Nelle carceri del Molise l'assistenza sanitaria è al collasso e le condizioni lavorative del personale sanitario non sono adeguate. Stanno venendo meno sia gli standard di qualità, con il rischio che i bisogni di salute anche mentale dei detenuti non siano soddisfatti, sia la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano in un delicato contesto ad alta tensione che li espone a rischi crescenti. L’allarme è stato lanciato dal sindacato Fials.
Carenza infermieri nelle carceri, Fials scrive alla Regione e alla Asrem
A fronte del sovraffollamento, della continua crescita della popolazione carceraria nonché dell'aumento di casi di detenuti affetti da disturbi psichici e da problematiche legate alle tossicodipendenze che richiedono cure specifiche e tempestive – criticità comuni alla situazione delle carceri italiane su tutto il territorio nazionale - si registra una grave carenza di personale infermieristico.
Gli organici non soltanto sarebbero insufficienti ma spesso gli infermieri non risultano adeguatamente formati, soprattutto nella gestione delle emergenze e dei conflitti che tipicamente esplodono in questo setting. Ciò sarebbe dovuto anche alla mancanza di protocolli operativi ben definiti.
L'allarme sulla crisi delle carceri molisane è stato lanciato dalla Fials, che si è rivolta alle istituzioni locali competenti avanzando richieste precise per risolvere le varie criticità. Secondo l'indagine del sindacato, la situazione più preoccupante si registrerebbe nel penitenziario di Larino, dove l'organico è ridotto della metà rispetto alle necessità, ma mancherebbero infermieri anche nelle Case Circondariali di Campobasso ed Isernia.
Secondo il sindacato, la carenza di personale è un nodo cruciale perché se le strutture penitenziarie molisane non dispongono delle risorse adeguate per far fronte alle varie esigenze, il carico di lavoro e la pressione emotiva degli operatori sanitari non possono che aumentare in maniera significativa con il rischio di mettere seriamente in crisi tutto il sistema sanitario regionale.
Non si tratta solo di garantire cure mediche, ma di preservare la dignità umana in un contesto estremamente fragile e complesso
. Così il segretario regionale della Fials, Carmine Vasile, chiedendo un intervento immediato e soluzioni concrete al presidente della Regione e ai vertici dell'ASreM, l'Azienda Sanitaria Regionale del Molise.
Spiega che gli infermieri rappresentano un punto di riferimento umano fondamentale per i detenuti: Pur operando in condizioni difficili, il loro lavoro contribuisce a preservare la dignità umana in un contesto di isolamento, trasformando il carcere in un luogo dove il supporto umano diventa essenziale
, sottolinea.
Chiediamo pertanto l'assunzione urgente di infermieri a tempo indeterminato per colmare le carenze attuali, l'implementazione di protocolli chiari e la formazione specifica del personale sanitario, nonché il miglioramento della sicurezza sul lavoro per gli operatori sanitari – puntualizza -. Senza un'adeguata dotazione organica, la funzione degli infermieri rischia di venire meno. Ciò avrebbe conseguenze devastanti sia per i detenuti che per gli operatori sanitari
.
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