Trattamento sindrome da immobilizzazione nell'anziano
Rsa, carenza strutturale di figure professionali
Secreti ed escreti, cosa deve sapere l’OSS
L'OSS nell'assistenza a persone con disturbi mentali
Ruolo dell’OSS nell’esperienza dolore dell’assistito
Trasporto della documentazione sanitaria
Applicazione di un impacco freddo
Applicazione di un impacco caldo umido
Assistenza al paziente iperteso a domicilio
Basic Life Support e campo d'azione dell'Oss
Raccolta urine nel bambino e nel neonato, la procedura
Igiene del paziente autosufficiente, il supporto dell'Oss
Raccolta campione per spermiogramma, guida al paziente
Somministrazione aerosolterapia, il ruolo dell’Oss
Il ruolo dell'oss nell’alimentazione del paziente con disfagia
Paziente con demenza, l'assistenza da parte dell'oss
Nausea e vomito, assistenza al paziente con emesi
Catetere maschile esterno: Il posizionamento di un condom
Assistenza al paziente tracheostomizzato
Rilevare il peso del paziente
Vestizione e svestizione del paziente
Vitto del paziente: Gestione, distribuzione e smaltimento
Accettazione e ricovero del paziente, il ruolo dell'Oss
Gestione della documentazione richiesta, il ruolo dell'Oss
Il corretto uso dei guanti monouso
Aiutare il paziente nell'assunzione del pasto
Rifacimento del letto occupato
Fornire all'assistito ausili per l'eliminazione
Rifacimento del letto libero
Indossare e togliere una maschera di protezione
Iperpiressia, come si deve comportare l'Oss
L'Oss e il corretto utilizzo del camice di protezione monouso
L'OSS nell'esecuzione dell'esame delle urine con stick
Isolamento dell'assistito affetto da patologie infettive
OSS: assistere il paziente durante i pasti
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In un contesto di lavoro multidisciplinare, l'Oss è tenuto a conoscere le fasi della somministrazione di aerosolterapia utili a supportare l'attività dell'infermiere e ad assistere correttamente il paziente dall'inizio della terapia fino alla fine.
Aerosolterapia e competenze dell’Operatore socio sanitario
Paziente sottoposta ad aerosolterapia
Per quanto sia ormai considerata una procedura semplice da comprendere e facile da eseguire, vista la sua diffusione anche a domicilio, l'aerosolterapia - soprattutto se eseguita con farmaci e somministrata in ambito ospedaliero - prevede anch'essa una lista di passaggi fondamentali, senza i quali potrebbe inficiarsi il corretto esito del trattamento.
In un contesto di lavoro multidisciplinare, l'Oss è tenuto a conoscere le fasi utili a supportare l'attività dell'infermiere e ad assistere correttamente il paziente dall'inizio della terapia fino alla fine.
Come è noto, la somministrazione della terapia farmacologica per via inalatoria - in questo caso - prescritta dal medico è di competenza infermieristica, in certe situazioni però è possibile che il professionista si avvalga dell'ausilio dell'operatore socio sanitario per un aiuto pratico.
Un esempio è la preparazione del materiale e del paziente per l'aerosolterapia medicamentosa, la tecnica grazie alla quale è possibile veicolare, nell'albero respiratorio, vapore e farmaci.
È utile ricordare che l'aerosolterapia può essere somministrata anche a base di soluzioni isotoniche oppure di oli essenziali per liberare le vie nasali e paranasali dal muco. In questo caso, al contrario di farmaci broncodilatatori, antibiotici e antinfiammatori, non è necessaria alcuna ricetta medica, ma sarebbe comunque indicato richiedere un parere al medico o al farmacista.
Esistono vari modelli di apparecchi nebulizzatori.
L’Operatore socio sanitario deve sapere che i principali sono di tre tipi:
ad aria compressa
ad ossigeno
ad ultrasuoni.
Le prime due tipologie sono quelle più diffuse nei presidi ospedalieri.
Aerosolterapia, la procedura operativa per l’Oss
Dopo aver informato il paziente ed essersi lavato le mani , l'Oss deve:
mettere il paziente in posizione semiseduta
montare eventuali manometro, flussometro e gorgogliatore se richiesto dall'infermiere (il gorgogliatore o umidificatore è un contenitore di plastica con acqua distillata sterile che serve a mantenere umide le vie respiratorie alte. È già presente soprattutto nelle postazioni di pazienti trattati con ossigenoterapia )
attaccare il tubo di raccordo al gorgogliatore o al flussometro da una parte e al nebulizzatore dall'altro
agganciare la mascherina o il boccaglio al nebulizzatore
chiedere al paziente di soffiarsi il naso per permettere al farmaco di raggiungere più in profondità le vie respiratorie
fare indossare la maschera o il boccaglio alla persona se autosufficiente, altrimenti aiutare a farlo
spiegargli di inspirare con la bocca ed espirare con il naso se sta usando il boccaglio oppure la maschera con l'obiettivo che la terapia raggiunga bronchi o polmoni (se inspirasse col naso ci sarebbe infatti il rischio che solo una piccola parte del farmaco, quella non filtrata dalla mucosa nasale, arrivi in profondità. In caso di sinusiti, otiti e riniti, al contrario, è importante consigliare una respirazione contraria: inspirare col naso ed espirare con la bocca)
aprire l'aria fino a trasformare il liquido già preparato dall'infermiere in uno stato di "sol", forma intermedia tra liquido e gassoso da cui deriva il nome “aerosol ”
far fare al paziente una inspirazione forzata ogni 20 inspirazioni
invitare il paziente a tenere il nebulizzatore e la mascherina in posizione eretta in modo che non si versi il contenuto dell'ampolla, aiutarlo nel caso non riesca da solo
al termine, interrompere il flusso di gas emesso e rimuovere la mascherina o il boccaglio
fornire alla persona dei fazzolettini di carta
riposizionare il paziente secondo indicazione terapeutica
pulire e riordinare il materiale
lavarsi le mani
trasmettere all'infermiere qualsiasi informazione relativa al comportamento del paziente, ad eventuali segni di alterazione del respiro o malfunzionamento del materiale.
Il kit per aerosol è mono-paziente, questo vuol dire che non può essere usato per altri pazienti e che dopo ogni utilizzo è necessario procedere alla detersione e disinfezione per almeno 5 minuti di immersione in un disinfettante ad azione antiossidante, al risciacquo in acqua corrente abbondante e all'asciugatura con panno carta dell'ampolla.
L'Oss deve effettuare l'operazione indossando guanti monouso . Infine, l'ampolla va conservata smontata nel contenitore personale del paziente, fino al prossimo utilizzo.
È bene sostituire il kit ogni 24-48 ore se si tratta di reparti a rischio e/o pazienti con patologie delle basse vie respiratorie o con ridotte difese immunitarie.
In caso di pazienti tracheostomizzati dirigere l'imbocco verso la cannula. È preferibile somministrare l'aerosol lontano dai pasti e mai durante il sonno. Assicurarsi dunque che il paziente sia sveglio, altrimenti l'aerosol potrebbe perdere di efficacia.
La mascherina deve essere ben aderente al viso. Allentare la presa è un errore comune che provoca la dispersione del farmaco.
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