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Patologia

Leptospirosi

di Ilaria Campagna

Zoonosi causata da batteri del genere delle leptospire, la leptospirosi colpisce soprattutto animali domestici, uccelli, rettili e roditori ma, a seguito di un contatto occasionale con questi animali infetti, l'infezione può interessare anche l'uomo. I sintomi della leptospirosi sono vari e possono essere simili a quelli di altre infezioni. Nella maggior parte dei casi si presentano in maniera bifasica con una prima fase caratterizzata da sintomi simil influenzali e una seconda fase che, quando presente, è caratterizzata da sintomi gravi che possono portare alla morte. La diagnosi si pone mediante esami del sangue e delle urine per identificare i batteri e il trattamento è fondamentalmente di tipo antibiotico. La prevenzione consiste nell’evitare contatti con animali, terreni o acque potenzialmente infetti.

Che cos’è la leptospirosi

Elementi indispensabili per la diagnosi di leptospirosi sono l’isolamento del batterio e la ricerca di anticorpi nel sangue.

La leptospirosi è una zoonosi infettiva sistemica causata dai batteri spirochete appartenenti al genere Leptospira.

Essendo una zoonosi, la leptospirosi colpisce soprattutto animali domestici, uccelli, rettili e roditori ma, a seguito di un contatto occasionale con questi animali infetti, l'infezione può interessare anche l'uomo.

Nella maggior parte dei casi la malattia si osserva nelle zone tropicali e sub-tropicali con clima umido. Globalmente, l'incidenza annuale è stimata intorno allo 0,1-1 caso ogni 100.000 persone sane abitanti nelle regioni a clima temperato, e intorno a 10-100 casi per 100.000 soggetti sani nelle zone tropicali. In Europa, la leptospirosi non è affatto diffusa, così come in generale nei paesi occidentali.

Cause di leptospirosi

La leptospirosi è causata da batteri del genere leptospira immessi nell’ambiente da animali selvatici e domestici infetti, in particolare roditori, che li eliminano con le urine contaminando terreno e acque. I batteri che causano la leptospirosi sono microrganismi estremamente resistenti, in grado di sopravvivere nell’ambiente per settimane o mesi.

L’uomo può essere infettato per contatto diretto con l'urina o i tessuti di animali infetti, o indirettamente per contatto con acqua o terreni contaminati. La leptospirosi può essere anche una malattia professionale, ad esempio per gli allevatori o per gli addetti alle fognature e ai mattatoi, ma la maggior parte delle persone viene esposta accidentalmente durante attività ricreative, quali sport in laghi e fiumi, pesca, caccia.

Sintomi di leptospirosi

I sintomi della leptospirosi sono vari e possono essere simili a quelli di altre infezioni come influenza, meningite, dengue o febbre emorragica. In alcuni casi, inoltre, le persone che ne sono affette possono non accorgersi subito della malattia poiché spesso, nelle fasi iniziali, decorre in maniera del tutto asintomatica.

La leptospirosi è tipicamente bifasica, sebbene alcuni pazienti abbiano solo una malattia monofasica fulminante:

  • Prima fase: la fase setticemica o leptosirotica inizia da 2 a 20 giorni dopo aver contratto l’infezione e si presenta con febbre, cefalea, mal di gola, brividi e forti dolori muscolari. Compaiono anche arrossamento degli occhi e in alcuni casi tosse, a volte emorragica e dolore toracico. In genere questi sintomi si risolvono nel giro di una settimana
  • Seconda fase: questa fase detta immune o leptospirulica si verifica tra il sesto e il dodicesimo giorno di malattia; possono ripresentarsi i sintomi della prima fase e in alcuni casi anche meningite con rigidità del collo e cefalea. La seconda fase dura in genere da 4 a 30 giorni ed è caratterizzata dalla formazione di anticorpi contro il battere. In questa fase si possono avere anche danni al fegato con ittero, insufficienza renale e tendenza al sanguinamento; infatti, i pazienti possono avere tosse ematica o presentare epistassi, o sangue sottocute o sangue nelle feci. La perdita di sangue può causare anemia e gli organi potrebbero subire lesioni. Questa forma molto grave con ittero è chiamata sindrome di Weil. La maggior parte delle persone che non sviluppano ittero guarisce, mentre circa il 5-10% dei soggetti che lo sviluppano può andare incontro a morte, specie in età superiore a 60 anni o in presenza di insufficienza renale, alterazioni mentali ed emorragie interne

I bambini sono particolarmente vulnerabili alle forme più gravi della malattia. Inoltre, se la leptospirosi si sviluppa nelle prime fasi della gravidanza, aumentano i rischi di aborto spontaneo.

Diagnosi di leptospirosi

A causa della variabilità dei sintomi, la diagnosi della leptospirosi è difficoltosa e spesso tardiva. Elementi indispensabili per la diagnosi sono quindi l’isolamento del batterio e la ricerca di anticorpi nel sangue.

La diagnosi, dunque, si pone mediante esami del sangue (emocolture, dosaggi di anticorpi in fase acuta e dopo 3-4 settimane, emocromo, esami di chimica clinica e test di funzionalità epatica) ed esami delle urine per identificare le leptospire e in alcuni casi su radiografia del torace o tac per valutare eventuali danni agli organi. Nei soggetti con meningite può essere effettuato anche un prelievo di liquido cerebrospinale tramite puntura lombare.

Trattamento

Il trattamento della leptospirosi dipende dalla gravità con cui la malattia si manifesta e si basa principalmente sulla terapia antibiotica (doxiciclina, amoxicillina, ampicillina, penicillina-G e ceftriaxone), a volte in associazione con antipiretici e antidolorifici.

Può anche essere necessaria la somministrazione di liquidi con contenuto di sali. Le persone affette da sindrome di Weil possono avere bisogno di trasfusioni di sangue ed emodialisi. E nei casi di infezione polmonare potrebbe rendersi necessaria la ventilazione meccanica.

Prevenzione

La prevenzione della leptospirosi si basa sulla protezione da contatti con animali potenzialmente infetti o con acqua contaminata. Indumenti protettivi o scarpe dovranno essere indossati da chi è esposto per motivi di lavoro o per attività ricreative ad acqua o suolo contaminati. I vaccini per le persone sono poco efficaci a causa della notevole diversità delle Leptospire, mentre sono consigliati per proteggere gli animali domestici.

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