L’edema è un gonfiore causato dall’accumulo di liquidi nei tessuti, i quali sono composti prevalentemente da acqua, da proteine o altre cellule in caso si tratti di infezione o ostruzione di tipo linfatico; può essere locale o generalizzato in base alla sua eziologia.
Cause di edema
L’edema può derivare da un aumentato trasporto di liquidi dall’interno dei vasi sanguigni verso l’esterno (nell'interstizio) oppure da un ridotto movimento verso i capillari o vasi linfatici.
Possiamo avere manifestazioni localizzate e quindi riferibili a condizioni quali: trombosi venosa profonda, infezione, ostruzione linfatica, traumatismi; oppure manifestazioni generalizzate, riferibili a quadri clinici come: insufficienza cardiaca, insufficienza renale, insufficienza epatica.
Segni e sintomi di edema
Il sintomo chiave e più caratteristico dell’edema della cute è il gonfiore, che può essere associato a dolore, senso di pesantezza, tensione cutanea, difficoltà nella mobilizzazione (se interessa gli arti inferiori).
Per fare una diagnosi immediata basta praticare digitopressione sulla zona interessata e valutare la formazione di una fovea (fossetta), indice inconfondibile di edema.
Per valutare gli altri distretti corporei può essere praticata: auscultazione dei polmoni, valutazione dell’addome, ecografia mirata (polmonare e cardiaca), ecodoppler venoso arti inferiori. In caso di edemi generalizzati, un dato importante da valutare è l’aumento del peso corporeo causato dall’elevata presenza di liquidi accumulati. Come, ad esempio:
- Successivo a insufficienza cardiaca: edema degli arti inferiori, dispnea, tosse, edema polmonare e versamento pleurico
- Successivo a un trauma: dolore, edema e tumefazione della cute nella zona interessata
- Successivo a reazione allergica: gonfiore delle mani, occhi, palpebre, fino ad arrivare alla lingua e alla laringe (emergenza medica per rischio di soffocamento)
Come si tratta l’edema
Essendo l’edema di per sé un sintomo più che una malattia vera propria, il trattamento varia a seconda della causa che lo ha scatenato. Edemi minori, localizzati, tendono ad autorisolversi per cui non necessitano di nessuna particolare terapia.
Edemi maggiori o generalizzati possono necessitare, oltre alla cura della causa scatenante, di: bendaggi compressivi, riduzione dell’assunzione di sale, posizionamento delle zone colpite antideclivi (es. mantenere le gambe sopra a un cuscino durante il riposo per favorire il ritorno venoso), esecuzione di massaggi drenanti, assunzione di terapia diuretica. In casi più complessi può rendersi necessario il ricovero ospedaliero.
Complicanze legate all’edema della cute
Le complicanze, così come per il trattamento, variano a seconda della causa primaria che ha scatenato l’edema. Edema da trauma può impedire la corretta valutazione dell’arto e la visualizzazione di fratture sottostanti.
Edemi non controllati possono portare a sindromi compartimentali con tutte le gravi conseguenze che ne possono derivare.
Edemi generalizzati causati ad esempio da scompensi cardiaci, possono, se non adeguatamente trattati, pregiudicare la qualità della vita fino a portare anche alla morte.
Edemi in gravidanza
La presenza di edema durante la gravidanza è spesso di natura fisiologica, si localizza a livello degli arti inferiori e delle caviglie, la causa è riferibile alla produzione di ormoni responsabili della ritenzione di liquidi oppure alla presenza dell’ingombro uterino che interferisce con il normale ritorno venoso che dagli arti inferiori va verso il cuore attraverso la vena cava inferiore.
In alcuni casi, però, l’edema può essere secondario a disturbi più o meno gravi come: trombosi venosa profonda, preeclampsia, cellulite. Segni e sintomi che devono destare allarme sono: ipertensione arteriosa persistente, gonfiore di un solo arto inferiore con presenza di dolore, arrossamento, cute calda, gonfiore alle mani, stato confusionale, tremori, difficoltà respiratoria.
Il trattamento in caso di edema gravidico fisiologico preferisce il decubito laterale sinistro alla posizione supina per evitare schiacciamento da ingombro uterino della vena cava inferiore e di conseguenza evitare di diminuire il ritorno venoso al cuore, il posizionamento di calze elastiche e il mantenimento degli arti inferiori in posizione antideclive.
In caso di edema associato ad altri sintomi come quelli sopra descritti potrebbe rendersi necessario eseguire trattamenti mirati e più o meno urgenti.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?