Proteggere il rapporto di fiducia tra cittadino e infermiere. Con questo obiettivo l'Ordine degli infermieri di Ravenna ha organizzato una tavola rotonda di confronto sul mondo del Pronto soccorso, avamposto della sanità pubblica. Lo scorso 19 novembre, presso la Sala D'Attorre, si è discusso insieme alla cittadinanza di criticità, potenzialità e nuove proposte per una migliore risposta ai bisogni di salute. A moderare l’evento il direttore responsabile di Nurse24.it, Ferdinando Iacuaniello.
Pronto soccorso: infermieri in campo con alcune proposte
Un confronto che si è reso necessario vista la complessità che ruota attorno al “mondo” del Pronto soccorso, dove il patto di fiducia infermiere-cittadino viene messo sempre più in discussione.
"Pronto soccorso: parliamone insieme infermieri in campo con alcune proposte" è il titolo dell'evento organizzato dall'Ordine delle professioni infermieristiche di Ravenna, durante il quale si è inteso analizzare le difficoltà che vive il mondo dell’emergenza (nel territorio ravennate, ma non solo), per poi provare ad “andare oltre” i problemi, tracciando una strada per il futuro, che – tra carenze di personale e di risorse - non può più aspettare.
Nutrito il numero dei relatori - a partire dal sindaco Michele De Pascale, che ha sottolineato l’importanza della sinergia con l’Ordine degli infermieri per migliorare la risposta ad un sistema in evoluzione – e altrettanti i temi affrontati, per guidare il cittadino a comprendere meglio cosa c’è dietro la “macchina” Pronto soccorso.
Attorno ad ogni persona che afferisce al servizio di Pronto soccorso ruotano decine di attività che devono essere svolte quasi simultaneamente e hanno bisogno di un coordinamento attento, dinamico e in grado di rimodellare continuamente le fasi assistenziali. A farlo, nelle realtà in cui è previsto (e in questo l'Emilia-Romagna ha fatto da apripista), è un infermiere: l'infermiere di processo/flussista. E proprio su questa figura si è soffermata Donata Samele, Responsabile infermieristica dipartimentale AUSL Romagna AT Ravenna, Lugo e Faenza.
Strettamente correlati l'uno all'altro gli interventi di Sabrina Morigi - Responsabile organizzativo AUSL Romagna AT Ravenna - e Isana Geminiani - Responsabile organizzativo AUSL Romagna AT Ravenna -, che hanno parlato rispettivamente del Triage infermieristico e del bagaglio formativo che possiede un infermiere di Pronto soccorso. Su questo, interessante il confronto con la testimonianza video di Valentino Oriolo, Interim Consultant Practitioner (Nurse) Emergency Department, University Hospitals Bristol and Weston.
A seguire, i contributi di Federica Mazzoni, Responsabile infermieristica dipartimentale AUSL Romagna AT Ravenna, Lugo e Faenza, che ha parlato dell'importante (anche se non totalmente risolutiva) implementazione strumentale e organizzativa conseguente al nuovo assetto logistico del Dipartimento di Emergenza e Accettazione di Ravenna e quelli di Andrea Strada - primario dell'U.O. Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’ospedale di Ravenna - e Federico Zanzi - Consigliere dell’Ordine dei Medici della provincia di Ravenna - che hanno toccato il delicato tema del sovraffollamento del Pronto soccorso, un fenomeno che vede trasformarsi il Ps in una sorta di reparto di degenza, snaturando la propria mission assistenziale.
Una delle criticità che più spesso riportano i cittadini è quella di trovare con difficoltà (o di non trovarla affatto) una risposta ai propri bisogni di salute sul territorio. Su questo tema ha portato il proprio contributo Barbara Pesci, Direttore Generale di Ravenna Farmacie, presentando il progetto sperimentale dell'inserimento dell'infermiere nelle farmacie.
Sulla scia delle proposte di miglioramento possibili - ma necessariamente da tarare sulle singole realtà, così come sottolineato anche da Mauro Taglioni, Direttore Infermieristico e Tecnico AUSL Romagna - il contributo del presidente dell'Ordine degli infermieri di Prato, Gabriele Panci, che su riduzione dei tempi di attesa e perfezionamento dei percorsi dei pazienti che afferiscono al Pronto soccorso, ha portato l'esperienza toscana del modello “See and Treat”.
A chiudere i lavori, i saluti del presidente dell'Ordine degli infermieri di Ravenna, Alex Zannoni, che ha ribadito l’importanza di confermare la figura dell’infermiere, sempre al fianco del cittadino soprattutto in questi anni di pandemia, come risorsa fondamentale nel sistema sanitario con ruoli che possano migliorare la risposta ai bisogni di salute in un contesto in rapida evoluzione.
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