Durante questi due anni di pandemia, 400 bambini positivi al Covid sono stati ricoverati presso l’azienda ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli, un numero alto che non inquieta abbastanza. Ma il Covid nei più piccoli lascia tracce pericolose da non sottovalutare. Ecco perché il dott. Luigi Martemucci, Primario di pediatria 2 e il dott. Vincenzo Tipo, Primario di Pediatria d’urgenza al Pronto soccorso presso l’ospedale napoletano, invitano i genitori a vaccinare i propri figli.
Pediatri del Santobono-Pausilipon di Napoli invitano a vaccinare i bambini
Il Covid non colpisce i bambini, almeno questo è quello che pensavamo nelle prime due fasi della pandemia, quando il ceppo originario del Sars-Cov2 e la sua prima variante Delta sembravano risparmiare i più piccoli da quelle polmoniti interstiziali e quella fame d’aria che hanno invaso le terapie intensive degli ospedali in tutta Italia. Oggi non è più così. Di quei 400 bambini nella fascia d’età 0-14, solo una piccolissima parte è stata ricoverata a inizio pandemia, oggi la situazione è cambiata
spiega il dott. Vincenzo Tipo, Questa settimana 20 bambini sono stati ricoverati con Covid, l’età pediatrica sembra essere quella più colpita dalla variante Omicron - prosegue il dott. Tipo - i contagiati dal ceppo primario non sviluppavano forme gravi della malattia, manifestando come sintomi prevalenti febbre e problemi gastrointestinali. Oggi a tutti quei sintomi si sono aggiunti gravi problemi respiratori
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Impossibile dire quanto effettivamente incida la contagiosità della variante Omicron sull’aumento dei casi tra i minori o se sono in atto ulteriori mutazioni. Il sequenziamento non è costante per ogni tampone effettuato ma è ormai evidente che molto è cambiato nel virus.
I vaccini proteggono i più piccoli da una malattia a volte più grave del Covid, la MIS-C
All’ospedale Santo Bono, punto di riferimento della sanità pediatrica campana, un ragazzo di 14 anni è stato ricoverato per due settimane in terapia intensiva e l’aumento del numero di lattanti che sviluppano polmoniti interstiziali, esattamente come gli adulti, rende questo cambiamento preoccupante per i pediatri.
Ma dopo due anni, nonostante le mutazioni e l’incremento dei contagi, oggi sappiamo come proteggerci dal Covid, oggi abbiamo i vaccini.
I pediatri consigliano il vaccino per evitare il rischio di complicanze
Uno dei dubbi più frequenti espresso dai genitori riguarda la possibilità dei bambini di immunizzarsi contraendo la malattia, perché vaccinare quando sono così pochi i bambini che sviluppano forme gravi del Covid? Il dott. Martemucci è sicuro nell’affermare che: Non tutti sono esenti da rischi, noi lo vediamo quotidianamente, perché soprattutto con questa nuova ondata ad elevata diffusione, assieme ai numeri sono aumentate le complicanze, sia immediate, perché anche solo giorni di febbre elevata e malessere per un bambino molto piccolo possono essere pericolosi e soprattutto a causa del Long Covid. Noi vacciniamo i neonati per proteggerli da malattie che conosciamo molto meglio del Covid come il morbillo e, soprattutto, i bambini vanno vaccinati, non per proteggere gli adulti, come molti credono, ma per evitare anche il minimo rischio di complicanze o di essere ricoverati in rianimazione
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I sintomi del Covid non si esauriscono con le sole complicanze fisiche, da un punto di vista psicologico, due anni di pandemia, tra lockdown e quarantene, hanno avuto un impatto devastante sui più giovani, il vaccino consente il recupero della normalità senza correre ulteriori rischi
concordano i due pediatri.
Quello che speriamo è che si vaccinino sempre più persone in modo da mettere la parola fine a questo incubo
La verità è che i dubbi e le paure sono esclusiva degli adulti. Lunedì scorso, abbiamo effettuato la prima sessione di vaccinazione con bambini che hanno contratto la MIS-C. È stato un momento difficile quando si è trattato di ricevere il consenso di genitori preoccupati, ma in sala d’attesa i genitori erano gli unici in ansia. I bambini erano contentissimi di vaccinarsi per tornare alla normalità. Ci ha riempito il cuore di gioia perché, anche in questo caso, i bambini si sono dimostrati più maturi degli adulti
conclude il dott. Vincenzo Tipo, mentre il dott. Martemucci spiega che dopo un iniziale periodo di diffidenza anche in Campania si è avuto un’incremento notevole delle vaccinazioni nella fascia pediatrica. Quello che speriamo, è che si vaccinino sempre più persone in modo da mettere la parola fine a questo incubo
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