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Salute

Immunizzazione per tutti, Humanly possible

di Monica Vaccaretti

I vaccini sono tra le invenzioni più potenti della storia poiché rendono prevenibili malattie un tempo temute. Le iniziative globali di vaccinazione dalla seconda metà del XX secolo sono una delle conquiste più grandi dell'umanità. Le campagne di immunizzazione hanno permesso di debellare il vaiolo e di eradicare quasi completamente la poliomielite. E con il recente sviluppo di vaccini contro la malaria e il cancro cervicale stiamo ampliando le frontiere delle malattie. Così il Direttore Generale dell'Oms in occasione della settimana mondiale dell'Immunizzazione che si svolge ogni anno l'ultima settimana di aprile.

Vaccini, obiettivo Oms 2021-2030: non lasciare indietro nessuno

Oms: Continuando ad investire sulle vaccinazioni, possiamo davvero umanamente garantire che ogni bambino ed ogni persona abbia la possibilità di vivere una vita sana e produttiva

Scopo dell'iniziativa è proteggere le persone di tutte le età dalle malattie prevenibili con il vaccino, aumentare la consapevolezza nelle persone del valore della vaccinazione nonché collaborare per rendere i programmi vaccinali di alta qualità ovunque ed aumentare gli investimenti per sostenere la ricerca così da proteggere anche le prossime generazioni.

Secondo la campagna di comunicazione Humanly Possible, ideata per il 2024, immunizzare tutti è umanamente possibile. Obiettivo dell'agenda dell'Oms per il decennio 2021-2030 è non lasciare indietro nessuno.

Raggiungere ogni persona con vaccini salvavita, colmare le lacune nell'immunizzazione e monitorare la copertura è fondamentale per aiutare ogni Paese a stabilire priorità vaccinali e ad adattare le migliori strategie per proteggere le proprie comunità e prevenire le epidemie.

I vaccini sono il miglior investimento che possiamo fare per garantire a tutti, indipendentemente da dove sono nati, lo stesso diritto ad un futuro sano. È il monito della Vaccine Alliance GAVI, un'alleanza stipulata dall'Oms con l'Unicef e la Bille & Melinda Gates Foundation per raggiungere i bambini nelle regioni più vulnerabili del pianeta, secondo un principio di equità, che sinora ne ha protetto oltre due miliardi.

Così possiamo salvare e migliorare milioni di vite in più ogni anno e nei prossimi 50 anni, esorta Ghebreyesus ricordando che dal 1974, anno in cui è stato istituito il Programma Esteso di Immunizzazione (EPI) la vaccinazione universalmente raccomandata contro 14 malattie ha contribuito direttamente a ridurre la mortalità infantile del 40% a livello globale e di oltre il 50% nella regione africana.

Siamo passati da un mondo in cui la morte di un bambino era qualcosa di frequente e da temere, ad un mondo in cui ogni bambino, se vaccinato, ha la possibilità di sopravvivere e di prosperare.

Si ritiene che la sfida per i prossimi 50 anni non sia solo raggiungere i bambini con i vaccini contro morbillo, rosolia, pertosse, tetano, parotite ed altre affezioni, ma anche proteggere i nonni dall'influenza, le madri dal tetano, gli adolescenti dal Papilloma virus (HPV) e tutti dalla tubercolosi e da altre malattie infettive.

Gli sforzi di immunizzazione globale hanno salvato sinora almeno 154 milioni di persone. Sono 6 vite ogni minuto ogni anno, quasi tutti neonati che continuano a condurre una vita sana anche nell'età adulta.

Lo rileva un recente studio pubblicato su The Lancet, dal quale emerge che il vaccino contro il morbillo - la più contagiosa malattia infettiva responsabile di cecità, encefalite e morte - ha avuto l'impatto più significativo sulla riduzione della mortalità infantile.Ha salvato infatti il 60% di quei 154 milioni e si stima che continuerà a farlo anche in futuro. Dallo studio emerge che per ogni vita salvata attraverso l'immunizzazione sono stati guadagnati in media 66 anni in piena salute per un totale di 10,2 miliardi di anni di salute guadagnati in 50 anni.

L'immunizzazione è uno degli interventi di sanità pubblica di maggior successo

I progressi sono tuttavia diminuiti negli ultimi anni a causa di crescenti conflitti, recessioni economiche ed un significativo aumento dell'esitazione vaccinale. Anche se a livello globale si sta registrando una lenta ripresa, le cifre globali nascondono disparità e ritardi.

Risulta infatti che negli anni della pandemia 67 milioni di bambini non hanno ricevuto uno o più vaccini a causa della battuta d'arresto delle vaccinazioni del calendario vaccinale. Sebbene nel 2022 siano stati vaccinati globalmente oltre 4 milioni di bambini in più rispetto al 2021, ci sono ancora 20 milioni di bambini che non hanno ricevuto nemmeno un vaccino.

Sono 21,9 milioni i bambini che non hanno ricevuto la prima dose di morbillo, che agisce come un sistema di allarme precoce: a causa della sua elevata trasmissibilità, evidenzia rapidamente eventuali lacune immunitarie.

Ad essere tornata quasi ai livelli del 2019 è invece la copertura vaccinale contro la difterite, il tetano e la pertosse (DTP) che ha raggiunto l'84% con circa 110 milioni di bambini protetti in tutto il mondo.

Per proteggere la comunità, anche quella adulta, dalle epidemie di morbillo occorre una copertura del 95% con due dosi di vaccino. Poiché il tasso di copertura globale della prima dose è soltanto dell'83% e del 74% per la seconda, si stanno registrando un numero molto elevato di epidemie in tutto il mondo.

Sebbene la copertura vaccinale sia globalmente buona, con 4 bambini su 5 completamente coperti, gli esperti ritengono che ci sia ancora molto da fare. Occorre che i Governi comprendano che i vaccini sono una priorità nelle pianificazioni e negli interventi dell'assistenza sanitaria, che i programmi di vaccinazione devono essere adeguatamente finanziati e che la ricerca scientifica deve essere sostenuta.

È stimolante vedere ciò che i vaccini hanno reso possibile negli ultimi 50 anni grazie agli sforzi instancabili dei governi, dei partner globali e degli operatori sanitari per renderli più accessibili a più persone, conclude l'Oms nella nota informativa.

Non possiamo pertanto lasciare che questo incredibile progresso vacilli. Continuando ad investire sulle vaccinazioni, possiamo davvero umanamente garantire che ogni bambino ed ogni persona abbia la possibilità di vivere una vita sana e produttiva.

Infermiere

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