Burnout
Nella situazione emergenziale legata alla pandemia gli infermieri hanno svolto un ruolo decisivo nel favorire il benessere dei pazienti ma a fronte di grandi sacrifici, soprattutto in termini di disagio morale, come dimostra uno studio condotto dalla School of Nursing della DePaul University di Chicago. Secondo i ricercatori statunitensi il disagio morale avvertito dai professionisti sanitari ha indotto, in particolare, quattro stati d’animo condivisi nel campione interpellato.
Infermieri schiacciati dal disagio morale durante l'emergenza Covid-19
Paura, frustrazione, impotenza, senso di colpa. Sono i quattro tipi di emozione che, in particolare, hanno attraversato gli infermieri in prima linea nella lotta al Covid-19. È l’esito di uno studio condotto dai ricercatori della School of Nursing della DePaul University di Chicago su un campione di 100 infermieri; si tratta di una ricerca nata con l’obiettivo di descrivere, nel modo più dettagliato possibile, il tipo di emozioni vissute dai professionisti sanitari statunitensi durante la fase iniziale della pandemia.
Chi ha partecipato alla studio ammette di aver sofferto in modo schiacciante di disagio morale durante l’emergenza pandemica
, affermano i ricercatori universitari. Il disagio morale identifica una situazione in cui un professionista si trova nel momento in cui è conscio di quale sia la cosa giusta da fare ma, allo stesso tempo, è impossibilitato a portare avanti il corso d’azione corretto.
Gli infermieri che sperimentano il moral distress – concetto coniato dallo studioso Andrew Jameton – vivono una condizione di particolare disagio, poiché riconoscono la condotta da intraprendere più consona alla situazione clinica ma, per svariate ragioni, non possono attuarla, trovandosi ad agire non in sintonia con i propri valori professionali.
L’impatto psicologico della pandemia Covid-19 sugli operatori sanitari è stato valutato in tutto il mondo attraverso numerosi studi pubblicati in letteratura. E i ricercatori della School of Nursing della DePaul University di Chicago non nutrono dubbi: in un momento storico come questo, ascoltare davvero la voce degli infermieri può aiutare la politica a comprendere in che modo migliorare l’equilibrio dei professionisti sanitari, riducendo sensibilmente in loro ansia e depressione
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