Testimonianze OSS
Lavare i capelli, tagliare o accorciare la barba, effettuare interventi di tricotomia o di epilazione rientrano tra i compiti assistenziali dell’Operatore Socio Sanitario.
L’esperienza di Gisella, Oss in Veneto
L’igiene e la cura della persona rientrano nelle mansioni dell’Operatore Socio Sanitario e ne caratterizzano la sua azione assistenziale. Capelli ben ordinati e sistemati influiscono tanto sull’aspetto del paziente e sulla sua dimensione corporea. Un utente che si vede bene allo specchio è un utente che si dà forza, che spera di recuperare, che può puntare su un ritorno normale alla vita di sempre.
Attenzione però, ci spiega Gisella, 23 anni, Operatrice Socio Sanitaria in Veneto: è sempre il paziente, quando è cosciente, a decidere come pettinarsi, tagliarsi o sistemarsi la capigliatura, non è mai l’OSS o il professionista Infermiere a decidere per lui.
Inoltre, curare i capelli, i baffi e la barba tutti i giorni può essere utile a rinforzarli e a farli ricrescere vigorosi come prima della malattia
- aggiunge la nostra interlocutrice.
L’OSS deve stare attento a:
- prevenire la perdita di capelli;
- segnalare eventuali infezioni, depauperamenti improvvisi, presenza di chiazze vuote nel cuoio capelluto, infestazioni;
- distribuire olii emollienti e rafforzanti.
Non è facile, tuttavia, ottenere lo stesso risultato su tutti i pazienti e tantomeno sperare di offrire le stesse prestazioni. Tutto dipende dalle condizioni in cui si trovano e dalla patologia che li ha costretti al ricovero. Infatti, non è raro imbattersi in capelli annodati, ingarbugliati, sfilacciati, arruffati; come pure non è difficile evidenziare la presenza di lesioni cutanee sul cuoio capelluto. Pettinare dei capelli malconci significa anche rischiare di creare dolore, disagi e reazioni non volute da parte di chi ‘subisce’ le vostre azioni
- rimarca Gisella.
Quando, per esempio - ricorda la protagonista di questa testimonianza - dovete igienizzare il paziente (bagno a letto, in doccia o in vasca) fate attenzione allo shampoo: chiedete sempre al vostro assistito o ai familiari, in modo da non trovarsi in contrasto con le sue abitudini, i suoi odori e le sue preferenze (vuole uno shampoo di marca? vuole un prodotto cremoso, oleoso, a secco o con un determinato aroma?)
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L’Operatore Socio Sanitario può eseguire il lavaggio a secco o utilizzando l’acqua corrente; in questo caso deve fare attenzione a non utilizzare acqua caldissima e/o acqua gelata, per non rischiare di generare ustione, dolore e fastidi. In presenza di lesioni al cuoio capelluto è sempre meglio chiedere all’Infermiere di turno.
L’OSS può tagliare i capelli al paziente? Sì, ma col consenso informato!
Se lo ha già fatto e ha ottenuto una formazione in tal senso lo può fare, ma è necessario ottenere prima un consenso informato dall’assistito o, in caso non fosse possibile per motivi legati al suo stato di coscienza e di comprensione, dal familiare o dal care-giver titolato a farlo.
Gisella è un fiume in piena e continua a raccontarci della sua esperienza d’assistenza fornendoci elementi utili a conoscere alcuni aspetti essenziali di questa particolare area della cura diretta del ricoverato.
Lo stato dei capelli è un indicatore di salute
Le condizioni generali del cuoio capelluto e dei capelli possono essere un valido indicatore di salute e fornire ottimi elementi per valutare lo stato generale dell’assistito. La loro struttura, la loro forma, la loro distribuzione, la loro crescita o ricrescita sono elementi importantissimi; occorre valutarli attentamente, perché possono fornire elementi valutativi importanti all’Operatore Socio Sanitario e quindi anche all’Infermiere.
La cura di baffi e barba
Anche per gli uomini l’aspetto fisico e il viso ben curato sono importanti. Ecco perché l’Operatore Socio Sanitario - ci spiega Gisella - deve cercare di immedesimarsi nei suoi assistiti. Cosa vuole il paziente che è di fronte a te o del suo familiare? Quale rasoio per la barba vuole che usi? Quale schiuma da Barba? Inoltre, ricordatevi che i baffi e la barba non hanno bisogno di cure speciali, a volte basta un panno umido per pulirli, uno shampoo delicato o del semplice sapone. Per il taglio di baffi e barba lunghi occorre il consenso informato, ma non sempre in una casa di riposo come quella in cui vivo questo è possibile, non fa parte proprio della nostra cultura.
La rasatura
Poco fa parlavamo della barba e dei baffi - aggiunge Gisella - ma avete mai pensato alle donne e alla loro esigenza di depilarsi gambe, braccia e ascelle? In ogni caso occorre fare attenzione ai prodotti usati e soprattutto a non creare danni, dolore e disagi. Spesso la fretta in strutture residenziali come la mia porta a compiere degli errori, ma dobbiamo continuamente sforzarci di farne il meno possibile.
Vi sembra un’attività semplice? Vi sbagliate - conclude Gisella - fare l’Operatore Socio Sanitario oggi è più complicato di qualche anno fa e anche per noi le responsabilità aumentano giorno dopo giorno.
Hakuna85
2 commenti
Richiamo taglio capelli
#1
Salve, lavoro in casa di riposo nucleo Alzheimer, quindi si deduce la complessità di avere la compliance degli utenti in certe situazioni...durante il bagno ho colto l'occasione di tagliare i capelli ad un ospite che li teneva in modo incolto, dopo vari tentativi sono riuscita ad avere il suo consenso, dunque mi sono munita di pettine e forbice, ha aderito a tagliarli più del suo modo abituale e sono stata soddisfatta del lavoro fatto, e la signora dopo mi ha pure ringraziato..non è da lei farsi tagliare i capelli, per cui per me è stato un successo! Fatto sta che sono stata richiamata perché dovevo spettare la parrucchiera, che è OSS come me, che, a insaputa di tutto il gruppo di lavoro, sarebbe arrivata il giorno successivo. Oltretutto non è mai riuscita a tagliarli più di un millimetro... Io penso di essere stata richiamata ingiustamente, perché ho fatto ciò che rientra nelle mie competenze sfruttando un momento raro di complicità con l'utente;secondo, come me già detto, non eravamo stati avvisati che il giorno successivo ci sarebbe stata la parrucchiera; terzo essendo in nucleo Alzheimer, bisogna adattarsi ai loro momenti e non a quelli della struttura. Ma voi cosa ne pensate? Avete suggerimenti? Sicuramente chi sta sopra di me mi troverà sempre in torto nonostante tutto ciò che ho detto...aiutatemi grazie