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Salute

Con l’Hiv non si scherza, parte campagna del Ministero

di Redazione

"Riuscire a ritrasmettere un'informazione corretta sull'Hiv (e sulle malattie sessualmente trasmissibili) e la consapevolezza della necessità della prevenzione" è l'obiettivo della campagna “Con l'Hiv non si scherza, proteggi te stesso e gli altri” promossa dal ministero della Salute e presentata dal ministro Beatrice Lorenzin.

Con l'Hiv non si scherza, proteggi te stesso e gli altri

Beatrice Lorenzin presenta la campagna contro l'Hiv

La presentazione della campagna promossa dal Ministero: Con l'Hiv non si scherza

Proteggersi e conoscere i rischi significa avere "amore per se stessi e per il proprio partner" ha sottolineato Lorenzin, spiegando che la campagna verrà diffusa sul web e in tv: "È delicata, abbiamo usato l'arma dell'ironia e non quella della paura, perché crediamo funzioni di più".

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità l'Hiv continua a rappresentare un serio problema di sanità pubblica. Un problema attuale e sottovalutato che conta in Italia 3.451 nuove diagnosi di infezione da Hiv nel 2016. Un dato - diffuso dall'Istituto superiore di sanità - che corrisponde a 5,7 nuovi casi per 100 mila residenti.

Dunque le malattie sessualmente trasmissibili sono più diffuse di quanto si pensi e la mancanza di consapevolezza - specie tra i giovani - è un dato che preoccupa. Preoccupa perché non conoscere i rischi di un rapporto non protetto espone maggiormente i ragazzi a non proteggersi durante i rapporti sessuali.

A presentare gli ultimi dati Giovanni Rezza del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità. Negli anni si è osservato un aumento dell'età media alla diagnosi, nonché un cambiamento delle modalità di trasmissione: diminuisce la proporzione di consumatori di sostanze per via iniettiva, ma aumenta la proporzione dei casi attribuibili a trasmissione sessuale, in particolare tra maschi che fanno sesso con maschi.

Nel 2016 sono stati segnalati al centro operativo Aids 778 casi, pari a 1,3 nuovi contagi per 100 mila residenti. Oltre il 50% dei casi di Aids segnalati nel 2016 era costituito da persone che non sapevano di essere positive all'Hiv.

Secondo un'indagine pilota condotta su 131 uomini che dichiarano di avere rapporti con persone dello stesso stesso, Telefono Verde Aids e Ist hanno rilevato che il rischio corre sempre più sul web: metà del campione si rivolge ad App e siti d'incontri e il 24,4 % ha dichiarato di aver avuto un'infezione a trasmissione sessuale, mentre il 68,5% ritiene di essere "per niente o poco a rischio per infezioni sessualmente trasmesse".

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