Sembra quasi diventato un appuntamento fisso. La televisione, quella che dovrebbe intrattenere e informare il grande pubblico, altro non è che una spettacolare caciara. I nostri problemi sono altrove. Ma la soluzione c’è ed è più semplice di quanto si pensi: spegniamo la tv ed accendiamo la testa.
Non voglio lasciare tutto questo agli infermieri di domani
Sembra quasi diventato un appuntamento fisso. La televisione, quella che dovrebbe intrattenere e informare il grande pubblico, altro non è che una spettacolare caciara. Come lo è anche certa stampa. I nostri problemi sono altrove.
Il riferimento è alle scivolate a gamba tesa, da cartellino rosso, nei confronti della professione infermieristica. E non c’è VAR che tenga.
Ultimi, ma solo in ordine di tempo, gli scivoloni di Tg e programmi del mattino in cui si continua ad utilizzare in maniera impropria le qualifiche di Infermiere e Oss, in una sinonimia dura a morire. Tempo fa, poi, ci aveva pensato Giancarlo Magalli, che in un siparietto dal sapore tragicomico aveva farfugliato qualcosa su infermieri, Oss e badanti, mettendo un po’ tutti nello stesso calderone di approssimazione.
Una polemica, quella, che si era fermata solo sui social. Sì, perché quella volta la Federazione nazionale degli Infermieri non si era esposta, decidendo forse che questa uscita non meritasse lo stesso sdegno che invece si era guadagnato Alberto Forchielli con la sua teoria del “risparmio studentesco” a La7.
Studiamo il modo per cresce una generazione di nuovi infermieri che siano “degni” di andare in tv e di permettersi il lusso di “confondere” l’opinione pubblica con la visione di un professionista infermiere serio
Oggi la Fnopi sta lavorando su questo tema, sia sul fronte social che su quello politico, ma evidentemente quella volta non c’erano gli estremi per una denuncia. Tant’è che Magalli - al contrario del buon Forchielli - non aveva sentito minimamente l’esigenza di scusarsi, ma se l’era cavata con mestiere. Con un “me ne lavo le mani”, rigirando la palla al malcapitato concorrente che ha confermato, prendetevela con lui
. Perdendo l’occasione di dimostrarsi un signore e pronunciare un semplice “scusate”.
Forse la scuola di comunicazione di Magalli è la stessa di Sgarbi, anche lui troppo impegnato per scusarsi. Ma la lista dei personaggi è molto più lunga e sfortunatamente, con tutta probabilità, è destinata a crescere.
Marino +
3 commenti
Oss e infermieri, il diavolo e l'acqua santa?
#2
Sempre più spesso su nurse 24.it si leggono articoli e sproloqui ( questi si) di infermieri indignati e schifati di essere non confusi ma semplicemente accostati agli oss...
Espressioni degne di querela almeno per diffamazione.
E' giusto non confondere i due ruoli perchè l'infermiere non è oss per percorso di studi ( sebbene ciò non significhi che gli oss siano degli ignoranti appena alfabetizzati), per competenze e responsabilità e questo sorattutto da parte di organi di informazione ed addetti ai lavori, altra cosa è lasciare intendere neanche velatamente che comportamenti contrari all'etica alla deontologia , all'educazione e all'umanità non possano essere attribuiti all'infermiere per sua stessa superiorità morale.
Se ha sbagliato un oss, si dia la notizia corretta, se lo ha fatto un infermiere - succede anche questo- si riporti con altrettanta precisione.
Cosa vuol dire questo contrapporre termini come serietà degnità e fiducia alle corrispondenti qualificazioni negative legandole alla qualifica o al ruolo a prescindere dalle reali responsabiltà del caso?
Ci vuole maturità ed equilibrio e vera cultura. Oltre che vera professionalità. Marino.