Tipologie di scompenso cardiaco
Si possono fare diverse distinzioni tra le varie tipologie di scompenso cardiaco:
Cronico : i sintomi si sviluppano lentamente e si aggravano con il passare del tempo
Acuto : si presenta improvvisamente in assenza di cardiopatia nota o per l’aggravarsi improvviso dello scompenso cronico
Sistolico : incapacità del cuore a contrarsi in maniera efficace
Diastolico : difficoltà dei ventricoli di riempirsi adeguatamente
Sintomi di insufficienza cardiaca
I pazienti con SC solitamente presentano una serie di sintomi tipici quali dispnea, edema degli arti inferiori, astenia e ridotta tolleranza allo sforzo.
Oltre alla presenza dei classici segni e sintomi, la diagnosi di SC si basa su un accertamento diagnostico completo, che comprende:
Esami di laboratorio di routine : emocromo completo , elettroliti, azoto ureico ematico, creatinina sierica, enzimi epatici, analisi delle urine . In pazienti selezionati va controllata la presenza di diabete mellito , dislipidemia e anomalie tiroidee
Elettrocardiogramma
Radiografia del torace
Ecocardiogramma
Marker biologici : peptide natriuretico tipo-B (BNP) e pro-BNP N-terminale (NT pro-BNP)
Test da sforzo : per valutare la necessità di trapianto in pazienti con SC terminale
L’esame che rappresenta il gold standard nella diagnosi di SC è l’ecocardiografia Doppler bidimensionale , con particolare riferimento al valore della Frazione di Eiezione (FE: differenza tra volume telediastolico e volume telesistolico ventricolare, divisa per il valore telediastolico).
In base a questo parametro si possono distinguere altre tipologie di SC:
FE conservata ≥50%
FE ridotta <40%
FE intermedia (mid-range) 40-49%
Si possono avere tre diversi quadri clinici.
Scompenso cardiaco sinistro
Cause : ipertensione arteriosa sistemica, valvulopatia aortica, insufficienza mitralica, insufficienza coronarica, miocardiopatie, aritmie gravi
Segni : inadeguata perfusione dei tessuti a valle del ventricolo sinistro, accumulo di sangue a monte del ventricolo sinistro
Sintomi : tosse secca, astenia, nicturia , dispnea, edema polmonare acuto , emottisi
Scompenso cardiaco destro
Cause : scompenso cardiaco sinistro, valvulopatie (tricuspide, polmonare, mitrale), cardiopatie congenite, malattie polmonari, pericardite costrittiva, embolia polmonare
Segni : aumento del volume residuo post-sistolico ventricolare destro, aumento della pressione diastolica ventricolare destra, aumento della pressione venosa
Sintomi : anoressia da congestione dell’apparato gastro-enterico, epatomegalia, turgore delle giugulari, cianosi periferica, edemi declivi, versamenti sierosi
Scompenso cardiaco globale
Clinicamente si può considerare la somma dei primi due
Una volta che i pazienti hanno sviluppato una patologia cardiaca strutturale, la terapia dipende dalla classificazione funzionale NYHA (New York Heart Association), che distingue quattro classi.
Classificazione NYHA per scompenso cardiaco
CLASSE I
Nessuna limitazione: l'attività fisica abituale non provoca astenia, dispnea o palpitazioni (si tratta quindi di pazienti con scompenso divenuti asintomatici grazie alle terapie)
CLASSE II
Lieve limitazione dell'attività fisica: benessere a riposo, ma l'attività fisica abituale provoca affaticamento, dispnea, palpitazioni o angina
CLASSE III
Grave limitazione dell'attività fisica: benessere a risposo, ma attività fisiche di entità inferiore a quelle abituali provocano sintomi
CLASSE IV
Incapacità a svolgere qualsiasi attività senza disturbi: i sintomi di scompenso possono essere presneti anche a riposo, con aumento dei disturbi per ogni minima attività
Un’altra classificazione è quella proposta dalla ACC/AHA (American College of Cardiology/American Heart Association)
Classificazione della gravità dell'insufficienza cardiaca
ACC-AHA
NYHA
A: paziente ad alto rischjio ma senza patologia strutturale cardiaca o sintomi manifesti (iperteso o con cardiopatia ischemica)
B: paziente con patoogia strutturale cardiaca, ma senza sintomi
I: paziente acintomatico
C: paziente con cardiopatia strutturale con pregressa e ricorrente sintomatologia
II: paziente sintomatico per sforzi moderati III: paziente sintomatico per sforzi minimi
D: paziente con scompenso refrattario alla terapia chje richiede particolari interventi
IV: paziente sintomatico a riposo
Come si tratta l’insufficienza cardiaca
La terapia dell’insufficienza cardiaca è varia, dipende dallo stadio della malattia ed è volta a:
Trattare le cause dell'IC
Ridurre e gestire i sintomi
Rallentare o bloccare la progressione del danno al cuore
Migliorare le aspettative di vita
Inizialmente il programma terapeutico è rappresentato dall’adozione di uno stile di vita adeguato per la prevenzione delle malattie cardiovascolari in generale e, più nello specifico, la riduzione dell’introito di sale, la limitazione dell’apporto di liquidi e la perdita di peso in pazienti obesi.
In alcuni casi, in soggetti stabili dal punto di vista clinico, si è visto che svolge un ruolo fondamentale l’attività fisica , in modo particolare quella di tipo aerobico.
Nelle fasi più avanzate si seguono protocolli terapeutici comprovati che di base prevedono l’assunzione di:
Diuretici : diminuire la quantità di liquidi presenti nell’organismo e ripristinare la normale volemia
ACE-inibitori (nel caso di intolleranza -> ARB), Beta-bloccanti , digitale: ridurre la pressione, diminuire la frequenza cardiaca, migliorando nel tempo la funzionalità cardiaca
In base alla FE e alla clinica del paziente (patologie concomitanti) si possono aggiungere altre terapie farmacologiche quali digitale, antiaritmici, antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti , farmaci di nuova generazione quali l’ivabradina (in casi selezionati) e gli inibitori del recettore dell’angiotensina e della neprilisina (ARNI).
Nel caso in cui la sola terapia farmacologica non risulti sufficiente o ben tollerata dal paziente, è necessario associare la terapia “elettrica”, che prevede l’impianto di pace maker o defibrillatori con funzione di resincronizzazione cardiaca (CRT – cardiac resynchronization therapy).
Si può ricorrere alla terapia chirurgica per correggere le cause dell’IC come ad esempio nel caso dell’insufficienza mitralica. In caso di scompenso cardiaco terminale l’ultima possibilità può essere il trapianto cardiaco.
Il trattamento dello SC è multidisciplinare ed è necessario individuare i pazienti ad alto rischio ed educarli a seguire correttamente le indicazioni per uno stile di vita sano e per una precisa gestione della terapia.
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