Il morbo di Dupuytren è una patologia che si presenta come un ispessimento e una conseguente retrazione dell’aponeurosi palmare superficiale, la guaina protettiva che si trova sopra i tendini dei muscoli flessori palmari delle dita. È una malattia che colpisce maggiormente il sesso maschile, con una età superiore ai 50 anni e le dita più frequentemente interessate sono il mignolo e l’anulare, spesso si manifesta in pazienti con diabete, epilessia, abuso etilico cronico.
Morbo di Dupuytren: come si manifesta
Il morbo di Dupuytren si manifesta con la formazione di ipertrofia, noduli dell'aponeurosi palmare e conseguente formazione di cordoni fibrosi; tali cordoni creano delle trazioni alla base della falange distale provocando la flessione irriducibile del dito, tipico segno del morbo di Dupuytren. Il quadro di esordio è quasi sempre silente, non provoca dolore e evolve in poco tempo dalla presentazione; spesso si associa, in fase iniziale, alla presenza di piccoli noduli nel palmo della mano, a livello del 3°- 4° dito.
Classificazione del morbo di Dupuytren
Il morbo di Dupuytren può essere classificato in base al grado di flessione del dito:
- Stadio 1: presenza del nodulo senza flessione delle dita
- Stadio 2: flessione delle dita < 45°
- Stadio 3: flessione delle dita < 90°
- Stadio 4: flessione delle dita > 90°
Diagnosi e trattamento del morbo di Dupuytren
La diagnosi viene fatta tramite esame obiettivo del paziente e anamnesi remota. Alla valutazione del paziente, deve essere fatta diagnosi differenziale, poiché deformità nella flessione delle dita possono insorgere anche in altre patologie, come:
- diabete
- dito a grilletto
- artiglio ulnare
- sclerosi sistemica
- distrofia simpatica riflessa cronica
Una volta determinata la diagnosi, il trattamento prevede in fase iniziale, quando ancora si presentano solo noduli nel palmo della mano, la possibilità di somministrare iniezioni a base di corticosteroidi per alleviare la dolorabilità locale qualora presente. Quando si sviluppa una considerevole retrazione e flessione delle dita, ma già quando il palmo della mano appoggiata sul tavolo non tocca completamente, si può procedere con l’intervento chirurgico che prevede fasciotomia e fissatore esterno, mentre per i casi più gravi si procede all’asportazione della fascia interessata dalla malattia, con particolare attenzione poiché vi sono tendini e fasci neurovascolari vicini.
Il post-intervento prevede assunzione di farmaci per il controllo del dolore e antinfiammatori, successivamente il paziente procederà con terapia fisioterapica per flessione e estensione delle dita fino al completo ritorno.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?