L'evoluzione del ruolo dell'infermiere e la conquista dell'autonomia professionale porta con sé doveri giuridici. Ciò significa che per un agire non consapevole, l'infermiere risponde davanti alla legge. Ma quali responsabilità coinvolgono il professionista infermiere? Un'analisi condotta a Milano ha evidenziato quali sono i principali reati che, negli ultimi decenni, hanno coinvolto gli infermieri in Italia.
Reati più commessi dagli infermieri in Italia negli ultimi 10 anni
Il rafforzamento della figura professionale dell'infermiere e delle sue competenze ha reso più effettivi i concetti di responsabilità ed autonomia. Ma il passaggio dal mansionario al Profilo Professionale non è stato subito chiaro agli occhi di molti.
A confermarlo la molteplicità di sentenze in cui i giudici ritenevano gli infermieri ancora dei meri esecutori di disposizioni mediche privi di autonomia, anziché professionisti sanitari dotati di pensiero critico.
L'infermiere dunque fa parte, a tutti gli effetti, dell'équipe sanitaria ed è completamente coinvolto nella tutela del paziente; la sua responsabilità professionale viene valutata sulla base di come l'infermiere persegue il suo ruolo.
Un'analisi condotta da Marzia Ferrario e Anna Sponton tra ottobre 2016 e gennaio 2017 — pubblicata sulla rivista ufficiale della Fnopi — ha cercato di esplorare a tuttotondo le responsabilità che coinvolgono l'infermiere nel suo esercizio professionale con l'obiettivo di creare un quadro generale dei principali reati che hanno coinvolto gli infermieri, delle caratteristiche dell'operatore sanitario e dei luoghi in cui i reati sono stati commessi.
Sono state analizzate pertanto le sentenze e le ordinanze — pronunciate tra il 2005 e il 2016 — degli organi giudicanti tramite la consultazione delle banche dati giuridiche e dell'archivio ufficiale della Corte di Cassazione.
Conclusioni
Dall'analisi è emerso come la giurisprudenza abbia invertito la sua interpretazione e ribaltato molti giudizi di assoluzione in virtù del fatto che l'infermiere, ora, è portatore di analisi critica e autonomia professionale e valutativa. Inoltre è formato e competente e non più subordinato alla figura medica.
La ricerca effettuata ha permesso di rilevare i comportamenti principali che portano al centro di un processo l'infermiere e sono principalmente legati alla "culpa in vigilando", ovvero alla mancata sorveglianza. Fra questi rientrano:
la rilevazione di segni e sintomi
le mancanze dell'allerta del medico di guardia
gli errori nella somministrazione
la gestione della terapia
Pertanto è necessario che l'infermiere — essendo responsabile in prima linea di tutto il processo di assistenza al paziente — agisca in maniera consapevole svolgendo correttamente e con piena cognizione ogni attività infermieristica.
Un modo per farlo è sicuramente quello di non dare mai nulla per scontato e tenersi continuamente aggiornati sulle evidenze scientifiche.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?