Il progetto “Digitalizzazione nei processi di gestione e monitoraggio dei pazienti nelle Rsa in Italia” si colloca quale strumento di supporto per un ripensamento delle scelte gestionali e operative nel modello organizzativo delle residenze sanitarie . Ma qual è lo stato dell’arte della digitalizzazione nel settore delle strutture di assistenza a lungo termine ? Ne abbiamo discusso con Francesco Schiavone , direttore di Vimass , laboratorio che promuove ricerche di carattere multidisciplinare che spaziano da indagini valutative sulle performance delle aziende sanitarie fino allo sviluppo di modelli di business innovativi per il mondo dell’health care, e con Gaetano Cafiero , amministratore unico di Kelyon , azienda che fonda il suo modello di business sull’offerta di soluzioni e servizi basati su tecnologie open source per il comparto pharma, la Pa e le Pmi.
Soluzioni digitali nei servizi sanitari assistenziali in Italia
La digitalizzazione quale strumento di supporto all'assistenza sanitaria nelle residenze sanitarie
In Italia i rappresentanti della terza età sono una quota tutt’altro che trascurabile dell’intera popolazione. È quindi basilare porre la lente su quali siano le reali esigenze che, allo stato attuale, bisogna approfondire nell’ambito dei servizi assistenziali (anche alla luce dell’emergenza Covid-19 e delle criticità emerse ), cosicché vengano assicurati standard qualitativi adeguati. Oggi, gli ultrasessantenni rappresentano il 30% della nostra popolazione , con una crescita del 10% rispetto agli anni Sessanta (percentuale che toccherà quote ben superiori nei prossimi 15 anni). E ancora, allo stato attuale un 65enne conta di poter vivere altri 20 e una donna quasi 23 (negli anni Sessanta per persone della stessa età si parlava, rispettivamente, di 13 e 15 anni). Ed ecco che la digitalizzazione può – e deve – offrire concrete opportunità di realizzo di un sistema che sia improntato al miglioramento delle performance di assistenza sanitaria , imprescindibile dalla creazione di network orientati a un modello di crescita sostenibile . Parole, a Nurse24.it, di Francesco Schiavone , professore associato in Economia e gestione delle imprese presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e direttore di Vimass, laboratorio di ricerca del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi. Proprio il team di ricerca del Vimass Lab , in collaborazione con Kelyon – azienda nata nel 2008 e operativa nello sviluppo di soluzioni avanzate nella digital health – ha curato il progetto “Digitalizzazione nei processi di gestione e monitoraggio dei pazienti nelle Rsa in Italia” .
Ogni residente è una realtà a sé stante da considerare in tutte le sue specifiche caratteristiche ed esigenze
Lo studio – volto ad un approccio olistico ai nuovi modelli di sanità digitale nelle Rsa – si pone quale strumento di supporto ad un più consapevole ripensamento delle scelte sia gestionali sia operative nel modello organizzativo di queste strutture. Studi preliminari hanno permesso di evidenziare le principali opportunità e criticità per lo sviluppo di soluzioni digitali nei servizi sanitari assistenziali – continua Schiavone – e nell’attualità l’implementazione di soluzioni che rientrano nel più ampio paradigma della salute digitale offrono la concreta possibilità di migliorare la qualità dei servizi assistenziali, in una prospettiva patient-centered che consenta di monitorare in modo efficace lo stato di salute dei residenti . Parliamo di risorse ed informazioni eterogenee, combinate sinergicamente, che strutturano un sistema patient-centered in cui ogni residente è una realtà a sé stante da considerare in tutte le sue specifiche caratteristiche ed esigenze , incalza il direttore del laboratorio di ricerca Vimass (acronimo di “Valore, innovazione, management e accesso nei sistemi sanitari”).
Vantaggi della digitalizzazione per il personale nelle Rsa
Quindi , l’attenzione si sposta sui vantaggi, tangibili e nell’immediato, per il personale nelle Rsa .
I benefici derivanti dall’utilizzo di siffatte infrastrutture digitali da parte degli operatori sanitari sono più che mai evidenti e in linea con le esigenze che ad oggi si prospettano nel contesto socioeconomico , replica Schiavone . Secondo cui il risparmio di tempo e la maggiore efficienza nell’implementazione dei processi di gestione e cura dei residenti rappresentano caratteristiche non trascurabili. Il monitoraggio clinico da remoto contribuisce ad un miglioramento nel processo di rilevazione dei dati garantendo anche una maggiore tracciabilità e trasparenza in fase di analisi . Quest’ultima è guidata in primo luogo dallo staff sanitario che può però avvalersi di una base informativa ampia – ad integrazione delle sue competenze professionali – avendo un quadro clinico completo e in costante aggiornamento, tale da ridurre il rischio di errori decisionali, anche in un’ottica di valutazione tempestiva degli interventi. La condivisione dei dati, durante l’intero percorso di assistenza è, infatti, essenziale ad assicurare un processo di cura ben strutturato .
