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Area chirurgica

Carenza infermieri qualificati aumenta i rischi per i pazienti

di Monica Vaccaretti

La carenza di personale infermieristico è associata ad esiti avversi per i ricoveri chirurgici. È il risultato di uno studio multicentrico della Oxford University, condotto in Inghilterra nel 2024 per conto del British Journal of Surgery Society, che ha esaminato specificatamente l'impatto dell'esposizione a personale scarso sui risultati dei pazienti.

Studio Oxford svela impatti su sicurezza e degenza

paziente ricoverato

Ci sono rischi di morte similmente aumentati sia per la carenza di personale infermieristico qualificato che per la carenza di assistenti infermieri.

I ricercatori inglesi, che hanno altresì evidenziato il ruolo centrale che gli infermieri svolgono nel mantenimento della sicurezza dei pazienti chirurgici, hanno dimostrato che una maggiore esposizione alla carenza di infermieri qualificati è associata ad una degenza ospedaliera più lunga e ad un rischio maggiore di trombosi venosa profonda, polmonite e ulcere da pressione.

Sebbene anche la carenza di assistenti infermieri e personale assistenziale impatti sugli esiti dei pazienti, le dimensioni dell'effetto tendono ad essere tuttavia minori. Gli effetti più gravi si osservano infatti con la carenza di personale infermieristico.

L'analisi longitudinale è stata condotta in oltre 200mila pazienti ricoverati di routine in tutte le specialità chirurgiche in quattro strutture sanitarie in Inghilterra. Le esposizioni del personale dei pazienti sono state modellate come conteggi di giorni di infermieri e assistenti infermieri registrati sottorganico nei primi cinque giorni di degenza.

La carenza di personale è stata identificata quando il personale per paziente-giorno era inferiore alla media per il reparto. Per esaminare la mortalità entro 30 giorni dal ricovero e la riammissione entro 30 giorni dalla dimissione sono stati utilizzati i modelli di Cox, per indagare invece la durata della degenza ospedaliera e l'insorgenza di condizioni acquisite in ospedale sono stati utilizzati modelli lineari generalizzati.

Nei modelli di Cox, che analizzano il rapporto tra un fattore di rischio e l'incidenza di un determinato esito clinico, è emerso che ci sono rischi di morte similmente aumentati sia per la carenza di personale infermieristico qualificato che per la carenza di assistenti infermieri mentre per quanto riguarda la riammissione in ospedale la dimensione dell'effetto della carenza di infermieri qualificati è maggiore di quella osservata con gli assistenti infermieri.

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