Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, dal forum Cracking Cancer a Bologna, compie una cruda disanima dello stato di non-salute del SSN e individua il problema dei problemi nella perdita di capitale umano
. Poi lo traduce in numeri: Mancano all’appello oltre 5.500 medici di famiglia, ogni anno circa 10.000 infermieri si cancellano dall’albo
e di questi ultimi ne servirebbero almeno da 20 a 27mila in più
.
Come uscirne? Con un piano progressivo di finanziamento del SNN

Nino Cartabellotta, presidente Fondazione Gimbe
All'interno della crisi del servizio sanitario nazionale
– afferma Cartabellotta – stiamo sperimentando un grande crisi del personale sanitario, che condiziona tutto: liste d'attesa, Pronto soccorso affollati e medici di medicina generale che mancano
. In definitiva, il vero problema delle liste d'attesa è la perdita di capitale umano
.
Rispetto alla media Ocse, rileva ancora il presidente, oggi in Italia non c'è una carenza di medici: diciamolo chiaramente
. C'è però un quota di professionisti, circa 80.000, che lavora in un sistema parallelo
. C'è poi soprattutto una grave carenza di infermieri
, dovuta anche al fatto che la professione non è più attrattiva
.
E così, il sistema sanitario è in forte affanno per la carenza cronica di professionisti sanitari: mancano all’appello oltre 5.500 medici di famiglia. Ogni anno circa 10.000 infermieri si cancellano dall’albo e i (sempre meno) giovani che scelgono questa professione non bastano neppure lontanamente a compensare l’emorragia
.
Riforma territoriale a rischio fallimento senza infermieri
La riforma territoriale disegnata dal decreto ministeriale 77/2022 va nella giusta direzione, ma senza un piano straordinario per il personale e senza un modello organizzativo chiaro, il rischio di fallimento è altissimo
, tira le somme Cartabellotta. Case di comunità, centrali operative territoriali, ospedali di comunità rimarranno scatole 'vuote' se non si colma il vuoto di personale: servono almeno da 20 a 27mila infermieri in più e un concreto coinvolgimento dei medici di famiglia
.
Un Patto politico sociale per salvare il SSN
Esiste una soluzione possibile? Il numero uno Gimbe la intravvede nell'idea di un piano progressivo per rilanciare il finanziamento del servizio sanitario nazionale, accompagnato da riforme
. Come nel 1978
– conclude Cartabellotta – serve un nuovo Patto politico e sociale per il servizio sanitario nazionale insieme alla politica, a prescindere dagli schieramenti e da chi è al Governo, ai cittadini e agli stakeholder
.
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