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Patologia

Orticaria

di Chiara Vannini

L’orticaria è un’eruzione cutanea caratterizzata dall’insorgenza di rigonfiamenti (pomfi) rossi o chiari sulla pelle, associati a prurito intenso. I pomfi possono essere in numero variabile e interessare zone delimitate o più diffuse del corpo; ogni singolo pomfo ha una durata di poche ore, anche se la malattia può avere un decorso anche prolungato. L’orticaria si manifesta quando un fattore scatenante, un alimento o un’altra sostanza, provoca il rilascio di alti livelli di istamina da parte dei mastociti, dei globuli bianchi che risiedono sulla cute.

Tipologie di orticaria

Pomfi tipici dell'orticaria

L’istamina è una molecola che interviene fisiologicamente come regolatore del ciclo sonno–veglia e della funzione neurologica; tuttavia, interviene anche nelle reazioni infiammatorie o reazioni allergiche.

Quando una persona ha un’allergia o intolleranza ad una sostanza o alimento e il suo organismo riconosce come “pericolose” alcune sostanze, il sistema immunitario reagisce in maniera abnorme, causando un rilascio di istamina che provoca la sintomatologia allergica o orticarioide.

L’orticaria può essere:

  • Acuta: di norma di breve durata, che scompare completamente entro 6 settimane
  • Cronica: di lunga durata, che persiste oltre le 6 settimane o anche per anni

Sintomi di orticaria

La principale manifestazione dell’orticaria sono i pomfi, ovvero delle eruzioni cutanee che possono insorgere in qualsiasi zona del corpo, assumere forme diverse e spostarsi da una zona del corpo all’altra.

I principali segni e sintomi dell’orticaria sono:

  • Prurito
  • Pomfi
  • Ematomi
  • Angioedema, ovvero un gonfiore sottocutaneo, localizzato soprattutto intorno agli occhi, alle labbra e agli zigomi

Cause di orticaria

Spesso, nei casi isolati di orticaria, è difficile identificare una causa scatenante. Quando vi è invece una storia di allergia o intolleranza, diventa più semplice identificare il fattore scatenante.

L’orticaria è causata da sostanze o alimenti definiti “trigger”, in quanto sono in grado di innescare la sintomatologia orticarioide. Fra i principali alimenti e sostanze in grado di provocarla vi sono:

  • Alimenti contenenti allergeni (es. frutta secca, crostacei e uova)
  • Farmaci, in particolar modo antibiotici (soprattutto penicillina e sulfamidici) e FANS (soprattutto aspirina e ibuprofene)
  • Punture di insetti
  • Lattice
  • Polline
  • Pelo di animali

Vi sono però anche alcune condizioni che possono provocare reazioni orticarioidi, come ad esempio:

  • Esposizione al sole
  • Esercizio fisico
  • Esposizione al freddo o al caldo
  • Infezioni batteriche o virali
  • Trasfusioni di sangue

Alcuni fattori possono peggiorare la sintomatologia, come ad esempio:

  • Alcol
  • Caffeina
  • Stress
  • Alte temperature

Diagnosi di orticaria

Di norma, quando insorgono episodi di orticaria è bene investigare per comprendere la causa. L’allergologo è lo specialista deputato alla diagnosi di orticaria. Attraverso l’esame obiettivo e l’anamnesi famigliare, personale e clinica, va ad indagare le abitudini di vita e l’eventuale esposizione a determinate sostanze a casa o al lavoro.

Può esser poi indicata l’esecuzione di alcuni esami in grado di fornire una diagnosi più approfondita, come ad esempio test cutanei (test allergici) o esami ematici, in grado di andare a dosare la concentrazione di anticorpi IgE nel sangue.

Gli anticorpi IgE hanno il compito di legare e neutralizzare gli allergeni. Un aumento della loro concentrazione nel sangue significa che vengono attivati da sostanze percepite come pericolose.

Terapia per l'orticaria

A seconda della sostanza, elemento o condizione che provoca la reazione, cambia l’approccio terapeutico. A volte infatti la reazione orticarioide regredisce nel momento in cui non vi è più l’esposizione a una determinata sostanza e non si rende quindi necessario alcun intervento.

Nel caso in cui sia invece necessario un approccio terapeutico, gli antistaminici sono la categoria di farmaci di prima scelta per la gestione dell’orticaria. Gli antistaminici sono in grado di ridurre il prurito e agiscono bloccando e limitando gli effetti dell’istamina. Gli antistaminici sono farmaci sicuri, che possono essere assunti anche per lunghi periodi, ma che hanno come effetto collaterale principale quello di causare sonnolenza.

Oltre agli antistaminici può essere somministrato del cortisone, in grado di ridurre l’infiammazione legata all’orticaria e ridurre la gravità dei sintomi. Nel caso in cui l’orticaria coinvolga anche la bocca, la lingua, le labbra e le prime vie aeree, è necessario un intervento in emergenza e la somministrazione di adrenalina.

Complicanze legate all'orticaria

.La complicanza maggiore dell’orticaria è la sua evoluzione verso l’angioedema. L’angioedema è una rigonfiamento a livello dell’epidermide, che diventa pericoloso nel momento in cui vi è un interessamento delle vie aeree.

Quando l’angioedema coinvolge le prime vie aeree, la persona manifesta difficoltà alla respirazione, alla deglutizione, sensazione di gonfiore delle labbra e della lingua, associati a tachicardia e capogiri. Quando la persona manifesta questa sintomatologia, è necessario un intervento tempestivo in ospedale al fine di evitare e prevenire uno shock anafilattico.

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