L'episclerite è una patologia infiammatoria dell'occhio a carico del tessuto episclerale che si trova fra la sclera e la congiuntiva; solitamente la porzione del bulbo interessata è minima e si manifesta come un arrossamento, talvolta giallastro. Questa condizione patologica è idiopatica e non è associata ad altre patologie, se non in soggetti che hanno in corso malattie infiammatorie sistemiche (es. Lupus).

Segni e sintomi di episclerite

L'episclerite si manifesta generalmente come arrossamento in una porzione del bulbo oculare, causata da una risposta infiammatoria localizzata a livello del circolo vascolare superficiale; si associa spesso ad una colorazione giallastra, lieve dolore, irritazione oculare e presenza di secrezioni.

Diagnosi e trattamento di epsiclerite

Per poter fare diagnosi di episclerite è necessario fare un attento esame da parte del medico oculista che può avvalersi dell'utilizzo di farmaci come la fenilefrina per poter fare diagnosi differenziale certa.

Infatti, se con la somministrazione di gocce di fenilefrina l'occhio sbianca significa che i vasi interessati sono quelli episclerali e quindi può confermarsi la diagnosi.

Diversamente, se i vasi interessati dovessero essere quelli sclerali allora essi non risponderanno alla somministrazione di gocce oculari di farmaco confermando la diagnosi di sclerite (infiammazione grave e potenzialmente invalidante).

Per fare diagnosi differenziale con congiuntivite è necessario osservare bene l'occhio, poiché in tal caso si presenterebbe arrossato in toto, con secrezioni maggiori e lacrimazione.

Il trattamento prevede l'applicazione di lubrificante/lacrime artificiali per ridurre l'irritazione, corticosteroidi topici e antinfiammatori orali per accelerare il processo di guarigione. Le recidive sono frequenti e possono causare un assottigliamento sclerale.