Come topi ammassati uno sull’altro. Buste aperte, test senza barcode. Ritardi enormi, treni persi. Questa la cronaca di chi ha partecipato alla preselezione del concorso di Mestre dal quale dovrebbero essere individuati i 1200 candidati che saranno ammessi alla sessione conclusiva della selezione.
Infermieri ammassati come topi per sostenere un concorso
Concorso infermieri Mestre
Si è svolta nella giornata del 27 marzo la prova preselettiva del concorso infermieri presso l’Azienda Ulss 3 Serenissima (nata il 1° gennaio 2017 dall’unione di Ulss 12 Veneziana, Ulss 13 Merano e Ulss 14 Chioggia).
La prova si è tenuta al Palasport di Mestre, non senza polemiche; i circa seimila iscritti alla preselezione divisi in due sessioni di prova, infatti, hanno lamentato numerose irregolarità.
Questo era il mio primo concorso e peggio di così penso non potesse andare. Io, infermiera interinale , non ho diritto ai permessi per sostenere un concorso. Così ho saltato un giorno di riposo (ottenuto solo grazie ad un cambio che un collega mi ha gentilmente concesso) per presentarmi ad un concorso che si è rivelato un esempio di disorganizzazione .
Assegnata al secondo gruppo, io sono entrata alle 14.30, ma fino alle 18.00 continuava ad entrare gente. I barcode identificativi erano assegnati senza logica apparente, tanto è vero che ci impiegavano 5 minuti in media a trovare quello personale di ciascuno, rallentando in maniera imbarazzante l’ingresso dei candidati.
La cosa inconcepibile è che i barcode erano solo sulla scheda anagrafica ed erano inseriti in buste aperte insieme al foglio del test privo di barcode. Quindi busta aperta e test senza identificativo . Praticamente ognuno poteva fare quello che voleva.
C’è chi addirittura è stato costretto a scrivere a penna i propri dati, perché non ha ricevuto nemmeno il barcode dell’anagrafica.
Sembravamo topi tutti ammassati l’uno sull’altro ; 70 domande in 60 minuti, ma il via alla prova è avvenuto non in maniera simultanea per tutti.
Fra chi se ne è andato senza svolgere la prova, perché avrebbe perso il treno del ritorno a causa dei ritardi e chi ha fatto biglietti doppi per poter tornare a casa, abbiamo consegnato le prove di nuovo in busta aperta, l’unica che ci era stata consegnata.
Non ci è stato consegnato nessun codice per la graduatoria, quindi presumo che usciranno nomi e cognomi.
L’unica nota positiva è che fra le domande del test c’erano molte domande di infermieristica (fa quasi strano doversene meravigliare); però stare chiusi in un palazzetto per tutte quelle ore è snervante… al limite dell’umana decenza.
Non sono pentita di aver partecipato, perché sono determinata a provare quanti più concorsi possibili. Non voglio mollare, ma ammetto di essere delusa dalla decantata organizzazione del Veneto.
E. , Infermiera
Your browser does not support the video tag.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?