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Ulss 3 Serenissima, Nursing Up: mancano almeno 300 infermieri

di Redazione

Siamo di fronte ad un generale peggioramento delle condizioni di lavoro per il personale in tutti i reparti dell'Ulss 3 Serenissima, dove mancano complessivamente oltre 300 infermieri. L'allarme sulla grave carenza di personale infermieristico negli ospedali veneziani è lanciato dal sindacato Nursing Up, che avverte di aver chiesto la convocazione urgente di un tavolo di confronto alla luce delle numerose criticità emerse. Serve un massiccio piano di assunzioni, un sistema di incentivazione economica del personale ed una effettiva valorizzazione delle professionalità, denuncia. La situazione risulta particolarmente difficile all'Angelo di Mestre, un polo di terzo livello regionale con un bacino di utenza che raggiunge 27 milioni di persone nel periodo estivo.

Chiesta convocazione urgente di tavolo di confronto su carenza infermieri

carenza infermieri

L'Ulss 3 Serenissima soffre la carenza di infermieri, ne mancano oltre 300.

I livelli di stress, stanchezza e malcontento del personale hanno raggiunto una soglia non più sostenibile, a fronte di un comportamento dell'Azienda che sta abusando delle pronte disponibilità e richiamando in servizio i lavoratori reperibili. Si tratta di uno strumento eccezionale che viene invece utilizzato come fosse la prassi, denuncia il sindacato.

L'Ulss 3 Serenissima risulterebbe inoltre inadempiente sino ad oggi sul pagamento dei professionisti sanitari richiamati in servizio o coinvolti per prestazioni aggiuntive fuori orario istituzionale ai quali spetterebbe la somma di 50 euro l'ora, come disposto dall'accordo regionale dello scorso aprile.

Lo fa sapere il responsabile Nursing Up Veneto, Guerrino Silvestrini, chiedendo che in tutte le aziende sanitarie del Veneto venga distribuita una quota di queste risorse a tale fine. Purtroppo spesso avviene che l'Azienda ricorra impropriamente agli straordinari e all'accantonamento di ore di lavoro in cambio di giorni di riposo seppur soggetti al richiamo in servizio, denuncia rimarcando che è doveroso gratificare il personale e non andare invece nella direzione opposta.

Dare un segnale di riconoscimento economico è anche un modo per contenere il fenomeno delle dimissioni e non perdere il know how infermieristico nei nostri ospedali, aggiunge.

Nursing Up fa notare che mancano all'appello 300 infermieri ma soltanto se si considerano quelli realmente in servizio con un piano dei fabbisogni minimi per garantire l'operatività nei reparti: Ma come è possibile che questo piano resti pressoché invariato di anno in anno, nonostante la fuga di personale, l'apertura di nuovi servizi da parte dell'Azienda ed il massiccio programma di recupero delle liste di attesa, si interroga la coordinatrice provinciale Nursing Up Venezia, Stellina Piscitelli.

Nella nota sindacale si denuncia che l'Ulss 3 sta cercando da tempo di tamponare il rilevante gap di infermieri, che potrebbe essere decisamente più consistente, sia con un significativo utilizzo degli straordinari aumentando così il carico di lavoro del personale dipendente sia con la somministrazione di lavoro precario attraverso le agenzie interinali. La spesa sostenuta dall'Ulss veneziana sarebbe infatti quintuplicata in un anno, passando dai 90mila euro del 2021 ai 450mila euro del 2022.

Le maggiori criticità all'Angelo di Mestre sarebbero state rilevate nelle sale operatorie e nelle terapie intensive, reparti particolarmente delicati per la complessità delle cure e dell'assistenza nonché per i lunghi tempi di degenza. Il personale sarebbe insufficiente sia per coprire i turni nella recovery room dove viene gestito il risveglio del paziente sia per gestire i trasferimenti dei pazienti intubati provenienti dalla rianimazione.

Ora si sta parlando di aprire altri 4 posti letto per il post intervento ma non si sa con quale personale aggiuntivo, continua Piscitelli. Nelle sale operatorie, soprattutto in quelle delle chirurgie specialistiche come l'otorinolaringoiatria, le reperibilità al mese sono addirittura sette, il massimo consentito dalla normativa a tutela della sicurezza sia del lavoratore che del paziente, aggiunge.

Secondo Nursing Up, gli sforzi dell'Ulss 3 Serenissima, che ha recentemente ottenuto l'autorizzazione all'assunzione di 50 nuovi infermieri, non bastano. Ritiene che siano rinforzi del tutto inadeguati ed insufficienti a fronte di una carenza che è cinque volte tanto.

Chiediamo pertanto all'Azienda di ottenere dalla Regione ulteriori assunzioni, a fronte di una graduatoria complessiva di 280 idonei, conclude Piscitelli suggerendo altresì all'Ulss di utilizzare per le prestazioni aggiuntive e la riduzione delle liste di attesa i 771mila euro che ha ricevuto dalla regione per far fronte a particolari situazioni emergenziali.

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