Contratto nato già vecchio, competenze specialistiche ancora tutte da riconoscere formalmente, gravissima carenza di personale e aumenti di stipendio praticamente impercettibili. Sono solo alcuni dei problemi che vive la categoria professionale degli infermieri, dei quali hanno chiesto conto alla Camera dei Deputati l'Onorevole Roberto Novelli (FI) e l'Onorevole Luca Rizzo Nervo (Pd).
Valore agli infermieri, gli interventi alla Camera di Nervo e Novelli
Gli infermieri, così come tutti gli altri professionisti sanitari, negli anni hanno acquisito e perfezionato competenze che ne fanno oggi (e non da oggi) soggetti professionali in grado di sostenere quotidianamente ampi spazi di autonomia e di qualità all'interno di complessi processi clinico assistenziali
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Questo è un fatto che si esprime quotidianamente nei reparti degli ospedali italiani ma che è ancora ben lontano dall'essere pienamente riconosciuto in termini formali e sostanziali, cosa che ha portato l’Onorevole Luca Rizzo Nervo (Pd) a depositare un’interrogazione urgente al Governo in merito al riconoscimento delle competenze specialistiche degli infermieri e degli altri professionisti della salute.
Un’interrogazione incentrata soprattutto sulle previsioni dell'articolo 12 del Ccnl sanità che prevede una Commissione per la revisione del sistema di classificazione professionale che dovrà ridefinire i profili, gli spazi e i perimetri operativi dei professionisti sanitari con competenze "esperte" e "specialistiche"
, delle quali ancora ad oggi non si sa nulla.
È davvero tempo – scrive l’Onorevole Nervo - di un contratto di lavoro che dia atto della loro innegabile professionalizzazione, della loro crescita in termini di responsabilità e competenze e conseguentemente delle potenzialità professionali ancora largamente inespresse in un sistema clinico assistenziale che ancora troppo spesso riconosce quelle competenze solo in negativo come "non mediche
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Dal canto loro gli infermieri da anni si mobilitano per non essere più fantasmi nella contrattualistica del pubblico impiego e del comparto - continua Nervo - In particolare un movimento spontaneo, nato sui social network che oggi aggrega 140.000 infermieri, dall'inequivocabile nome #noisiamopronti, a segnalare che i ritardi non sono dei professionisti, ha promosso una raccolta firme per il riconoscimento contrattuale ed economico delle competenze specialistiche dei professionisti sanitari, per la formazione e l'aggiornamento in orario di lavoro, per il superamento del vincolo di esclusività. Una raccolta firme che ha raggiunto oltre 65.000 firme di professionisti in 10 giorni, a testimonianza dell'urgenza del tema
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