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Pronta disponibilità, infermieri vincono causa contro l'Asst

di Redazione Roma

La causa di lavoro per la pronta disponibilità nei confronti dell’Azienda socio-sanitaria territoriale era stata intentata da 19 professionisti sanitari. Che lamentavano la sistematica violazione dell’articolo 28 del Ccnl comparto sanità. Soddisfazione di Fials-Confsal: È un successo che smentisce quanti, negli anni, non hanno vigilato per difendere gli interessi dei lavoratori.

Infermieri vincono la causa contro l'Asst per la pronta disponibilità

Azienda socio sanitaria territoriale di Cremona

Il sindacato ha assistito 19 infermieri nell’ambito di una controversia di lavoro seguita, in particolare, da Stefano Lazzarini per Fials-Confsal. Che oggi afferma: Finalmente l’Asst di Cremona dovrà adeguarsi al contratto nazionale della sanità pubblica e non potrà più inserire all’interno dei turni di pronta disponibilità il personale infermieristico del Pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po nei giorni feriali orario diurno.

Dopo un ricorso d’urgenza presentato due anni fa, la causa è stata promossa mediante un ricorso iscritto a ruolo il 5 maggio 2021 con il patrocinio dell’avvocato Maurizio Bianchini contro l’Azienda socio-sanitaria territoriale di Cremona, assistita dagli avvocati Cristina Soma e Massimo Izar.

I 19 professionisti sanitari hanno lamentato la sistematica violazione da parte dell’Asst dell’articolo 28 del Ccnl Sanità, che disciplina il servizio di pronta disponibilità. Particolareggiando, la contestazione è stata mossa in rapporto all’utilizzo, da parte dell’Azienda, della reperibilità per i trasporti programmati nei giorni diurni e feriali. Sotto accusa un protocollo organizzativo che assegna, al personale infermieristico in turno di lavoro ordinario del Pronto soccorso, i trasporti programmati per esami o consulenze, anche per conto di altri reparti dell’ospedale.

Tutto ciò si concretizzava in pesanti carichi di lavoro per i professionisti sanitari. Commenta ancora il sindacato: Il giudice del Tribunale di Cremona ha compreso il disagio e lo sfruttamento ai quali sono sottoposti gli infermieri del Pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po. Quindi riporta un esempio preciso: Si pensi solo ad una mamma che non poteva portare i figli a scuola oppure all’asilo perché vincolata da una pronta disponibilità (altro non è che la reperibilità).

Il giudice del lavoro Giulia Di Marco ha definito il ricorso parzialmente fondato, ammettendo l’illegittimità della pianificazione del servizio di pronta disponibilità degli infermieri del Pronto soccorso del presidio ospedaliero Oglio Po di Casalmaggiore adottata dalla Asst di Cremona fino ad oggi, perché in contrasto con l’articolo 28 del contratto collettivo (secondo cui il servizio di pronta disponibilità va circoscritto, di norma, ai turni notturni e ai giorni festivi) e ha ordinato alla Asst di astenersi per il futuro dal reiterare la medesima illegittima pianificazione del servizio di pronta disponibilità.

E ancora, il giudice ha rigettato le domande risarcitorie proposte dagli attori, compensando per metà le spese processuali. Le richieste di risarcimento vanno respinte per la mancanza di allegazioni specifiche e prove in riferimento al danno esistenziale sofferto, cioè il danno consistente nella mancata possibilità di organizzare liberamente il proprio tempo libero e i propri impegni familiari.

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