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Patologia

Istoplasmosi

di Sara Pieri

L’istoplasmosi è una patologia a carico dell’apparato respiratorio causata da Histoplasma capsulatum, un fungo dimorfico che si trova sotto forma di muffa. L’infezione si verifica a seguito dell’inalazione di conoidi dal terreno oppure da polvere contaminata da escrementi di volatili o pipistrelli; infatti, il rischio è alto nelle zone di America centro-meridionale, Africa, Asia e Australia, zone popolate da questi animali. Il rischio di infezioni è maggiore quando vengono eseguiti disboscamenti di alberi dove solitamente vivono uccelli e pipistrelli, oppure quando si esplorano grotte. L’infezione in fase iniziale permane a livello dei polmoni per poi diffondersi per via ematica anche ad altri organi. Sono maggiormente a rischio tutti i soggetti con età >50 aa, esposizione prolungata a situazioni rischiose come quelle sopra citate, immunocompromessi (soggettivi HIV positivi/AIDS, trapiantati, ecc.).

Segni e sintomi di istoplasmosi

Scansione TC del torace che mostra piccole lesioni compatibili con istoplasmosi polmonare

L’istoplasmosi permane quasi sempre asintomatica o con sintomatologia lieve tale per cui i pazienti nemmeno si rivolgono al medico curante.

L’istoplasmosi si differenzia in tre differenti forme: acuta primaria, cavitaria cronica, progressiva disseminata.

I sintomi, suddivisi per forma, sono:

  • Istoplasmosi acuta primaria: tosse, febbre, astenia, toracoalgia associati a quadri radiologici di polmonite
  • Istoplasmosi cavitaria cronica: tosse e dispnea associate a quadri radiologici con lesioni polmonari apicali simili a tubercolosi cavitaria
  • Istoplasmosi progressiva disseminata: quadro complesso con interessamento di diversi apparati, epato-splenomegalia, linfoadenopatie, ulcere gastriche, estensione fino al midollo osseo, meningiti, lesioni cerebrali focali; sintomatologia aspecifica con astenia, inappetenza, febbre. Nei pazienti HIV positivi vi può essere un peggioramento della sintomatologia di base, nei pazienti con AIDS possono svilupparsi invece gravi quadri di polmonite

Diagnosi e trattamento per istoplasmosi

Per poter fare diagnosi di istoplasmosi è necessario un accurato esame obiettivo del paziente, valutazione clinica ed esecuzione di esami laboratoristici come esame istologico, colturale e diagnostica per immagini.

Esami istologici devono essere eseguiti su tessuti potenzialmente infetti oltre a esami colturali su urine, esami colturali su sangue ed espettorato; questi esami sono altamente specifici per confermare il sospetto diagnostico di istoplasmosi.

A livello di radiografia del torace, nelle tre forme differenti, si può presentare:

  • Istoplasmosi acuta primaria: aspetto normale o nodulare diffuso
  • Istoplasmosi cavitaria cronica: lesioni cavitarie
  • Istoplasmosi progressiva disseminata: adenopatia con infiltrati nodulari

Altrettanto, le diverse forme possono essere trattate in diversi modi:

  • Istoplasmosi acuta primaria: non richiede alcun trattamento antimicotico a meno che i sintomi non perdurino per più di un mese, in tal caso risulta efficace fluconazolo
  • Istoplasmosi cavitaria cronica: si somministra itraconazolo a dosaggi differenti per periodi che vanno dai 12 ai 24 mesi
  • Istoplasmosi progressiva disseminata: si somministra amfotericina B liposomiale o amfotericina B, che sono antifungini, per periodi che arrivano fino a 12 mesi

Oltre al fluconazolo, che a volte può essere meno efficace, si possono somministrare voriconazolo e posaconazolo, antimicotici molto attivi contro Histoplasma capsulatum.

Prognosi

Il decesso di pazienti affetti da istoplasmosi si verifica successivamente ad infezioni massive, con grave insufficienza respiratoria, specialmente se non riconosciuta e conseguentemente non trattata in modo adeguato. L’ istoplasmosi disseminata progressiva non trattata ha un tasso di mortalità pari a oltre il 90%.

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