Il criptorchidismo è una patologia a carico dell’apparato genitale maschile in età pediatrica, che consiste nella mancata discesa di uno (criptorchidismo monolaterale) o entrambi (criptorchidismo bilaterale) i testicoli all’interno della sacca scrotale.
Cause di criptorchidismo
Fisiologicamente la discesa del testicolo parte dalla cavità addominale durante i primi 7/8 mesi di vita fetale, attraversa il canale inguinale per poi arrivare fino alla sacca scrotale dove svilupperà e funzionerà normalmente; quando questo processo viene interrotto, a qualunque livello, viene generato il criptorchidismo causando così un malfunzionamento testicolare che comporta una riduzione della produzione di spermatozoi e ormoni.
Il criptorchidismo è il disturbo più frequente in età pediatrica e può avere varie cause:
- Meccanica: discesa testicolare ostacolata da cause anatomiche
- Genetica/embrionale (solitamente associata a criptorchidismo bilaterale)
- Ormonale: insufficiente produzione di ormoni che regolano la discesa testicolare
- Parto prematuro: (solitamente associata a criptorchidismo bilaterale)
- Peso alla nascita inferiore a 900 grammi
- Diabete, fumo di sigaretta e consumo di alcolici in gravidanza
- Post-intervento per ernia inguinale (criptorchidismo acquisito)
- Conseguente ad altre patologie del tratto genitale
- Fattori ambientali che possono impattare sulla funzione ormonale (es. radiazioni, esposizione a sostanze inquinanti, ecc.)
Segni e sintomi di criptorchidismo
Il criptorchidismo generalmente non manifesta particolari sintomi, se non la mancata discesa del testicolo/testicoli, per cui la sacca scrotale risulta vuota; raramente si sono verificati disturbi come:
dolore, edema inguinale, febbre, malessere generale, astenia, atrofia testicolare.
I sintomi più allarmanti sono quelli che derivano da un mancato trattamento adeguato della patologia di base, infatti possiamo andare incontro a:
- Formazione di masse tumorali a livello testicolare
- Difficoltà nella deambulazione
- Torsione testicolare
- Atrofia testicolare progressiva
- Azoospermia/oligospermia
- Ipogonadismo
- Sterilità
Diagnosi di criptorchidismo
Per poter fare diagnosi di criptorchidismo è necessario un attento esame del paziente e, generalmente, subito dopo la nascita non è possibile stabilire o meno la presenza di tale patologia, considerando che la discesa testicolare può avvenire anche nei primi mesi di vita.
L’accertamento consiste in una visita da parte del pediatra neonatologo tramite la palpazione scrotale e inguinale che permette di individuare posizione, volume, consistenza e mobilità testicolare.
Può rendersi necessario in caso di diagnosi incerta o associazione di complicanze, fare approfondimenti di I e II livello, come: ecografia testicolare, RM addominale, ecocolordoppler, esplorazione laparoscopica, esami ematici per dosaggi ormonali.
Criptorchidismo, come si tratta
Nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento se non il monitoraggio della discesa testicolare nei primi mesi di vita e la valutazione in caso di comparsa di sintomi associati.
Se si arriva al primo anno di vita e non vi è alcuna discesa testicolare, allora è necessario procedere con intervento chirurgico di orchidopessi (non oltre i 2 anni di età).
Il rischio di complicanze legate a fertilità e/o danni tumorali in età adulta è maggiore tanto più posticipato è il trattamento della patologia, pertanto, agire precocemente permette di avere vantaggi sia dal punto di vista della prognosi, sia per la semplicità dell’intervento legata all’anatomia del piccolo paziente (poiché la distanza fra testicolo e scroto è minore).
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