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Patologia

Pancitopenia

di Sara Pieri

La pancitopenia è una condizione patologica in cui troviamo tutti i valori legati alle cellule ematiche - eritrociti, globuli bianchi e piastrine - al di sotto dei range di riferimento, il che significa che si verifica una contemporanea presenza di leucopenia, anemia, trombocitopenia. Tale condizione è l'espressione di un malfunzionamento a livello del midollo osseo, poiché è quest’ultimo deputato alla sintesi degli elementi emopoietici.

Cause di pancitopenia

La pancitopenia si manifesta nelle aplasie e nelle ipoplasie midollari come leucemia, anemia aplastica, sindromi mielodisplastiche, neoplasie del midollo osseo.

Altre cause frequenti a cui si associa pancitopenia possono essere stati settici, emorragie, ipersplenismo, cirrosi epatica, AIDS, malattie autoimmuni come Lupus, ecc.; cause iatrogene come chemio e radioterapia; cause farmaco-indotte come da antibiotici e antifungini oppure esposizione ad alcuni agenti tossici.

Segni e sintomi di pancitopenia

La pancitopenia si manifesta come espressione legata alla carenza delle varie cellule ematiche:

  • Astenia, colorazione biancastra della cute e delle sclere, difficoltà respiratoria con conseguente trasporto insufficiente di ossigeno nel torrente ematico a causa dell’anemia
  • Febbre con associato maggiore rischio di contrarre gravi infezioni a causa della leucopenia
  • Ipotensione e tachicardia, petecchie, sanguinamenti più o meno importanti in caso di emorragia causata della trombocitopenia

Diagnosi e trattamento

La diagnosi di pancitopenia è rapidamente eseguita attraverso l’esecuzione di esami di laboratorio, nello specifico l'emocromo.

Più complesso può essere capirne la causa scatenante, infatti, oltre all’esame obiettivo del paziente e la raccolta anamnestica, può rendersi necessaria l’esecuzione di esami di imaging come: ecografia, radiografia, RM, TC.

Il trattamento varia in base alla causa scatenante la pancitopenia; prima di tutto si può tentare di ristabilire i valori cellulari riportandoli a range più accettabili come, ad esempio, attraverso trasfusioni ematiche, somministrazione di eritropoietina, stimolazione di produzione cellulare da parte del midollo osseo.

Tuttavia, in alcuni casi l’unica terapia percorribile risulta essere il trapianto di midollo osseo cercando, con un midollo sano a sostituzione di quello malato (trapianto autologo o allogenico), di ristabilire la normale produzione cellulare.

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