Per il trattamento delvomito, soprattutto se incoercibile, si utilizzano i farmaci antiemetici, efficaci non solo sul vomito, ma anche nel trattamento della nausea. Gli antiemetici disponibili in commercio sono di diversi tipi; fra le principali categorie si trovano gli antagonisti serotoninergici, gli antagonisti dopaminergici e gli antimuscarinici.
Cos’è il vomito e quali sono i suoi effetti collaterali
Il vomito (o emesi) è un disturbo caratterizzato dall’emissione di cibo o succhi gastrici dalla bocca. Si suddivide in due fasi:
fase prodromica (o pre-eiettiva): insorgono nausea, sudorazione, tachicardia
fase di eiezione: insorgono conati e il vomito vero e proprio.
Il vomito può essere un disturbo temporaneo e sporadico - ad esempio associato ad irritazione gastrointestinale o a disturbi gastroenterici - o ricorrente e frequente, ad esempio associato all’assunzione di chemioterapici o durante la gravidanza.
Il vomito, oltre al disagio causato alla persona, ha come effetto collaterale quello di poter provocare squilibri idroelettrolitici, secondari alla perdita di acqua ed elettroliti. È un sintomo che non va quindi sottovalutato, soprattutto nei bambini che facilmente vanno incontro a disidratazione.
Il centro del controllo del vomito si trova nel bulbo a cui giungono fibre che possono provenire dalla corteccia cerebrale, dal sistema vestibolare (orecchio) o dall’apparato digerente.
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