di grosse dimensioni, ostruzione delle vie urinarie per ostruzione ureterale in corrispondenza della giunzione utero-vescicale o da innalzamento vescicale che causa una forte angolazione dell'uretra

Un fecaloma non trattato può determinare, seppur raramente, anche volvolo intestinale, megacolon ed ostruzione rettale.

Come si tratta il fecaloma

Il trattamento consiste nella rimozione del fecaloma per ricanalizzare l'intestino. L'espulsione della massa può avvenire attraverso la somministrazione di clisteri evacuativi e lassativi, come supposte di glicerina, per ammorbidire la massa fecale ostruttiva e favorirne la fuoriuscita.

Si può altresì praticare la frantumazione manuale o meccanica nel corso dell'esplorazione rettale. Quella manuale consiste nell'inserire due dita nel retto e scavare delicatamente nella massa in modo da romperla in frammenti più piccoli per permetterne l'evacuazione.

Quella meccanica si effettua invece con un rettoscopio: si fa avanzare nel retto una sonda e si accompagna l'inserimento con piccole iniezioni di liquido dentro il fecaloma sino a romperne la consistenza. L'intervento chirurgico è l'ultima indicazione terapeutica riservata ai casi più gravi e complessi per ricanalizzare l'alvo.

Prevenzione

Per prevenire lo sviluppo del fecaloma è opportuno condurre uno stile di vita sano attraverso una regolare attività fisica e un'alimentazione ricca di frutta e verdura, che favoriscono la motilità intestinale, nonché bere molta acqua, soprattutto nei mesi più caldi, così da rendere le feci regolarmente più morbide.

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