La dissecazione aortica (o dissezione aortica) è caratterizzata da una lacerazione intimale con separazione della tunica media dall’avventizia e dalla conseguente formazione di un secondo flusso ematico (“falso lume”). Tale processo comporta un indebolimento della parete vascolare e un’alterazione dei rapporti tra l’aorta e i vasi arteriosi afferenti che possono non essere più perfusi regolarmente.
Cos'è la dissecazione aortica, quali sono le cause e come si classifica
La dissecazione aortica acuta costituisce un’emergenza chirurgica ed è tra le patologie vascolari con più elevata mortalità. Il suo riconoscimento precoce può fare la differenza nella sopravvivenza del paziente con buoni outcome.
La dissezione aortica è caratterizzata da una lacerazione intimale con separazione della tunica media dall’avventizia e dalla conseguente formazione di un secondo flusso ematico (“falso lume”). Tale processo comporta un indebolimento della parete vascolare e un’alterazione dei rapporti tra l’aorta e i vasi arteriosi afferenti che possono non essere più perfusi regolarmente.
Sintomi della dissecazione aortica
Il sintomo più comune che manifesta il paziente con dissecazione aortica è quello di un dolore toracico retrosternale, che può essere confuso con il dolore di origine cardiaca.
Tale dolore può talvolta irradiarsi al collo, alla mascella o alle spalle (nel caso sia coinvolta l’aorta ascendente), oppure all’addome, alla schiena o agli arti inferiori (tipico dell’aorta discendente).
Questo dolore tende a essere estremamente acuto e tipicamente viene descritto dal paziente con aggettivi quali “dilaniante” o “lacerante”.
L’intensità del dolore tende solitamente ad essere severa per tutto il tempo della sua durata, anche se talvolta può recedere spontaneamente per ore o giorni; tuttavia, la patologia non è silente in questo periodo e, quando il dolore fa la sua ricomparsa, la sua intensità è ancora maggiore.
Dissecazione aortica e fattori di rischio
I fattori predisponenti la dissezione aortica sono:
- Sesso maschile
- Ipertensione
- Connettivopatie (es. sindrome di Marfan)
- Traumi
- Sifilide
- Abuso di sostanze stupefacenti.
Diagnostica per la dissezione aortica
La diagnostica cui sottoporre il paziente con sospetta dissecazione può variare a seconda delle condizioni del paziente stesso.
In ordine di sensibilità, le modalità di imaging sono le seguenti:
- Risonanza Magnetica Nucleare (RMN): sensibilità e specificità del 98%
- Ecocardiografia Transesofagea: sensibilità del 98% e specificità del 77%
- TAC con mezzo di contrasto: sensibilità del 94% e specificità dell’87%
- Aortografia: sensibilità dell’88% e specificità del 94%
Classificazione della dissecazione aortica
Esistono due classificazioni della dissecazione aortica: secondo Stanford e secondo De Bakey.
Classificazione secondo Stanford
- Dissezione tipo A: coinvolgimento dell’aorta ascendente;
- Dissezione tipo B: senza coinvolgimento dell’aorta ascendente (la dissezione inizia dall’arteria anonima o dall’arteria succlavia di sinistra)
Classificazione secondo De Bakey
- Dissezione tipo I: estesa all’aorta discendente
- Dissezione tipo II: localizzata all’aorta ascendente
- Dissezione tipo III: origina dopo l’arteria succlavia sinistra
- Dissezione tipo IV: fino al diaframma
- Dissezione tipo IV bis: fino alle iliache
Complicanze della dissecazione aortica
Le complicanze costituiscono la componente principale dell’elevata mortalità di questa patologia acuta.
Il paziente dissecato può presentare:
- Rottura dell’aorta con tamponamento cardiaco
- Insufficienza cardiaca congestizia
- Infarto miocardico acuto
- Sindrome da Malperfusion.
In particolare, la Sindrome da Malperfusion si manifesta con eventi ischemici dei distretti periferici in quanto i rami arteriosi maggiori originanti dall’aorta possono non essere più riforniti di sangue a causa della dissezione.
Questa sindrome può dunque dare manifestazioni neurologiche (occlusione dei rami carotidei), renali (insufficienza renale acuta a causa dell’interessamento delle arterie renali), infarto intestinale o di altri organi addominali (interessamento dei vasi mesenterici tra i quali il tripode celiaco), plegia da ischemia del midollo spinale (interessamento dell’arteria di Adamkiewicz) e infarto miocardico acuto, occlusione dell’ostio coronarico).
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