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rischio infettivo

Impatto dei vaccini sulla riduzione dell’antimicrobico resistenza

di Daniela Accorgi

Lo scorso ottobre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un importante documento intitolato “Stima dell’impatto dei vaccini nella riduzione della resistenza antimicrobica e utilizzo degli antibiotici”, sottolineando il ruolo cruciale che i vaccini possono svolgere a livello globale nella lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR).

Importanza degli interventi per contrastare l’esitazione vaccinale

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L'OMS ha pubblicato un importante documento intitolato “Stima dell’impatto dei vaccini nella riduzione della resistenza antimicrobica e utilizzo degli antibiotici”.

Nel corso della storia della medicina, i vaccini, gli antibiotici e il miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie – come l’accesso all’acqua potabile – hanno avuto un impatto determinante.

Questi fattori, insieme al progresso socio-economico, agli screening e alle cure sanitarie, hanno contribuito ad aumentare significativamente l’aspettativa di vita. All’inizio del Novecento, la durata media della vita a livello globale era di circa 30-40 anni; oggi, grazie a questi interventi, la media mondiale supera i 70 anni, con alcune regioni che raggiungono gli 80. Nei Paesi sviluppati, in particolare, si è registrato un forte incremento, favorito dalla riduzione delle morti premature dovute a malattie infettive.

In Italia, l’aspettativa di vita media si attesta a 83 anni, con una media di 80,9 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne. Tuttavia, le prospettive future sono allarmanti: se non si riuscirà a contrastare la diffusione dei microrganismi multiresistenti, entro il 2050 si prevedono 10 milioni di morti all’anno a livello mondiale causate da infezioni resistenti, un numero pari ai decessi per cancro.

Questo dato, inizialmente avanzato nel rapporto Review on Antimicrobial Resistance redatto dall’economista britannico Jim O’Neill su richiesta del primo ministro David Cameron nel 2014, è stato confermato da una recente pubblicazione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) nel 2024. Sarebbe come perdere, ogni anno, l’intera popolazione della Lombardia (9,78 milioni) e della Valle d’Aosta (122.778).

La principale causa di questo fenomeno è l’uso eccessivo e inappropriato degli antibiotici in ambito umano, veterinario e ambientale. I microrganismi, come tutti gli esseri viventi, si adattano per sopravvivere a condizioni mutate. Maggiore è la pressione esercitata dagli antibiotici, più rapidamente i microrganismi sviluppano meccanismi di resistenza per evitarne l’effetto.

Poiché i microrganismi si moltiplicano molto velocemente, la diffusione di questi meccanismi avviene più rapidamente rispetto alla capacità di sviluppare nuovi antibiotici. Ciò significa che in futuro non saremo più in grado di trattare le infezioni come facciamo oggi. Ancora più preoccupante, non potremo garantire interventi medici complessi e invasivi che comportano un alto rischio di complicanze infettive.

La medicina moderna si basa sulla capacità di combattere le infezioni: senza antibiotici efficaci, come potremmo eseguire trapianti, trattare pazienti critici, curare il cancro o effettuare interventi chirurgici?

Dobbiamo contrastare questo fenomeno attraverso una strategia globale che metta in atto tutte le misure necessarie per arginarlo. Uno degli interventi fondamentali riguardano gli interventi per contrastare l’esitazione vaccinale, al fine di aumentare il numero di persone vaccinate e favorire lo sviluppo di nuovi vaccini.

Secondo il documento dell’OMS, composto da circa 166 pagine, gli attuali e futuri vaccini possono giocare un ruolo chiave nel contrastare l'antibiotico-resistenza, con benefici significativi in termini di riduzione della mortalità, degli anni di disabilità, del consumo di antibiotici e dei costi sanitari. Già nella sua introduzione si mettono in evidenzia gli elementi chiave che dimostrano chiaramente l’importanza della vaccinazione come scelta strategica per la salute pubblica.

Il rapporto evidenzia che, attualmente, esistono 44 vaccini mirati verso 24 patogeni, che comprendono sia vaccini già autorizzati che quelli in fase iniziale e avanzata di sviluppo clinico. I 24 patogeni selezionati includono 19 batteri, quattro virus e il parassita della malaria Plasmodium falciparum.

Questi patogeni sono stati scelti per la loro alta incidenza di infezioni resistenti, l'elevata mortalità associata e il grande impiego di antimicrobici nel loro trattamento. Il documento OMS introduce alcuni sistemi di misura per valutare gli esiti della vaccinazione sull’antibiotico resistenza, quali:

  • Disability Adjusted Life Year (DALY), ovvero l’attesa di vita corretta sulla base della disabilità
  • Definited Daily Dose (DDD)m cioè la Dose Definita Giornaliera

La prima misura riguarda gli effetti delle malattie sulla popolazione, la seconda riguarda il consumo di antibiotici.

