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Elezioni rinnovo Opi Catania, denunciate presunte irregolarità

di Redazione

La condotta del presidente dell'Ordine degli infermieri di Catania sembrerebbe chiaramente finalizzata ad ostacolare la partecipazione democratica alle prossime elezioni, favorendo esclusivamente la propria candidatura e quella dei suoi sostenitori, come già avvenuto nel 2020. È quanto denunciato alla questura di Catania da un gruppo di infermieri riuniti nella lista “Ordiniamoci”, che segnalano presunte gravi irregolarità nella gestione delle elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo dell'Opi. Hanno pertanto chiesto l'intervento della magistratura e lanciato un appello alla Federazione Nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche nonché al ministero della Salute per verificare la regolarità dei comportamenti del presidente uscente e garantire così una competizione elettorale equa e trasparente, affinché i diritti di rango costituzionale dei candidati e degli iscritti all'Ordine non siano ulteriormente violati.

Catania, "Ordiniamoci" denuncia presunte irregolarità nelle elezioni Opi

Come dettagliatamente segnalato in una nota diffusa nei giorni scorsi, i candidati della lista “Ordiniamoci” avrebbero registrato notevoli difficoltà di accesso negli uffici della sede dell'Ordine per consegnare tutta la documentazione richiesta.

Denunciano che, su disposizione del presidente Carmelo Spica, gli orari di apertura al pubblico sarebbero stati limitati soltanto per poche ore, complessivamente 9 ore in 10 giorni, escluso i festivi e i prefestivi, dopo averli chiusi per cinque giorni dal 13 al 18 agosto in occasione di Ferragosto.

È di fatto impossibile poter procedere all'autentica delle firme e presentare la nostra lista in modo regolare. Dal 16 agosto ad oggi, nonostante l'intervento ripetuto delle forze dell'ordine, la nostra lista è riuscita a presentare solo 3 candidati su 32 previsti a causa di una serie di altri ostacoli come la pretesa di accedere alla segreteria solo per appuntamento, spiegano gli infermieri di “Ordiniamoci”.

Segnalano inoltre che la convocazione dei comizi elettorali, avvenuta mediante delibera del consiglio direttivo datata 29 luglio, non sarebbe stata inserita nell'ordine del giorno della riunione convocata in data 26 luglio. Ci sarebbero stati pertanto soltanto due giorni di preavviso rispetto alla riunione, non rispettando quindi il regolamento elettorale, il quale stabilisce chiaramente che tale convocazione deve avvenire con almeno 20 giorni di preavviso tramite posta elettronica certificata o, in via residuale, tramite posta prioritaria.

Il presidente uscente avrebbe invece indetto le elezioni senza che fosse inviata una comunicazione via pec, scegliendo di inviare la convocazione esclusivamente per posta prioritaria. Egli avrebbe pertanto messo a rischio la tempestività della consegna a causa del periodo di Ferragosto. Avrebbe poi fissato la presentazione delle liste nel periodo compreso tra il 13 e il 22 agosto, senza prevedere giornate di presenza per supportare ed agevolare la presentazione delle domande.

Secondo quanto denunciato da “Ordiniamoci”, nel primo giorno di apertura degli uffici il presidente si sarebbe reso telefonicamente irreperibile e il giorno successivo, 14 agosto, sarebbe risultato assente senza alcuna giustificazione plausibile. Nonostante ripetuti tentativi di contatto, sia telefonici che via pec, la lista non sarebbe riuscita ad ottenere risposte né a fissare appuntamenti utili al fine delle autentiche delle firme dei propri candidati.

Il presidente si sarebbe altresì rifiutato di dar loro indicazioni utili, rinviandoli al giorno successivo previo appuntamento con la segretaria dell'Ordine e avrebbe continuato a negare il supporto necessario lasciando poco tempo per completare tutto l'iter burocratico, nonostante siano state fatte intervenire in più occasioni le autorità di polizia.

Segnalano inoltre che il giorno 13 agosto è stato loro comunicato che non vi erano più slot disponibili, ad eccezione di un unico posto ancora libero per il giorno 22 agosto un'ora prima della scadenza ufficiale per la presentazione, essendo state esaurite in due ore tutte le prenotazioni disponibili.

Il giorno 16 agosto i candidati della lista “Ordiniamoci” si sono ripresentati negli uffici, in linea con gli orari di apertura dichiarati, ma il Presidente era in ritardo e non vi era alcun suo sostituto, contrariamente a quanto previsto dal regolamento. Nel tempo così limitato concesso dal presidente è stato possibile autenticare soltanto le firme di 3 infermieri tra i 64 presenti in attesa. Tutte queste restrizioni sembrano favorire la lista a cui lo stesso presidente risulta quasi certamente candidato, denunciano.

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