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Diuretici

di Chiara Vannini

La classe degli antipertensivi diuretici agisce sul bilancio sodio–acqua, aumentando il volume della diuresi e riducendo così la volemia. Inoltre, aumentano l’eliminazione del sodio attraverso la diuresi, riducendo quindi la concentrazione di sodio a livello plasmatico.

Come agiscono i diuretici antipertensivi

La riduzione di sodio comporta una riduzione della gittata cardiaca, una diminuzione delle resistenze vascolari periferiche e, di conseguenza, una secondaria riduzione della pressione arteriosa.

Alcuni diuretici sono farmaci di prima scelta per il trattamento dell’ipertensione, perché hanno efficacia terapeutica a bassi dosaggi, sono associati ad una riduzione della morbilità e mortalità e hanno bassa insorgenza di reazioni avverse.

I diuretici sono efficaci nella maggior parte dei soggetti nell’abbassare la pressione arteriosa di 10–15 mmHg e spesso sono sufficienti, già da soli, a tenere sotto controllo un’ipertensione non grave. Tuttavia, a seconda della molecola, l’effetto antipertensivo può durare più o meno a lungo: il Lasix® ad esempio agisce molto rapidamente, ma è poco efficace nel tempo nel mantenere bassi livelli di pressione.

Tipologie di diuretici

I farmaci diuretici sono suddivisi in diuretici tiazidici, diuretici dell’ansa e diuretici ad alta, media e bassa intensità.

Diuretici tiazidici

I diuretici tiazidici sono indicati in caso di ipertensione lieve o moderata, spesso in associazione con altri farmaci antipertensivi.

Agiscono riducendo il riassorbimento di acqua e sodio e causano, di conseguenza, una riduzione della ritenzione idro-salina. Inoltre riducono la portata cardiaca.

Vengono assunti per via orale, assorbiti nel tratto gastro – intestinale e metabolizzati a livello renale. Il picco dell’azione diuretica si ha 3-4 ore dopo l’assunzione. La durata d’azione è di circa 12 ore fino a 24 ore a seconda delle molecole.

Tra le molecole più utilizzate ci sono:

  • Idroclorotiazide (Esidrex®) o molto più comunemente in associazione con un sartanico (ad esempio Coaprovel®, dato dall’associazione di irbesartan e idroclorotiazide)
  • Clortalidone (Igroton®)
  • Metolazone (Zaroxolyn®)

Diuretici dell’ansa

Agiscono impedendo il trasporto di sodio, potassio e cloro e creando un gradiente osmotico più basso, impediscono quindi il riassorbimento di acqua. Hanno un’azione molto rapida (per via EVVengono assunti per via orale, per via endovenosa, o per via intramuscolare. Hanno un’emivita tra 30 minuti e 2 ore.Tra le molecole più utilizzate:

  • Furosemide (Lasix®)
  • Bumetadine (Bidien®)
  • Acido etacrinico (Reomax®)
  • Torasemide (Diuresix®)

Diuretici risparmiatori di potassio

Così chiamati perché impediscono un'eliminazione eccessiva di potassio, evitando quindi l’ipopotassiemia secondaria.

Questa classe di diuretici inibisce il riassorbimento di sodio e acqua, senza creare squilibri idro–elettrolitici. Sono chiamati anche antialdosteronici; l'aldosterone consente fisiologicamente il riassorbimento di sodio e acqua ed attraverso i farmaci antialdosteronici viene inibito questo processo. L’effetto diuretico si esplica 48–72 ore dopo l’inizio della somministrazione.

Tra le molecole più utilizzate:

  • Spironolattone (Aldactone®)
  • Canreonato di potassio (Luvion®)
  • Amiloride (spesso in associazione con idroclorotiazide: Moduretic®)
  • Triamterene (Dyrenium®)

Diuretici ad intensità di azione

I diuretici sono anche suddivisi in base alla percentuale di sodio in grado di eliminare:

  • diuretici ad alta intensità di azione (Na escreto > 10%: furosemide, torasemide)
  • diuretici a media intensità di azione (Na escreto 5-10%: idroclorotiazide, butizide)
  • diuretici a debole intensità d’azione (Na escreto > 5%: canrenone, canreonato di potassio e spironolattone).
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