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Patologia

Croup o laringotracheobronchite

di Sara Pieri

Croup (laringotracheobronchite) è un’infiammazione delle vie aeree, tipicamente di natura virale, che causa flogosi di laringe, trachea, bronchi, bronchioli e parenchima polmonare, con produzione di essudato e formazione di edema, i quali provocano un’ostruzione delle vie interessate aumentando il lavoro respiratorio. Il croup colpisce generalmente i bambini con età fra i 6 mesi e 3 anni. La causa più comune è il virus parainfluenzale tipo 1, che solitamente si manifesta nel periodo autunnale, ma anche il virus influenzale e respiratorio sinciziale, periodo primavera/inverno.

Sintomi del croup

I sintomi del croup sono inizialmente generici: tosse, raffreddore, febbricola, fino al sintomo caratteristico, la raucedine, che denota, insieme alla tosse frequente, il tipico suono definito “abbaiante” che il bambino emette ogni volta che fa un colpo di tosse.

Il sintomo più allarmante è lo stridore inspiratorio, che identifica una situazione di edema importante delle vie aeree.

I sintomi sono spesso esacerbati la sera, tali da svegliare il bambino durante il sonno. I sintomi possono evolvere ed essere più o meno gravi; l’edema dei tessuti può portare a una grave compromissione delle vie aeree. Il croup può verificarsi una volta sola, oppure in modo ripetuto, definita croup spasmodica.

Diagnosi e trattamento di laringotracheobronchite

Per poter fare diagnosi di croup è importante l’esame obiettivo del paziente tramite l’auscultazione e sulla base delle manifestazioni cliniche, specialmente dei rumori respiratori tipici. Può essere utile, per un definitivo inquadramento diagnostico, eseguire una radiografia del torace e del collo (la presenza di un restringimento sottoglottico “segno della guglia” supporta la diagnosi).

La malattia solitamente si protrae per 3-5 giorni e si risolve spontaneamente; nella maggior parte dei casi è sufficiente somministrare al bambino della terapia inalatoria, aria umidificata fredda, ossigeno per poter ridurre la secchezza delle vie aeree superiori.

In altri casi, può essere necessario anche il ricovero ospedaliero, indicato in situazioni di grave distress respiratorio. Terapia inalatoria con adrenalina e corticosteroidi (dosaggi dei farmaci secondo peso); raramente vi è una un'infezione batterica alla base della patologia, per cui la somministrazione degli antibiotici è piuttosto insolita.

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