Astenia significa mancanza di forza. Si tratta infatti di una condizione clinica caratterizzata da una intensa debolezza dovuta ad una perdita o una riduzione, improvvisa o graduale, della forza muscolare. Non è pertanto la fisiologica stanchezza che insorge dopo uno sforzo fisico eccessivo o prolungato. Non è il comune calo energetico che si riscontra durante l'ultimo trimestre di gravidanza, la menopausa o l'età avanzata. Non è quella debolezza che si avverte dopo un sovraffaticamento fisico e mentale, in occasione di un cambio di stagione o per una calura eccessiva.
Che cos’è l’astenia
L'astenia è più di una semplice stanchezza percepita in cui la forza muscolare è tuttavia conservata. La stanchezza è eccessiva. È una debilitazione psicofisica importante che insorge anche a riposo a tal punto da compromettere la qualità di vita relazionale e professionale, nonché la sensazione di benessere.
Viene descritta anche come una mancanza di energia, una ridotta resistenza allo sforzo e una diminuzione della capacità fisica e mentale. L'affaticamento è facile, non si attenua né scompare dopo un adeguato periodo di riposo e si associa ad una insufficiente reazione agli stimoli.
Uno stato di astenia è preoccupante quando la spossatezza perdura da tanto tempo, senza una ragione fisiologica che la giustifichi. Forme prolungate e ingravescenti di astenia non sono da trascurare ma da indagare con accuratezza.
L'astenia non è una patologia ma un sintomo aspecifico, che interessa ogni età senza distinzione di genere. Può insorgere in qualsiasi momento della vita e presentarsi con severità diverse, da lieve a moderata a grave. È comune o molto probabile in molte condizioni patologiche, gravi malattie acute di quasi qualsiasi eziologia.
Si avverte un senso generalizzato di spossatezza, mancanza di forza fisica, stanchezza mentale, lentezza nei movimenti, debolezza muscolare. Ci si sente esausti senza aver fatto nulla di impegnativo, si avverte sonnolenza e bisogno di riposare, il sonno non porta sollievo né ripresa delle forze perdute, compare difficoltà a concentrarsi. L'astenia può accompagnarsi ad altri numerosi sintomi aspecifici - come febbre, nausea, vertigini, crampi muscolari, dolori articolari, sensazioni di intorpidimento e formicolio.
L'astenia può avere origine fisica oppure, come risulta nel 50% dei casi, psichica. Si distingue in muscolare, definita miastenia, e nervosa o neurologica detta nevrastenia. È classificata in primitiva – quando insorge senza essere la conseguenza di patologie – e in secondaria nel caso sia correlata a malattie note.
Astenia nervosa
L'astenia nervosa o psicogena, in cui la caratteristica sensazione generale di debolezza si accompagna spesso ad uno stato di ansia generalizzato e ad una sindrome depressiva, è legata invece a carenza di potassio e magnesio o è associata a malattie della psiche come il disturbo bipolare dell'umore o del sistema nervoso centrale come la paralisi progressiva.
Come si manifesta l’astenia
A livello fisiopatologico la debolezza dovuta a mancanza di forza muscolare può colpire pochi o molti muscoli. In base ai gruppi muscolari interessati può causare disturbi dei movimenti oculari, disartria, disfagia o debolezza respiratoria.
Si verifica un coinvolgimento dei motoneuroni, superiori ed inferiori, che trasmettono gli impulsi alla giunzione neuromuscolare per iniziare la contrazione muscolare. Le disfunzioni dei motoneuroni si manifestano con aumento o diminuzione del tono muscolare (spasticità/flaccidità) e dei riflessi muscolari (iporeflessia/ipereflessia), fascicolazioni, atrofia muscolare.
L'astenia può essere causata anche da polineuropatie periferiche e da patologie della giunzione neuromuscolare, la più diffusa delle quali è la miastenia grave che causa tipicamente una debolezza fluttuante che peggiora con l'attività e diminuisce con il riposo. In caso di miopatie la disfunzione muscolare è maggiormente diffusa e coinvolge gruppi muscolari più grandi come i muscoli prossimali.
La debolezza muscolare, che ha diverse cause a seconda delle lesioni, può essere focale anche temporanea, oppure generalizzata. La forma focale è causata da insulti neurologici come ictus e Tia, neuropatie immunomediate (paralisi di Bell) o da trauma o da intrappolamento di una radice spinale, compressione del midollo spinale, sclerosi multipla.
La forma generalizzata è causata da decondizionamento dovuto ad inattività (amiotrofia) derivante da malattia o fragilità negli anziani; atrofia muscolare generalizzata secondaria ad una prolungata immobilizzazione in terapia intensiva; polineuropatia da malattia critica; miopatie comuni (alcolica, ipokaliemia, da corticosteroidi); uso di farmaci curarici in pazienti in terapia intensiva.
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