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Salute

Gimbe, ecco il piano di rilancio del Ssn

di Monica Vaccaretti

La Sanità pubblica è come la salute: ti accorgi che esiste solo quando l'hai perduta. È lo slogan del progetto “Salviamo il nostro SSN” promosso dalla Fondazione Gimbe Evidence for Health che ha proposto un Piano di Rilancio per cercare di risollevare le sorti del sistema sanitario italiano. Alla luce di una progressiva crisi aggravata da un continuo depauperamento di risorse - confermata anche dai fondi inadeguati destinati alla Sanità pubblica nell'ultima manovra finanziaria del Governo - serve una visione chiara e coraggio su investimenti e riforme per attuare un radicale cambio di rotta. Lo ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente di Gimbe, proponendo un documento programmatico articolato in 14 punti.

Salute e benessere siano al centro di tutte le decisioni politiche

corsia ospedale flebo

Il capitale umano che lavora in sanità va valorizzato e rimotivato attraverso politiche adeguate.

Secondo la Fondazione Gimbe la salute e il benessere delle persone devono essere messe al centro di tutte le decisioni politiche, non solo quelle sanitarie. Secondo il modello Health in all Policies, la salute ha un ruolo fondamentale – oltre che nell'istruzione, nella formazione e nella ricerca - anche nelle politiche ambientali, industriali, sociali, economiche e fiscali.

Poiché la salute delle persone è strettamente interconnessa con la salute degli animali, delle piante e dell'ambiente, occorre attuare l'approccio integrato One Health promuovendo una cultura attenta alla prevenzione e alla promozione della salute per la quale servono investimenti potenziati.

Occorre rilanciare le politiche sul capitale umano che lavora in sanità al fine di valorizzarlo e rimotivarlo in quanto rappresenta la colonna portante del Ssn: bisogna investire sul personale sanitario, programmare adeguatamente il fabbisogno di tutti i professionisti della salute, riformare i processi di formazione, valutare e valorizzare le competenze secondo un approccio multi-professionale.

Per garantire il diritto costituzionale alla tutela della salute su tutto il territorio nazionale e per ridurre disuguaglianze, iniquità e sprechi, è necessario migliorare la governance Stato-Regioni, potenziando le capacità di indirizzo e verifica dello Stato sulle Regioni nel rispetto dei loro rispettivi poteri.

Inoltre, il finanziamento pubblico per la sanità deve essere aumentato in maniera consistente e stabile così da allinearlo alla media dei paesi europei entro il 2030. Soltanto così sarà possibile garantire nei prossimi anni l'erogazione uniforme dei LEA, l'accesso equo alle innovazioni e il rilancio delle politiche del personale sanitario.

Sempre al fine di ridurre le disuguaglianze e garantire l'uniforme esigibilità dei livelli essenziali di assistenza in tutto il territorio nazionale è fondamentale garantire l'aggiornamento continuo dei LEA così da rendere rapidamente accessibili le innovazioni e potenziare gli strumenti per monitorare le Regioni.

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