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editoriale

Harris o Trump? Al voto l'ultima sfida (ma non per la salute)

di Monica Vaccaretti

Il 5 novembre, giorno delle elezioni americane per la presidenza degli Stati Uniti, è arrivato dopo una competizione tesa e serrata tra il candidato repubblicano, l'ex presidente Donald Trump, e la vicepresidente democratica Kamala Harris. Nonostante il netto contrasto tra i due esponenti politici ed eventi del tutto eccezionali senza precedenti – la sostituzione tardiva del candidato democratico e due tentativi di assassinare quello repubblicano - al termine della corsa elettorale nessuno emerge come favorito. I sondaggi prevedono, fino all'ultimo, un testa a testa con poche oscillazioni.

Campagna elezioni USA: questioni sanitarie ampiamente trascurate

Che sia Harris o Trump, la salute non dovrebbe essere trascurata in una campagna elettorale.

Il risultato finale è incerto ed è atteso con ansia e paura. Si temono violenze e disordini tra i cittadini appartenenti ai due diversi schieramenti e che il passaggio di consegne non sia sereno, qualora vincessero i dem, come accaduto nel 2020 quando fu assalito il Campidoglio.

Pur nell'incertezza, gli analisti prevedono che l'elettorato femminile sia stavolta l'ago della bilancia e che farà la differenza, eleggendo il nuovo presidente americano. Che, per la prima volta, potrebbe essere una donna.

Comunque vada questa sfida, i cui esiti sono destinati ad influenzare il mondo sotto molteplici aspetti geopolitici, economici e sociali, la sanità è stata la grande assente nel dibattito elettorale. Ad eccezione dei diritti riproduttivi - dal tema, delicato e divisorio, dell'aborto alla fecondazione in vitro - le questioni sanitarie in genere sono state ampiamente trascurate durante tutta la campagna.

È quanto sottolinea l'autrice di un World report pubblicato su The Lancet. Considerando che questa è stata la prima competizione presidenziale dopo la decisione della Corte Suprema nel 2022 che, nel caso Dobbs contro Jackson Women's Health Organization ha posto fine al diritto costituzionale all'aborto stabilito dalla sentenza Roe contro Wade, Jaffe fa notare che anche i diritti riproduttivi sono stati comunque trattati marginalmente dai due candidati rspetto ad altri temi.

Secondo i sondaggi, infatti, le questioni più importanti che influenzano quest'anno la scelta degli elettori americani sono l'economia, l'immigrazione e la salvaguardaia della democrazia.

È evidente che nel 2024, rispetto alle elezioni del recente passato, l'assistenza sanitaria non riveste un ruolo altrettanto importante e decisivo. Eppure tra i democratici, il 62% afferma che l'accesso all'aborto, bloccato da Trump, è il fattore principale che determina la loro scelta presidenziale. Negli ultimi giorni della sua campagna, Harris è tornata a concentrarsi sulla protezione dei diritti riproduttivi. E potrebbe essere quindi il tema che la farà vincere.

Eppure la spesa per l'assistenza sanitaria nazionale e globale assorbe la maggior parte del bilancio degli Stati, circa 1,9 trilioni di dollari nel 2023, e la spesa sanitaria, sia pro capite che come quota del prodotto interno lordo, continua ad essere più elevata negli Stati Uniti rispetto ad altri Paesi ad alto reddito.

Eppure gli Stati Uniti, come emerge dall'ultimo rapporto del Commonwealth Found, un gruppo di ricerca sanitaria, hanno la più bassa aspettativa di vita alla nascita, i più alti tassi di mortalità per condizioni eviatbili o curabili, la più alta mortalità materna ed infantile e tra i più alti tassi di suicidio. C'è poi il tema della prevenzione della violenza armata.

Secondo il Center for gun violence solutions presso la John Hopkins Bloomberg School of Public Health, le persone che nel 2022 sono morte negli Usa a causa delle armi da fuoco sono oltre 48 mila. Sono una ogni 11 minuti. Rispetto a qualsiasi altra causa di morte, risulta che più bambini e adolescenti sotto i 20 anni sono morti a causa della violenza armata.

L'autrice teme che l'inflazione, il costo della vita ed altri problemi economici che il prossimo presidente dovrà affrontare possano aumentare la pressione per ridurre la spesa destinata alla sanità. Secondo gli analisti di politica sanitaria, i tagli fiscali promessi da Trump renderebbero particolarmente vulnerabili i sussidi assicurativi per i programmi di assistenza sanitaria come Medicare, Medicaid, Obamacare nonché l'Affordable Care Act (ACA) ai sensi del quale oltre 45 milioni di americani hanno ottenuto sinora un'assicurazione sanitaria.

Grazie a queste leggi sulla sanità a prezzi accessibili per tutelare i pazienti, nel 2023 la percentuale di americani non assicurati è scesa a un minimo storico del 7,7%. Mentre Trump vuole abolirli, Harris vuole estendere in modo permanente i sussidi sui premi che scadono nel 2025 promuovendo così la crescita esponenziale della copertuta assicurativa dell'ACA.

Sebbene ci sia una forte opposizione dell'industria farmaceutica, se eletta Harris intende inoltre continuare a permettere al programma Medicare di negoziare i pressi dei farmaci costosi direttamente con le aziende. Ciò è oggi possibile grazie all'approvazione, sotto l'amministrazione Biden, dell'Inflation Reduction Act (IRA) grazie al quale i prezzi negoziati per i primi dieci farmaci entreranno in vigore nel 2026.

Grazie a questa legge, inoltre, dopo aver speso un limite massimo annuale di 2000 dollari e un tetto di 35 dollari al mese sull'insulina, tutti gli americani non pagherebbero nulla per i loro farmaci da prescrizione per il resto dell'anno.

Harris ha inoltte proposto un nuovo beneficio Medicare, ossia la copertura per gli assistenti sanitari domiciliari che aiutano i beneficiari a mangiare, vestirsi e in altre attività quotidiane. Harris ritiene che essi abbiano anche bisogno di assistenza infermieristica intermittente, fisioterpia ed altre cure fornite da professionisti sanitari qualificati.

La proposta “Medicare at home” di Harris aiuterebbe le famiglie, spesso caregivers non retribuiti, che non riescono a trovare assistenza accessibile supportandoli così non solo sul piano finanziario ma riducendo anche un grave stress emotivo. Tale programma, secondo la candidata democratica, generebbe una quantità imprecisata di risparmi riducendo i ricoveri ospedalieri più costosi e le visite alle case di cura.

Che sia Harris o Trump, la salute non dovrebbe essere trascurata in una campagna elettorale e le proposte dei due candidati per migliorarla non dovrebbero, alla fine, essere dimenticate una volta al potere.

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