Che cosa misura il Disability Adjusted Life Year (DALY) - Attesa di vita corretta sulla base della disabilità

Storia

Il concetto di DALY fu sviluppato nel 1996 dall’Università di Harvard per la Banca Mondiale si basa sul principio che non sempre un anno di vita corrisponde ad una vita vissuta perfettamente in salute.

Nel 2000 questa misura viene adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nella valutazione delle politiche sanitarie.

Formula del DALY

Il DALY è una misura che valuta gli effetti complessivi di una malattia cronica. Il DALY permette di valutare non solo gli anni di vita persi a causa della morte prematura, ma anche gli anni di vita sani persi a causa di una malattia o disabilità.

Per calcolare il DALY si sommano due misure:

  1. Years of Life Lost (YLL) – Anni di vita persi: questa componente misura la perdita di anni di vita dovuta a morte prematura rispetto all'aspettativa di vita standard
  2. Years Lived with Disability (YLD) – Anni vissuti con disabilità: questa componente misura gli anni vissuti con una condizione di salute che riduce la qualità della vita, tenendo conto della gravita della disabilità

Che cosa misura il Definited Daily Dose (DDD) - Dose Definita Giornaliera

Storia

Sviluppata in Norvegia negli anni 70 è stata poi adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

La formula del DDD

La Dose Giornaliera Definitiva (DDD) rappresenta l'ipotetica quantità media giornaliera di un farmaco utilizzata nel trattamento di un adulto di 70 kg.

È una misura statistica che consente di confrontare il consumo di farmaci tra diverse popolazioni e situazioni, ma non deve essere confusa con l'indice terapeutico, che invece è utilizzato per determinare la sicurezza e l'efficacia di un farmaco in un contesto clinico. La DDD di un farmaco viene riveduta periodicamente, generalmente ogni tre anni.

Messaggi chiave su vaccini attualmente in uso e quelli che potrebbero essere introdotti in futuro

  • Nel 2019, si stima che 5 milioni di vite a livello globale sono state perse a causa della resistenza antimicrobica. I vaccini hanno potenzialmente in grado di evitare circa 515.000 di questi di questi decessi ogni anno, riducendo l'incidenza di infezioni, la trasmissione di agenti patogeni, l'uso di antibiotici e, di conseguenza, l'evoluzione di geni resistenti. Il ruolo dei vaccini nella riduzione della resistenza antimicrobica deve essere ben riconosciuto. Le persone vaccinate, infatti, tendono a contrarre meno infezioni, riducendo così il rischio di complicazioni dovute a infezioni secondarie. Questo significa una minore necessità di ricorrere agli antimicrobici e una riduzione dei casi che richiedono il ricovero ospedaliero
  • I vaccini esistenti potrebbero evitare ogni anno fino a:
    - 106. 000 morti, 9,1 milioni di anni di vita corretti per la disabilità (DALY)
    - 861 milioni di dollari di costi ospedalieri
    - 5,9 miliardi di dollari di perdita di produttività
    - Ridurre l’uso di antibiotici di 142 milioni di (DDD)

Un esempio

Il raggiungimento della copertura vaccinale (90%) contro lo Streptococcus pneumoniae nei bambini e negli anziani potrebbe evitare:

  • 27.100 decessi all'anno
  • 1,5 milioni di anni di vita corretti per la disabilità (DALY)
  • 507 milioni di dollari di costi ospedalieri
  • 897 milioni di dollari di perdita di produttività
  • Per i vaccini in fase avanzata di sviluppo clinico si potrebbero evitare annualmente fino a:
    - 135,000 decessi
    - 5 milioni di anni di vita corretti per la disabilita (DALY)
    - 1,2 miliardi di dollari di costi ospedalieri
    - 2,2 miliardi di dollari di perdita di produttività
    - Ridurre l’uso dell’antimicrobici di 1,9 miliardi DDD

Un esempio

Un vaccino contro il Mycobacterium tuberculosis, somministrato agli adolescenti per prevenire la progressione dell’infezione latente in malattia potrebbe evitare:

  • 71,000 decessi
  • 2,6 milioni di vita corretti per disabilità (DALY)
  • 1,2 miliardi di dosi giornaliere definite (DDD)
  • I vaccini in fase di sviluppo clinico iniziale potrebbero evitare annualmente fino:
    - a 408.000 decessi
    - 23,0 milioni di vita corretti per disabilità (DALY)
    - 30,0 miliardi di dollari in costi ospedalieri
    - 17,7 miliardi di dollari in perdite di produttività
    - Ridurre l'uso di antimicrobici di 548 milioni di DDD

Un esempio

Un vaccino materno contro Klebsiella pneumoniae mirato a proteggere i neonati dalle infezioni del flusso sanguigno potrebbe prevenire circa:

  • 27.000 decessi
  • 2,4 milioni di vita corretti per disabilità DALY
  • 280 milioni di dollari in costi ospedalieri
  • 2,5 miliardi di dollari in perdite di produttività all'anno

Raccomandazioni chiave del documento OMS

Il ruolo dei vaccini nella lotta all’AMR

Il ruolo dei vaccini nella lotta all’Antimicrobial Resistance deve essere pienamente riconosciuto da tutti gli attori coinvolti nel controllo della diffusione delle multiresistenze e nella promozione dell’immunizzazione.

