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Pollachiuria, quando la minzione è più frequente del normale

di Alba Tavolaro

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Si definisce pollachiuria l’incremento della frequenza della minzione a brevi intervalli di tempo, anche durante la notte, con riduzione della quantità di urine emessa nella singola minzione ma con diuresi delle 24 ore normale. Il paziente riferisce di urinare poco e spesso con o senza bruciore o altri sintomi.

Sintomi, cause a approccio al paziente in caso di pollachiuria

La pollachiuria può essere dovuta a più cause di varia natura le quali riguardano spesso una ridotta capacità funzionale della vescica a causa di stati flogistici in atto, presenza di masse (fibromi uterini, gravidanza, masse ovariche) che comprimono la vescica, disordini neurologici, patologie psichiatriche.

Più frequentemente gli stati infiammatori (cistite) e le infezioni sono alla base del sintomo. Nell’uomo le patologie a carico della prostata (iperplasia prostatica benigna) sono le cause più comuni di pollachiuria così come le neoplasie, il diabete e l’età avanzata.

Nella donna può essere dovuta a condizioni ormonali come la gravidanza, ciclo mestruale e menopausa.

In caso di cistite, a causa dell’infiammazione, la soglia che dà inizio allo stimolo della minzione si riduce per cui il soggetto è portato ad urinare spesso piccoli volumi, mentre nelle cause ostruttive la pollachiuria può essere dovuta a ristagno vescicale.

È molto importante valutare le abitudini del paziente riguardanti la funzione urinaria poiché la frequenza delle minzioni può variare da soggetto a soggetto.

Può essere utile suggerire l’uso di un diario minzionale, perché fornisce informazioni sulle abitudini del paziente e sul numero effettivo delle minzioni (infatti i pazienti spesso sovrastimano la frequenza della minzione).

Il diario può anche dare indicazioni sulla quantità di liquidi assunti. In fase di accertamento occorre differenziare la pollachiuria dalla poliuria monitorando la diuresi delle 24 ore - che in caso di pollachiuria risulta essere nella norma – e accertare la presenza o meno di disuria per escludere la presenza di infezioni urinarie o stati flogistici in atto.


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