Durante la discussione del DL Liquidità alla Camera è stato accolto l'Ordine del Giorno presentato dall'On. Stefania Mammì (M5S) per chiede al Governo di bloccare immediatamente il provvedimento del MIUR sul taglio delle docenze degli infermieri dai Corsi di Laurea in infermieristica. Un provvedimento del genere aggraverebbe ulteriormente la già drammatica carenza di infermieri e andrebbe a svilire e danneggiare la dignità della professione infermieristica
, ha commentato Mammì.
Salvaguardare corpo docenti costituito da qualificati infermieri del SSN
Nella mattina del 27 maggio l'Assemblea della Camera ha approvato il Decreto Liquidità, senza modifiche, nel testo licenziato la scorsa settimana dalle Commissioni Finanze e Attività Produttive. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
Durante la discussione del DL Liquidità, la Camera ha assunto l'impegno all'apertura di un tavolo tecnico per la ridefinizione della regolamentazione degli incarichi di docenza all’interno dei corsi di laurea in Infermieristica, ovvero: modificare subito il provvedimento del MIUR sul taglio delle docenze degli infermieri dai Corsi di Laurea in infermieristica
, tuona l'On. Mammì.
Il riferimento è al tanto contestato DM n.82 del 14 maggio 2020 che, sui 5 universitari previsti, ne sostituisce 2 con personale ospedaliero (medico, non infermieristico) ed abbassa da 3 a 1 il numero minimo dei docenti universitari a tempo indeterminato necessari per l’accreditamento del corso di studio.
Le modifiche introdotte dal D.M. n. 82/2020, sviliscono e danneggiano la dignità della professione infermieristica, già riconosciuta nel nostro ordinamento, come una eccellenza del Servizio Sanitario Nazionale e un indispensabile punto di riferimento del paziente nel percorso assistenziale
Si ricorda che la laurea magistrale in Scienze Infermieristiche, oltre ad offrire la possibilità di accedere ai concorsi per ricoprire ruoli da dirigente infermieristico, permette anche di potersi candidare all'insegnamento universitario di materie infermieristiche, pertanto la riduzione del numero di docenti universitari di riferimento - spiega ancora Mammì - potrebbe essere compensata consentendo agli atenei di individuare almeno due docenti infermieri del Servizio Sanitario Nazionale, muniti di diploma di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, da indicare come personale infermieristico di riferimento coinvolto per ogni corso di laurea in infermieristica
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Ci auspichiamo che il tavolo di lavoro possa chiedere di valutare l’opportunità di intervenire attuando delle modifiche al testo del D.M. n.82/2020, atte a garantire la salvaguardia del corpo docenti costituito da qualificati infermieri del Servizio Sanitario Nazionale, muniti di ogni strumento teorico-pratico per svolgere l’attività professionale e didattica - continua Mammì - Nel particolare e delicato contesto di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, un provvedimento del genere aggraverebbe ulteriormente la già drammatica carenza di infermieri e andrebbe a ledere la specificità della professione infermieristica che, con i suoi duecento anni di storia, di cui si celebra l’anniversario proprio quest'anno, ha sempre teso all’affermazione di quella autonomia e professionalità che nella lunga evoluzione normativa ha trovato un fondamentale riconoscimento nella Legge 10 agosto 2000 n.251
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