La Sindrome da Distress Respiratorio Acuto (ARDS) rappresenta una delle forme di insufficienza respiratoria acuta di origine polmonare più frequentemente causa di ricovero nei reparti di Rianimazione e di Terapia Intensiva. Questa sindrome si contraddistingue per un improvviso e progressivo edema polmonare, infiltrati bilaterali ingravescenti alla radiografia del torace, ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia (PaO2/FiO2 ≤ 200 mmHg) e riduzione della compliance polmonare. Il trattamento prevede la ventilazione meccanica e la pronazione del paziente.
ARDS, epidemiologia e fattori di rischio
L’ARDS colpisce tra i 10 e i 58 soggetti su 100.000.
Tali dati variano a seconda della posizione geografica e di come viene registrata la patologia.
In terapia intensiva, il 7,1% dei pazienti ricoverato presentano ARDS e, nel caso in cui il ricovero duri più di 24 ore, il tasso sale al 12,5%.
Il tasso di mortalità di questa patologia va dal 27% al 45% e i pazienti giovani che presentano ARDS a seguito di trauma sono il gruppo con la maggiore probabilità di completa guarigione nel corso di 6-12 mesi.
La letteratura ha evidenziato numerosi fattori di rischio per ARDS; tali fattori possono essere diretti o indiretti.
Fattori di rischio diretti | Fattori di rischio indiretti |
- Infezione localizzata: polmonite batterica, micotica o virale - Contusione polmonare - Aspirazione del contenuto gastrico - Embolia grassosa o gassosa - Inalazione prolungata di elevate concentrazioni di ossigeno o agenti tossici - Annegamento - Danno da riperfusione |
Traumi: fratture costali multiple, trauma cranico - Patologie ematologiche: CID, trasfusioni massive, circolazione extracorporea - Sepsi sistemica - Shock - Malattie metaboliche: pancreatite, uremia - Chirurgia maggiore - Ingestione e overdose di stupefacenti |
Diagnosi di Sindrome da Distress Respiratorio Acuto
La diagnosi di ARDS si basa sui seguenti criteri:
- Anamnesi positiva per i fattori di rischio polmonari o sistemici
- Presenza alla radiografia del torace di infiltrati polmonari bilaterali in assenza clinica di scompenso cardiaco sinistro
- Rapporto PaO2/FiO2 inferiore a 200 mmHg
Indagini diagnostiche
In riferimento alle indagini strumentali, è necessario considerare diversi parametri per giungere alla diagnosi di ARDS:
- Emogasanalisi: può indicare una moderata o grave ipossiemia (PaO2 < 50 mmHg) anche quando la concentrazione di ossigeno inspirato (FiO2) è al 60%, oltre a ipercapnia (PaCO2 > 50 mmHg)
- Calcolo dello shunt: rivela uno shunt polmonare aumentato del 5% rispetto al valore normale, in genere compreso tra 20 e 30%
- Rapporto tra le proteine del liquido bronchiale e il siero superiore a 0,5: indica una concentrazione insolitamente elevata di proteine nel liquido bronchiale. Ciò è espressione del fatto che la membrana alveolo-capillare sia danneggiata in quanto consente alle proteine di passare attraverso le pareti capillari, fatto che in condizioni fisiologiche non avviene
- Compliance polmonare ridotta a livelli inferiori a 50 Ml/cm H2O: i valori normali sono compresi tra 80 e 100 ml/cm H2O
- Pressione capillare polmonare (PWCP) normale: dovuta al fatto che l’insufficienza cardiaca sinistra non è la causa della congestione polmonare.
Bibliografia
- European Lung Foundation
- Gattinoni L. et al. Prone Position in Acute Respiratory Distress Syndrome Rationale. Indications and Limits. American Journal Of Respiratory And Critical Care Medicine, 2013, 188: 1286-93.
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- Martínez O. et al. Prone Position for the Treatment of Acute Respiratory Distress Syndrome: A Review of Current Literature. Archivos de Bronconeumologia, 2009, 45(6): 291-96.
- Susanne C., Smeltzer Brenda G. Brunner Suddarth, Infermieristica medico-chirurgica: vol. 1. CEA Milano, 2006
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