Le strategie globali, regionali e nazionali per il contrasto all’AMR e per la vaccinazione dovrebbero includere i vaccini come strumenti fondamentali, favorendone un’implementazione più ampia e integrata.

Espansione e copertura dei vaccini esistenti

È necessario accelerare l’introduzione dei vaccini già disponibili e aumentarne la copertura. Tutti i vaccini pediatrici dovrebbero raggiungere gli obiettivi di immunizzazione fissati da “Immunization Agenda 2030” (IA2030) dell’OMS, mentre l’utilizzo dei vaccini nelle fasce di età più avanzate dovrebbe essere preso in considerazione. Inoltre, è fondamentale monitorare l’impatto dei vaccini sull’AMR per orientare le politiche sanitarie.

Valutazione dell’impatto dei nuovi vaccini

Per facilitare l’introduzione di nuovi vaccini, il loro effetto sulla resistenza antimicrobica deve essere valutato in modo sistematico e integrato nei quadri normativi e decisionali esistenti, come studi di costo-efficacia e strategie nazionali di immunizzazione.

Sviluppo e implementazione di vaccini contro l’AMR

Per garantire la disponibilità di vaccini efficaci contro l’AMR, è essenziale includere indicatori specifici negli studi clinici, sviluppare caratteristiche di prodotto preferite (PPC), creare roadmap di ricerca per vaccini complessi, assicurare l’accesso ai vaccini per le popolazioni più a rischio e coinvolgere le agenzie di regolamentazione. Inoltre, dovrebbero essere considerati vaccini combinati sinergici e strategie One Health per intervenire anche sui serbatoi non umani di resistenza antimicrobica.

Strategie complementari per contenere l’AMR

Oltre ai vaccini, è necessario adottare interventi alternativi, rafforzare le piattaforme di sorveglianza, aumentare la consapevolezza sui patogeni resistenti e valutare l’impatto sanitario ed economico dell’AMR.

È fondamentale raccogliere dati sul legame tra vaccinazione, riduzione della resistenza antimicrobica e uso degli antibiotici, nonché sviluppare valutazioni complete del valore dei vaccini in fase di sviluppo, considerando il loro impatto sull’equità e sull’accesso alle cure sanitarie.

Immunization Agenda 2030 - IA2030

È una strategia globale sviluppata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per rafforzare i programmi di immunizzazione nel prossimo decennio (2021-2030). L'obiettivo è garantire che i benefici della vaccinazione siano accessibili a tutte le persone, indipendentemente dal luogo in cui vivono o dalla loro condizione socioeconomica.

Obiettivi principali di IA2030

  1. Aumentare la copertura vaccinale per ridurre le malattie prevenibili da vaccino
  2. Raggiungere equità nell’accesso ai vaccini, con particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili
  3. Promuovere l'innovazione per migliorare l'efficacia e la distribuzione dei vaccini
  4. Integrare la vaccinazione nei sistemi sanitari nazionali per renderla più efficiente e sostenibile
  5. Monitorare i progressi e utilizzare i dati per migliorare le strategie di immunizzazione
  6. Rafforzare la preparazione alle emergenze sanitarie, come epidemie e pandemie

L'IA2030 rappresenta una guida per i governi, le organizzazioni sanitarie e i partner internazionali affinché la vaccinazione continui a essere uno strumento essenziale per la salute pubblica a livello globale.

Caratteristiche di Prodotto Preferite (PPC - Preferred Product Characteristics)

Sono linee guida strategiche sviluppate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per orientare la ricerca e lo sviluppo di nuovi vaccini e prodotti sanitari.

A cosa servono le PPC?

Le PPC definiscono le caratteristiche ideali che un nuovo vaccino dovrebbe avere per massimizzarne l’efficacia, l’accessibilità e l’impatto sulla salute pubblica.

Queste linee guida aiutano i ricercatori, le aziende farmaceutiche e i governi a sviluppare prodotti che rispondano meglio alle esigenze globali.

Esempi di Caratteristiche di Prodotto Preferite per i vaccini

  • Efficacia ottimale contro il patogeno target
  • Facilità di somministrazione, ad esempio vaccini orali o intranasali per eliminare la necessità di iniezioni
  • Stabilità a temperatura ambiente, per facilitare la distribuzione in paesi con infrastrutture sanitarie limitate
  • Compatibilità con programmi vaccinali esistenti, ad esempio combinazioni con altri vaccini pediatrici
  • Costo accessibile, per garantire una copertura vaccinale su larga scala

PPC e Resistenza Antimicrobica (AMR)

Nel contesto della resistenza antimicrobica, le PPC aiutano a sviluppare vaccini mirati contro batteri resistenti agli antibiotici, riducendo così la necessità di trattamenti antimicrobici e contribuendo alla lotta contro l’AMR.

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