Dunque, ad ampio raggio, la digitalizzazione in ambito sanitario costituisce una sfida più che mai attuale?
Certo che sì – risponde Schiavone – ma la scelta di promuovere un reale cambiamento nei processi di assistenza può in concreto fare la differenza solo all’interno di un percorso di crescita che sia sostenibile nell’orizzonte temporale di lungo periodo . Senza dimenticare – e il progetto “Digitalizzazione nei processi di gestione e monitoraggio dei pazienti nelle Rsa in Italia” lo testimonia – l’importanza di mettere in connessione i principali attori coinvolti nel piano di assistenza . In questo senso, il direttore del laboratorio di ricerca Vimass puntualizza: La possibilità di interconnessione tra i principali stakeholders attivi nel network dell’assistenza sanitaria e le tecnologie abilitanti per il monitoraggio costante da remoto garantiscono un reale supporto per una più responsabile e consapevole presa in carico dei residenti . Ragione per cui, la ricerca applicata deve essere sempre più orientata allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche integrate per la gestione dei residenti delle Rsa che, combinando strumenti di digitalizzazione e automazione con dispositivi e sensori all'avanguardia, sia in grado di fornire un valido supporto allo staff responsabile nel garantire un elevato standard qualitativo di assistenza, massimizzando l'efficacia e l’efficienza sia clinica sia operativa nonché migliorando la compliance alle linee guida fornite dalla normativa vigente .
Tradotto: non si tratta soltanto di una questione che attiene alla digitalizzazione dei processi relativi alle operazioni di routine.
Nel modo più assoluto – interviene Schiavone –, piuttosto di un ripensamento del modello organizzativo in cui l’innesto di nuove tecnologie possa essere coerente, con un’ottica ampia e multidisciplinare. Bisogna utilizzare una logica sistemica, che comprenda tutti gli attori in gioco e i processi da gestire . In particolare – conclude – la realizzazione di una soluzione modulare che possa essere completamente personalizzata in considerazione delle diverse tipologie di Rsa esistenti e delle specifiche esigenze che possono presentarsi, a seconda del grado di specializzazione dei servizi erogati, può costituire un punto di svolta per un auspicabile cambiamento nel modello assistenziale .
Ma non è tutto.
Perché l’impegno di noi operatori del settore deve anche essere quello di abbattere le barriere di tipo culturale e fornire a 360 gradi gli strumenti per far sì che i professionisti coinvolti nei processi di assistenza siano messi nelle condizioni di accogliere il cambiamento come un passo necessario , interviene Gaetano Cafiero , amministratore unico di Kelyon , tornando poi sul tema del supporto fornito agli assistenti sanitari. Che non dovrebbe interessare esclusivamente il monitoraggio quotidiano e a lungo termine dello stato di salute dei residenti – illustra – ma costituire un valido aiuto anche nella formulazione, nella fornitura e nel coordinamento del piano di assistenza e di cura, processi nei quali tanto il telemonitoraggio , quanto il patient empowerment costituiscono elementi chiave . Nella convinzione – condivisa con Schiavone – che soltanto un modello assistenziale che faccia leva su un approccio patient-centered può effettivamente assurgere a fattore abilitante alla fornitura di un set informativo che sia funzionale alla gestione dei Piani Assistenziali Individualizzati . Inoltre – prosegue Cafiero – in un’ottica di integrazione multi-stakeholders, attraverso l’interoperabilità dei sistemi informativi, dovrebbe essere garantita l’accessibilità al sistema anche da parte di operatori sanitari esterni (come specialisti, fisioterapisti, dietisti, farmacisti), offrendo la possibilità di registrare le informazioni rilevanti da condividere con lo staff interno ed eventualmente con i caregivers o i parenti dei residenti. Funzioni amministrative e di gestione del personale dovrebbero essere altresì supportate, al fine di garantire l’ottimizzazione nei tempi e nelle risorse dei processi organizzativi .
E visto che in principio abbiamo solo sfiorato l’argomento delle nuove strategie di cura in epoca Covid ,
Se e in che modo ha inciso l’emergenza pandemica nello stimolare gli attori coinvolti a migliorare l’assistenza nelle Rsa grazie al digitale?
Di certo è stata la fonte di una profonda riflessione sullo stato dell’arte del sistema di assistenza e, soprattutto, sui cambiamenti da porre in atto per garantire standard qualitativi elevati senza trascurare l’efficienza nella gestione delle risorse coinvolte nei processi, in termini di strumenti, tempo e personale impiegato , risponde l’amministratore unico di Kelyon . Chiosando: Oggi occorrono nuovi modelli di riferimento , professionalità e risorse che possano strutturare un sistema efficiente e ottimizzare i flussi informativi a supporto dei processi decisionali, garantendo centralità dei dati e rapidità ed efficacia nei tempi di risposta. Ecco perché, insisto, è necessario fornire una risposta integrata, che faccia leva sulla collaborazione tra diversi attori del contesto e possa assicurare l’istituzione di un modello sostenibile nel lungo periodo, in termini di risorse investite e performance ottenute .
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