È atteso per venerdì 28 luglio il voto finale del Governo sul decreto legge vaccini, già passato al Senato. Nel frattempo la discussione nell’opinione pubblica è accesissima: vaccini obbligatori sì o no? Ma troppo spesso si tralascia di considerare le complicanze relative allo sviluppo della patologia che, col vaccino, si cerca di debellare.
Vaccini obbligatori, sì o no. Ma, soprattutto, quali sono i rischi
Ormai tutti, genitori e non, si stanno documentando, in ogni dove, sul tema delle vaccinazioni; le domande che si pongono sono sempre le stesse: “Cosa si rischia se faccio vaccinare mio figlio? E se invece non lo facessi?”
Esaminando la questione possiamo dire che la maggior parte delle persone ha paura principalmente del rischio di complicanze dei vaccini, cioè l’eventualità di subire un danno a breve o a lungo termine e di entità variabile, mentre si tralasciano, molto spesso, le complicanze relative allo sviluppo della patologia stessa.
Se da un lato c’è chi vuole rendere obbligatorio le vaccinazioni dichiarando “Vaccinando proteggiamo i nostri figli, la comunità e i soggetti che non possono vaccinarsi (bambini troppo piccoli o soggetti immunodepressi)”, dall’altro ci sono i genitori no vax, che rispondono “Sulla pelle di mio figlio niente è obbligatorio”.
Per allargare la prospettiva, di seguito riportiamo i rischi di complicanze di alcune infezioni naturali e quelli relativi alla loro vaccinazione pubblicate dal Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2016-2018:
- il morbillo, se sviluppato, ha un rischio stimato di polmonite di 1/20, di encefalite di 1/2000 e di morte di 1/3000;
- la rosolia, se sviluppata a inizio gravidanza, può portare a rosolia congenita (può causare nel feto ritardo mentale, sordità neurosensoriale, patologie cardiovascolari) con rapporto di ¼;
- la parotite (volgarmente chiamata “orecchioni”), se contratta, ha un rischio stimato di encefalite di 1/300.
Ancora:
- la difterite, se sviluppata, ha un rischio di morte di 1/20;
- la pertosse, se contratta, ha un rischio stimato di polmonite di 1/8, di encefalite di 1/20 e di morte di 1/20;
- il tetano, se sviluppato, ha un rischio di morte di 3/100.
Per quanto riguarda i rischi relativi alla vaccinazione anti-difterite, anti-pertosse e anti-tetanica c’è la possibilità di sviluppare convulsioni o shock con rapporto di 1/1750 (poi completo recupero) e di encefalopatia acuta con rapporto di 0-10,5/1000000.
- La poliomielite, se contratta, ha un rischio di paralisi permanente di 1/100 e di morte di 5-15/100 rispetto ai casi di poliomielite acuta paralitica. Per quanto riguarda la vaccinazione anti-polio il rischio è solo quello immediato, cioè di avere reazioni locali nel sito di iniezione quali edema, rossore, dolore con rapporto di 1/10;
- l’epatite B, se sviluppata, ha un rischio stimato di mortalità per epatite acuta di 2/100, di cirrosi epatica di 25/100, di epatocarcinoma di 5/100 e di cronicizzazione di 30/100 per i bambini e di 5/100 per gli adulti. Per quanto riguarda gli effetti collaterali della vaccinazione anti epatite B possiamo avere linfoadenopatia, artralgia, parestesia, orticaria, prurito e rash cutaneo con un rapporto che varia tra 1/1000 e 1/10000 ed effetti collaterali più gravi quali convulsioni, encefaliti, meningiti, reazioni allergiche con shock anafilattico e trombocitopenie con rapporto di 1/10000;
- l’haemophilus influenzae, se contratta, ha un rischio di letalità di 3-6/100, di complicanze neurologiche, tra cui ipoacusia/sordità, di 20/100. Per i rischi legati alla vaccinazione anti-HiB possiamo avere reazioni legate all’iniezione quali orticaria, rash cutaneo, gonfiore, convulsioni ed episodi vasovagali;
- la varicella, se sviluppata, ha una mortalità di 4-9/100000, di complicanze neurologiche di 0,4-10/100 pazienti ospedalizzati, di polmonite di 5-14/100, di sovrainfezioni cutanee di 36/100 pazienti ospedalizzati. La vaccinazione anti-varicella può dare rash simil varicella con rapporto di 3,8/100, di polmonite di 1/100 e di reazioni allergiche gravi di 1/10000;
- il meningococco, se contratto, ha una mortalità di 1/10 e di complicanze neurologiche quali ritardo mentale, epilessia, sordità, depressione ed emiplegia di 25/100. Il vaccino anti-meningococcico può dare parestesie e reazioni anafilattiche con rapporto di 1/10000.
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