Tecniche Assistenza OSS
Il momento del ricovero è senz'altro delicato. Lo è per il paziente che più o meno inaspettatamente si ritrova in un ambiente sconosciuto, lontano dalla sua quotidianità. Lo è anche per il personale sanitario, che da quel momento dovrà mettere in atto tutte le sue risorse per conoscere il paziente e garantirgli un'adeguata assistenza, fino al giorno delle sue dimissioni. Tra queste figure spicca sicuramente il ruolo dell'Oss.
L'Operatore socio sanitario nell'accettazione e ricovero del paziente
Se da una parte l'infermiere si preoccupa di raccogliere i dati identificativi del ricoverato, quelli relativi ai bisogni di assistenza infermieristica e i parametri vitali, dall'altra c'è tutto un mondo legato prettamente all'accoglienza del paziente, di cui si occupa proprio l'operatore socio-sanitario.
Alcune procedure vanno effettuate prima ancora dell'arrivo del paziente, come l'igienizzazione di comodini, armadi, letti e di tutta la mobilia di cui disporrà il ricoverato; il cambio del materasso con uno pulito; la preparazione della biancheria (lenzuola, federa, traversa monouso, cuscino ed eventuale coperta), il rifacimento del letto; la verifica della presenza del flussometro ad ossigeno e del suo corretto funzionamento; la collocazione del palo per la fleboclisi.
A questo punto tutto è pronto per l'ingresso del paziente, che va accolto e accompagnato nella sua stanza. I passaggi successivi sono:
- illustrare la camera, gli armadietti, la luce notturna, il bagno e i campanelli ai quali potrà accedere sia dal letto che dai servizi igienici
- fornire informazioni relative all'unità in cui si trova, quindi l'ubicazione degli spazi e dei bagni comuni e del refettorio, se previsto; gli orari dei pasti, comprese colazione e merenda, gli orari di visita, le porte d'uscita dal reparto ecc.
- portare al paziente un bicchiere e dell'acqua.
È importante chiedere al ricoverato se qualcuno - un accompagnatore o un parente - può occuparsi di sistemare i suoi effetti personali. In caso contrario, se il paziente non è in grado di farlo da solo, bisogna aiutarlo.
Va ricordato che al di là di queste indicazioni generali, l'Oss dovrebbe essere in grado, attraverso l'osservazione, la sua competenza e sensibilità, di intercettare qualsiasi bisogno, anche quelli di cui magari gli stessi pazienti non ne sono ancora a conoscenza. Ogni informazione carpita va poi condivisa con tutto il gruppo di lavoro, per implementare insieme il giusto piano di assistenza.
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